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notizia del 02/10/2003 messa in rete alle 22:27:51
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La macchina comunale in mani femminili
Il 5 agosto scorso il sindaco Crocetta ha presentato alla città il nuovo segretario generale del Comune. Si chiama Antonella Liotta (nella foto), originaria di Catania e professionalmente proviene dal Comune di Belpasso. E’ stata lei a scegliere di venire nella nostra città. Altri concorrenti aspiravano a venirvi. Alla fine, sulla base di una quaterna la scelta del sindaco Rosario Crocetta è caduta sulla dottoressa Liotta. La stessa potrebbe essere investita, di qui a poco, anche delle funzioni altrettanto delicate e importanti di Direttore generale dell’ente.
– Attraverso quale procedura lei è stata assegnata al Comune di Gela?
“Effettivamente sono stata io a scegliere Gela. Nel senso che la procedura prevista dalla norma segue un iter ben preciso. Quando il Comune si rende vacante per trasferimento del titolare, il sindaco fa un bando e chi ne è interessato fa un’istanza. Io facendo istanza ero già pronta ad accettare questo incarico. E’ chiaro che poi il sindaco ha fatto una sua valutazione predisponendo una determina di individuazione sul mio nome. Ringrazio il sindaco per la fiducia che in questo senso mi ha accordato. Diciamo che ci siamo scelti. Gela attraverso il suo sindaco ed io con la mia istanza”.
– Quali motivazioni l’hanno portata a Gela?
“Sono molto sincera. Dico, senz’altro, la carriera. Stavo in un comune di seconda classe ed ho deciso di fare il passo e di concorrere nelle sedi di classe superiore. Certamente consono state solo queste le motivazioni. Non si può scegliere un Comune solo per la carriera. Lo scegli se sei motivata, se hai voglia ed entusiasmo. Io ho preso casa a Gela. Vivo quindi a Gela. Le motivazioni posso identificarle anche nel fatto che arrivando ad una certa età c’è la voglia di riscommettersi nella professione in una vita diversa”.
– Fare il segretario generale del Comune in una città problematica come Gela dicono tutti che è difficile. Lei come la pensa?
“Non mi aspetto un compito facile. Non è una passeggiata e non ho mai creduto di venire qui a rilassarmi. Gela è una città che nel tempo è diventata ricca di certe criticità meridionali. Ma credo anche che abbia grosse opportunità. Le complessità interne al Palazzo sono le complessità che io dal punto di vista professionale sono più abituata a presidiare. I rapporti tra gli organi, l’equilibrio tra organi istituzionali. Le criticità del territorio non le conosco ancora. Siccome sono una persona priva di pregiudizi, voglio farmi un’idea mia ed obiettiva di Gela, senza lasciarmi prendere dalle notizie che si leggono sui giornali”.
– I poteri del segretario generale dopo la riforma Bassanini hanno subito delle modifiche. Vuole illustrarcele?
“La legge Bassanini interviene in una molteplicità di aspetti. Il primo aspetto è quello che lega il segretario ed il sindaco in un rapporto di fiducia. In pratica la missione dell’azienda è data dal programma politico-amministrativo del sindaco. Il segretario deve lavorare per realizzare questi obiettivi. Il segretario in un Comune può anche non svolgere la funzione di direttore generale (funzione questa che potrebbe essere conferita da Crocetta da un giorno all’altro – ndr). Quando le due funzioni sono legate insieme, allora il segretario svolge il lavoro oltremodo gravoso, ma ha tutte le leve motivazionali e direzionali in mano. Quando i due ruoli sono separati al segretario compete il ruolo tradizionale del rispetto della legittimità, della legalità, della consulenza giuridico-amministrativa agli organi sugli atti. Mentre alla direzione generale compete la direzione gestionale”.
Autore : Nello Lombardo
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