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notizia del 22/12/2013 messa in rete alle 22:41:57
Consiglio, bilancio in aula alla vigilia di Natale
Incassato il voto favorevole al piano triennale, il sindaco Fasulo guarda all’ultimo inghippo dell’anno: l’approvazione del bilancio. Lo strumento finanziario approderà in aula il 24 dicembre, vigilia di Natale.
E intanto si è tolto di mezzo anche gli ultimi debiti fuori bilancio di decine di milioni di euro che si trascinavano da tempo. Una lotta contro il tempo, ma il civico consesso ha detto definitivamente sì con la sola presenza risicata di 12 consiglieri (il minimo legale dopo la seconda convocazione). Esce così sconfitta la strategia attuata dai suoi oppositori interni al gruppo consiliare Pd ridotti al lumicino (praticamente i consiglieri Vella e Biundo) . Il ricorso all’ostruzionismo prolungando gli interventi di contestazione agli atti della giunta, da una parte, fino a far mancare il numero legale e le assenze in consiglio, dall’altra, con lo stesso intento di far venire meno la possibilità di validamente deliberare, si sono rivelati degli strumenti effimeri.
Tra lunedì e martedì scorso sono stati esitati favorevolmente una sfilza di debiti fuori bilancio per i quali sono sorti una serie di contestazioni e richieste di chiarimenti per via di fascicoli mancanti e circostanze che hanno lasciato dubbiosi sia consiglieri di maggioranza come Gulizzi, Cafà e Lo Nigro, che consiglieri di opposizione (Farruggia e Morselli). Il neo dirigente dottor Lanza si è sforzato di chiarire ogni passaggio su si chiedeva di fare chiarezza e poi alla fine ha convinto quasi tutti. Nella considerazione che l’atto doveva essere votato a qualunque costo dopo l’intervento ammonitore della corte dei conti, dietro anche la sollecitazione del sindaco Fasulo che, anche lui per la sua parte, ha spiegato le difficoltà degli uffici comunali nel trovare i vari raccordi degli atti pregressi, il Consiglio, turandosi il naso, ha detto sì quasi all’unanimità con una sola astensione.
La seduta di lunedì 16 dicembre fa registrare un intervento di Lo Nigro e Gulizzi che tornano a chiedere chiarimenti sul fatto che mancano fascicoli e che per molti atti sono sempre gli stessi avvocati a seguire le pratiche e che ad essere indicato nei fascicoli c’è solo il nome dell’avvocato senza essere indicato il nome dei creditori. Si chiede una breve sospensione per decidere come procedere, ma alla fine manca il numero legale e si rinvia di un’ora e quindi al giorno dopo.
Nella stessa seduta è stato votato un atto d’indirizzo importante che tenderebbe ad eliminare quella che molti cittadini chiamano una palese illegittimità compiuta dal consiglio comunale. Si tratta della decisione deliberata dal consiglio il mese addietro di far pagare 750 euro ai cittadini eredi delle concessioni al cimitero monumentale superiori a trent’anni per mantenere il loculo.
La questione, dopo le lagnanze dei cittadini, è stata presa a cuore sia dal sindaco che dal presidente del consiglio comunale Peppe Fava il quale si è incontrato con alcuni consiglieri, ma anche con ex consiglieri come Peppe Bonura individuando una soluzione al problema ravvisandosi una richiesta illegittima da parte del Comune. L’amministrazione è stata così invitata a sospendere l’esecutività della deliberazione notificandolo ai cittadini.
Nella seduta del giorno dopo, come si è detto più sopra, sono stati votati favorevolmente i debiti fuori bilancio e dopo la richiesta di prelievo da parte di Gulizzi sono stati approvati i punti 12 e 13 all’ordine del giorno. Con il primo sono state confermate le tariffe e la misura percentuale di copertura dei costi rapportati all’anno 2012, col secondo punto si è registrata qualche polemica da parte di Morselli che ha denunciato l’assenza della commissione urbanistica ed ha minacciato di abbandonare l’aula se l’atto fosse stato votato comunque.
Nonostante l’appello a rientrare in aula rivoltogli da Gulizzi, Morselli è rimasto fuori dall’emiciclo. Anche il sindaco ha cercato di rassicurare i consiglieri che l’atto andava votato, che anzi occorreva farlo in altro periodo dell’anno, e che non avendo alcuna influenza era fondamentale approvarlo essendo propedeutico all’approvazione del bilancio. A questo punto, una verifica infruttuosa del numero legale ha determinato lo scioglimento della seduta.
C’è ora una nuova grana da affrontare, a seguito del ricorso che Anna Scordio ha presentato contro il dott. Gaetano Orlando (primo dei non eletti dopo Giovanna Cassarà, nominata frattanto assessore), il quale, a detta della ricorrente, non può entrare in Consiglio in quanto primario ospedaliero.
Autore : Nello Lombardo
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