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notizia del 18/05/2008 messa in rete alle 22:41:17
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Giunta da rimodulare, ma quando?
Si sta lavorando febbrilmente per una giunta di alto profilo. E’ questa l’impressione che si ha in queste ore febbrili di consultazione che il sindaco Rosario Crocetta (nella foto) sta conducendo con i partiti della coalizione di centro sinistra. Sull’idea dell’alto profilo sono tutti d’accordo, ma si tratta di un gioco perverso perché alla fine quando sei riuscito a metter d’accordo alcuni gruppi politici, ti accorgi che ne restano fuori altri e si ricomincia daccapo. Va bene una giunta di alto profilo, solo che continuando di questo passo con lo stillicidio degli incontri, dei “se” e dei “ma”, questo nuovo esecutivo non nascerà mai, o forse vedrà la luce solo dopo le provinciali, se non addirittura dopo la festa dell’Alemanna. Non diciamo nulla di trascendentale perché le cose stanno proprio così. Si potrebbe veramente restare a bocce ferme e Crocetta sovrano ed abile tessitore potrebbe continuare a governare senza cambiar nulla e difendersi da ogni attacco degli alleati sostenendo che se la giunta di alto profilo non si fa è colpa dei partiti e non sua. Il vero “busillis” è rappresentato dal fatto che mentre gli assessorati sono dieci i pretendenti sarebbero dodici. Parlare col primo cittadino è divenuto impossibile per i cronisti e ammesso che gli chiedi cosa stia succedendo, ti senti rispondere (con un sorriso che non capisci se sia da presa in giro o solo di circostanza) che si sta lavorando per giungere in tempi brevi alla rimodulazione della giunta. Pertanto, raccogliendo indiscrezioni e filtrandole con la dovuta razionalità, la situazione al momento in cui stiamo per andare in stampa è la seguente.
Il Pd non fa nessun passo indietro e rivendica sei posti in giunta. Una precisazione è d’obbligo perché con la storia del nuovo partito e delle quote spettanti a Crocetta si innescano degli equivoci che qualche volta fanno comodo all’uno e qualche altra al Pd. Ma chi sono gli assessori in quota Pd della giunta rimodulata? Elisa Nuara (lo dice il sindaco, ma il Pd non è d’accordo), La Folaga (che prende il posto che era di Donegani), Vella, Arancio, Orlando e Caci.
Ma nel Pd le cose sono molto più complicate di quel che si pensa perché si registra lo scontro tra ex Ds che non vogliono ragioni ed ex Margherita che vorrebbero il secondo assessore promesso da Crocetta. Ma su questo il primo cittadino non sarebbe d’accordo e pare che avrebbe chiesto all’ex Margherita di non aggiungere ulteriori complicazioni alla matassa abbastanza ingarbugliata che si ritrova a sbrogliare. Come si fa a dire di no all’ex assessore Peppe Fava che nella passata legislatura ha lavorato bene? Ma anche Davide Giordano ha ben figurato collaborando fattivamente con Fava. Ma sembra che tra Nuccio Cafà, Davide Giordano e Peppe Fava ci sia stata qualche piccola incomprensione per certe fughe in avanti senza consultarsi da parte di quest’ultimo. Ma passiamo agli altri quattro seggi da assegnare. I liberali rappresentati da Grazio Trufolo avranno con certezza un posto in giunta e quindi consegnano a Crocetta una rosa di quattro nomi, due donne e due uomini (Cincinnato, Giardina Granvillano e Bonura).
I democratici cristiani presentano (si fa per dire) Carmelo Ferrara. La Rosa Bianca – Italia di Mezzo punterebbe su Fabio Collorà o su Alessandro Guarnera. Crocetta sembra propendere per Collorà che però avanzerebbe serie garanzie. E qui casca l’asino perché questi tre “partitini” per il capo della giunta non possono pretendere tutta questa visibilità, tutt’al più sarebbe disposto a dare due assessori e mezzo (cioè un sottogoverno). Ma se le cose stanno così non se ne fa niente perché fra questi tre partiti c’è un patto: o tutti e tre o nessuno.
Ma ancora ci sono il Pdci, i socialisti e Sinistra Democratica. Per i comunisti, nonostante le insistenze di Crocetta, Giovanna Cassarà, cui andrebbero i Lavori pubblici più un’altra delega di prestigio, non ha ancora sciolto la riserva di fronte ad un quadro così confuso.
I socialisti non sono sicuramente in discussione. Potrebbe anche restare Ugo Granvillano, ma potrebbe esserci anche il cambio della guardia con un uomo vicino a Piero Lo Nigro. E Sinistra Democratica? Sembra che Crocetta abbia offerto un posto a Paolo Cafà che così rientrerebbe in giunta dopo il gran rifiuto. Ma se le cose stanno così il risultato è che non si è raggiunta la quadratura del cerchio. Di chi la colpa? Dei partiti. E allora addio giunta di alto profilo. Lo stallo in cui si è arrivati potrebbe far comodo a Crocetta, ma ove le cose dovessero restare così, potrebbe ritrovarsi in Consiglio comunale con 4-5 consiglieri in meno. E allora? Se ne parlerà dopo le elezioni provinciali o al peggior delle ipotesi a dopo la Madonna dell’Alemanna.
Autore : Nello Lombardo
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