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notizia del 18/05/2008 messa in rete alle 22:42:12
Il Consiglio approva la variante per l’ex ospizio
La radioterapia potrebbe iniziare a funzionare già nel 2011 nella nostra città. Il condizionale è d’obbligo in quanto, perché questo strumento di fondamentale importanza per la cura dei tumori possa dirsi una realtà, dovrà seguire un percorso costellato di autorizzazioni, appalti ed altre pastoie. Intanto il consiglio comunale nella seduta del 12 maggio scorso ha licenziato positivamente ed all’unanimità la variante di destinazione d’uso che consentirà di realizzare l’opera sull’area di sedime dove sorge l’ex ospizio marino. Resta da vedere se alcuni canoni architettonici potranno essere salvati, così come raccomandato da un atto di indirizzo approvato dal Consiglio stesso e proposto dal consigliere Giuseppe Robilatte. Qualora non ve ne fossero le condizioni si potrebbe esperire un’altra possibilità, cioè permutare il sito dell’ospizio marino, per mantenerne la memoria storica, con un altro sito che trovasse il riscontro da parte dell’azienda ospedaliera, senza però l’aggravio di ulteriori oneri e mantenendo gli stessi tempi. Comunque è fatta. Soddisfazione da parte di tutte le forze politiche, del direttore generale dell’azienda ospedaliera Dottor Costa, ma anche da parte di Crocifisso Moscato che non è voluto mancare. Nella parte riservata al pubblico la stessa sera della seduta c’era infatti anche lui, ed ha espresso il suo pieno compiacimento, ma anche l’auspicio che adesso si vada avanti con la massima celerità.
Adesso l’atto deliberativo verrà trasmesso all’assessorato regionale al Territorio che entro 45 giorni lo approverà e da quel momento l’azienda ospedaliera avrà a disposizione diciotto mesi di tempo per realizzare l’opera. Il direttore Costa che è venuto subito a conoscenza dell’esito della votazione del consiglio comunale ci ha dichiarato che l’azienda è pronta ad indire subita la gara d’appalto non appena la variante alla destinazione d’uso sarà stata esitata favorevolmente dall’Assessorato al Territorio. Si tratta di una gara complessa che non si esaurisce con la fornitura di attrezzature ma anche con la predisposizione da parte dell’impresa aggiudicataria del relativo progetto, quindi un appalto di forniture e di edilizia.
Riguardo poi alla possibilità di lasciare traccia della struttura dell’ex ospizio marino, il dottor Costa ritiene che si possa fare qualcosa anche se, lo stabile non ha alcun interesse architettonico per la Soprintendenza.
La seduta monotematica che era stata convocata dal presidente del Consiglio comunale Peppe Di Dio aveva all’ordine del giorno come primo punto la questione del “muro della vergogna” che stava per essere eretto in piazza Calvario. Nonostante il problema fosse stato superato dagli eventi, il centro destra non ha voluto sentire ragioni ed ha subito attaccato quanti dell’area della maggioranza ritenevano di dover passare alla trattazione del secondo punto all’ordine del giorno che riguardava la variante alla destinazione d’uso dell’area da destinare alla costruzione della struttura che ospiterà la “Radioterapia”.
Non avendolo potuto fare nella precedente seduta, Lucio Greco (F.I.) si è preso la rivincita avviando un’arringa che è tutto un atto d’accusa alla giunta ed al suo sindaco.
“Un’amministrazione deve saper prevenire e prevedere e non intervenire per riparare ai danni che ha procurato- ha detto Greco – oltre ai danni erariali ci sono anche i danni derivanti dal ritardo nell’esecuzione dei lavori. Voi dell’estrema sinistra fate finta di essere compiaciuti per la marcia indietro fatta dal sindaco”. L’esponente del Pdl ha criticato anche altre iniziative progettuali messe in campo dall’amministrazione che per lui rappresentano solo un aborto e cita il “contenitore d’acqua” di Piazza Santa Lucia, quello poi eliminato di Piazza San Giacomo, il manufatto sporco di Piazza Sant’Antonio che porta disagio alla circolazione e per concludere poi citando la fontana lunga sei metri da collocare in Piazza umberto I°. Conclude infine suggerendo all’Amministrazione un percorso di partecipazione con le Associazioni culturali e con i cittadini, che hanno manifestato tanta voglia di cittadinanza attiva. Il collega di partito capogruppo consiliare Gaetano Trainito, rinunciando alla polemica anche lui è stato critico con l’Amministrazione appellandosi al buon senso di chi governa e invitando il sindaco ad attenuare i disagi della popolazione con il blocco di alcune arterie vitali di collegamento. Infine conclude il suo intervento auspicando una nuova stagione di dialogo tra amministrazione e opposizione.
Giuseppe Robilatte (Mpa) si è chiesto quanto incide la scelta dell’Amministrazione sul progetto di un professionista ed ha stigmatizzato la condotta dell’Amministrazione che non si è resa conto di come abbia sperperato il denaro pubblico quando ha realizzato delle opere che in un secondo momento dietro la protesta popolare ha dovuto rimuovere e correggere. Le sue ultime parole sono un invito al sindaco a rendere più partecipi i cittadini alle scelte che si fanno sulla città. Chiuso il sipario su Piazza Calvario, Giuseppe Ventura, dopo avere fatto una difesa d’ufficio mettendo in evidenza il grande merito ed il coraggio dell’Amministrazione di sapere ritornare sui suoi passi dopo avere ascoltato i cittadini, invita tutti a passare alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno. Antonio Rinciani (Sdi) ha detto che è un’offesa ai professionisti quando si parla di muro della vergogna.
“Rimostranze sì – ha detto Rinciani – ma con lo spirito del dialogo. Adesso parliamo subito di radioterapia. Ancora una volta siamo col tempo puntato. I nostri nipoti ci chiederanno come mai la radioterapia non siamo riusciti a farla tre anni fa quando ce la siamo vista scappare per San Cataldo. E’ un dato di fatto. Ora mettiamoci al lavoro perché non serve affatto fare crociate”. Giovanna Cassarà (Pdci) sempre con quella finezza che contraddistingue i suoi interventi ha detto che in merito alla questione del muretto di Piazza Calvario non era nelle sue intenzioni minimizzare. Parlarne sì, ma era più urgente che il Consiglio comunale dimostrasse di essere propositivo. “Bene ha fatto il sindaco – ha ribadito l’ex assessore ai Lavori pubblici – ad abbattere quella struttura perché ha dimostrato sensibilità ascoltando i suggerimenti dei cittadini”. Ha contestato infine le accuse di insensibilità e di mancata partecipazione dei cittadini alle scelte riguardanti la città rivolte contro l’Amministrazione che invece ha dimostrato il senso di un’alta democrazia. Paolo Cafà (Sd) un po’ morbido verso l’Amministrazione, ha sostenuto che ci sono stati degli errori ma che poi si è intervenuti per correggerli. Quando il consigliere Greco ha tentato di intervenire per una seconda volta ne è nata una polemica perché due consiglieri (La Folaga e Cafà) appellandosi al regolamento hanno costretto il presidente dell’assemblea Dionisio Nastasi a negargliela. Il dirigente del settore Emanuele Tuccio ha chiesto di intervenire ed ha spiegato ampiamente con dovizia di particolari come si è proceduto su Piazza Calvario, sul perché si stava realizzando una rampa rammaricandosi per gli insulti che da più parti sono provenuti all’indirizzo dei tecnici e dell’Amministrazione. Ha concluso dichiarandosi aperto ad ogni confronto. Si è passati finalmente sul secondo punto in discussione quando il consigliere Biundo ha invitato tutti a mettere da parte strumentalizzazioni inutili e adoperarsi per dare risposte celeri ai cittadini. Sulla variante della destinazione d’uso ha preso la parola il vicesindaco Elisa Nuara che ha spiegato ampiamente il tipo di deliberazione da adottare e illustrando anche l’opera da realizzare. Il consigliere Giuseppe Robilatte (Mpa) ha detto che l’ex ospizio marino ha una sua propria storia ed è un peccato demolirlo. Ha posto infine due interrogativi. E’ possibile mantenere la struttura originaria o parte di essa nell’opera da realizzare? La si può realizzare in altro terreno effettuando una permuta dell’area? Anche Grazio Trufolo ed il capogruppo del Pd Totò D’Arma si sono trovati d’accordo sulla permuta, ma se ciò è un ostacolo, hanno ribadito che bisognava proseguire nei lavori approvando la variante richiesta. Infine il consigliere Vincenzo Catania ha dichiarato di votare favorevolmente . L’Assessore all’Urbanistica Peppe Arancio ha comunicato che aveva fatto dei passi consultandosi con l’archeoclub per sapere se vi fossero “resti” da conservare ricevendone risposta negativa. Il consigliere fava si è appellato all’unità evitando di essere pretestuosi. Dopo l’illustrazione del progetto da parte del dirigente ingegnere Nanni Costa si è passati alla votazione dell’atto di variante che è risultato approvato all’unanimità con 23 voti favorevoli su 23 presenti. Approvato anche l’atto di indirizzo proposto dal consigliere Robilatte. E’ stato dato mandato all’amministrazione comunale di esplorare la possibilità di recuperare il sito dell’ex Ospizio Marino con una permuta che non intralci nei tempi la realizzazione della Radioterapia.
Autore : Nello Lombardo
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