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notizia del 17/09/2004 messa in rete alle 22:27:56
Un assordante mancato attentato
Certamente il Sindaco di Gela, Crocetta, è in prima linea nella lotta contro la mafia e la delinquenza, e di certo ciò lo espone al rischio di ritorsioni e attentati, dal momento che i suoi “strali” viaggiano a 360 gradi (e talvolta rischiano di raggiungere anche chi non c’entra).
La notizia dell’eventuale attentato nei suoi confronti non può quindi sorprendere più di tanto: è la riprova che l’azione antimafia disturba, dà fastidio, mette i bastoni tra le ruote alla criminalità. E’ quindi giusto esprimere piena solidarietà al Sindaco, possibile vittima di “musica napoletana” (leggi esplosivo), anche se da più parti si sono avanzate riserve sulle intercettazioni pubblicate: erano la preparazione di un eventuale attentato o discussioni aleatorie, del tipo di quelle che si fanno nei bar, che non approdano a nulla? La Procura di Gela e la DDA non vi hanno riscontrato rilevanza penale, ma l’allarme comunque c’è stato e rimane.
La vicenda dell’autobomba ha permeato la festa di Maria d’Alemanna, dandole un sapore surreale, ed anche il Vescovo, come è giusto, ha colto l’occasione per un accorato sermone.
E a proposito di feste religiose, come quella della Patrona di Gela, vorrei capire perché la devozione ed il sentimento religioso devono tramutarsi in inquinamento acustico ed atmosferico.
Mi riferisco alla “maschiata” tradizionale, che inizia con una serie di “botti” capaci di fare alzare in volo centinaia di uccelli che albergano tra le spaziose fronde degli alberi di Piazza Umberto. I volatili sembrano impazziti, e all’inizio della vera e propria “maschiata”, come ogni essere vivente che si rispetti, manifestano il proprio panico attraverso l’intestino. Sembrano gli Stukas della seconda guerra mondiale, è un vero e proprio bombardamento!
La sequela di “botti” è assordante, ed i “fedeli” guardano con grande beatitudine ma con le mani a turarsi le orecchie, mentre il fumo tossico sulfureo li avvolge dolcemente.
Se una discoteca supera il limite di decibel previsto dalla legge, viene chiusa. Invece, in onore della Madonna, è possibile perpetrare ogni violazione ambientale.
Sarà perché Maria è stata assunta in Cielo e quindi rischia di non sentire le invocazioni dei fedeli, sarà per altri motivi, ma è certo che la devozione deve tramutarsi in manifestazioni rumorose.
Senza rumore, invece, qualcuno (del Comune di Gela ha “sfrondato” i due alberi sul marciapiedi di fronte alla Chiesa Madre, che probabilmente davano fastidio alle celebrazioni religiose. Nulla invece è stato fatto per gli altri fronzuti alberi che circondano vergognosamente Piazza Umberto limitandone la visuale e creando giornalmente sporcizia e pericoli. Anche tra gli alberi ci sono i raccomandati?
Autore : Giulio Cordaro
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