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| notizia del 14/07/2012 messa in rete alle 22:21:15 Una strana alleanza L’argomento di cui mi occupo, con le note che seguono, riguarda le grandi manovre politiche, già avviate, in vista dell’ormai imminente consultazione elettorale, fissata per il prossimo autunno, per l’elezione del nuovo Presidente della Regione Siciliana e dei 90 componenti dell’Ars. Prima, però, di sviluppare il mio ragionamento, reputo corretto e, perciò, doveroso precisare che le riflessioni che vado a sottoporre ai lettori non sono affette da alcun preconcetto o, peggio ancora, da diffidenza e mal disposizione personale (non ne ho motivo ), ma sono frutto di una serena e rigorosa valutazione della realtà politica della nostra città e del suo naturale hinterland. Ho già avuto modo di sottolineare, lo scorso mese (edizione del Corriere di Gela del 23 giugno) la particolarità delle prossime elezioni, che vedranno impegnato nella competizione per la carica più alta e prestigiosa dell’istituzione regionale l’eurodeputato del Pd, on. Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela ed attuale vice presidente della Commissione antimafia del Parlamento di Strasburgo. Ovviamente, in parallelo, vedremo nuovamente impegnati, alla ricerca di una riconferma, le due matricole della legislatura ormai prossima a spirare, l’on. Miguel Donegani (Pd) e l’on. Pino Federico (Mpa). Ma sono numerosi coloro i quali si pongono la seguente domanda: l’on. Lillo Speziale (Pd) che fine farà? Al momento, non dispongo di sufficienti elementi per avanzare valide ipotesi al riguardo, ma il cicaleccio che mi giunge da Gela induce a ritenere che il presidente della Commissione regionale antimafia tenterà il possibile e, se del caso, anche l’impossibile per ottenere la ricandidatura. E’ vero, Speziale, almeno formalmente, è giunto alla sua 5ª legislatura. Fece, infatti, il suo primo ingresso a Sala d’Ercole nella primavera del 1991 (era appena 40enne, essendo nato a Caltanissetta il 18 maggio 1951), venendo riconfermato nelle elezioni del 1996, 2001, 2006 e 2008 (le ultime due legislature sono state interrotte anzitempo, per i guai con la Giustizia che hanno avuto gli ultimi due presidenti della Regione, Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo). Nessuno in casa del Pd siciliano ha avuto analogo privilegio, neanche in tempi lontani, quando tale forza politica aveva altre denominazioni: Ds, Pds,Pci, andando indietro nel tempo... Per fare un esempio, anche uno dei più prestigiosi uomini politici siciliani, l’on. Pancrazio De Pasquale, presidente dell’Ars dal 1976 al 1979, si fermò a 3 legislature, per “emigrare” al Parlamento Europeo, dove espletò il mandato per altre 2 legislature (1979-1984, 1984-1989), per complessivi dieci anni. La tradizione, che qualcuno chiama anche “regola interna”, dunque, non gioca a favore di Speziale, il quale, avendone consapevolezza, aveva tentato di ritagliarsi un’altra collocazione, prima come Deputato Europeo e, subito dopo, come Sindaco di Gela. Venendo battuto, in entrambi i casi, nelle “primarie”, rispettivamente da Rosario Crocetta ed Angelo Fasulo. Arrivando, addirittura, nelle elezioni amministrative gelesi, a presentare una propria lista e proponendosi come possibile primo cittadino, in concorrenza con il candidato ufficiale del suo stesso partito, cioè Fasulo, costretto ad affrontare un secondo turno (quello di ballottaggio), avendo come sfidante proprio Speziale. L’attuale presidente della Commissione regionale Antimafia, del quale sono indiscusse ed indiscutibili le capacità, quasi istrioniche, sul piano politico, ha preso in contropiede anche i suoi stessi supporters, proponendo la candidatura di Crocetta alla presidenza della Regione. Con queste premesse, dobbiamo legittimamente aspettarci di tutto. L’importante, però, che il progetto “Crocetta Presidente” trovi concreta realizzazione con una campagna elettorale all’insegna della civiltà, della correttezza e del massimo rispetto personale per tutti. Autore : Elio Cultraro » Altri articoli di Elio Cultraro |
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