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notizia del 12/06/2003 messa in rete alle 22:22:07
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Provinciali 2003/Ha vinto il campanile
Filippo Collura (nella foto), è stato confermato alla presidenza della Provincia di Caltanissetta in modo netto, con uno scarto di voti che non ammette repliche.
E a ben poco valgono le azzardate dichiarazioni di un esponente della casa delle Libertà, secondo il quale “a Gela Collura ha avuto solo il 32% dei voti contro il 91% di 5 anni fa”.
La sconfitta del centro destra ha vari risvolti, che i perdenti non mancheranno di analizzare nei prossimi giorni: ad iniziare dall’imposizione di un candidato del collegio nord quando anche i bambini sanno (ma non lo sapevano Cuffaro e Micciché) che per la Pro-vincia è decisivo il collegio sud, e a sud occorreva trovare un buon candidato che potesse “impattare” con Collura per giocarsi poi la partita a nord. Collura invece ha stravinto a sud, ribaltando al ballottaggio anche il risultato negativo di Niscemi di due settimane fa, vincendo a Mussomeli (nonostante misurata) e quasi pareggiando a San Cataldo (feudo di Pagano).
Calcisticamente parlando, Collura è andato a vincere in trasferta contro una Casa delle Libertà che ha fatto una figura peggiore del Gela sconfitto al Presti dal Tivoli.
Oggi la Casa delle Libertà in provincia è come una balena spiaggiata, forte ma incapace di muoversi se non arriveranno presto i soccorsi per farle riprendere il largo: e i soccorsi significano rapporti chiari e leali tra i partiti alleati, un serio coordinamento, volti nuovi, meno arroganza e meno comizi di Micciché, che ogni volta che interviene fa perdere mille voti perché non “tira” (nel senso che non convince la piazza).
La campagna elettorale è stata caratterizzata dal-l’assoluta assenza di comunicazione sui prgrammi. Il gelese medio non ha avuto alcuna cognizione di cosa i due candidati con i propri assessori si proponessero di fare: Collura ha fatto sapere in modo non chiaro, le proprie realizzazioni del trascorso quinquennio, mentre il programma di Dell’Utri, se c’era, è stato visto da pochi. Al contrario, il voto del ballottaggio è stato caratterizzato dal campanilismo: la percentuale “bulgara” di Collura a Gela è il risultato della mobilitazione dei gelesi per votare “u paisanu”, e anche il voto di Niscemi è significativo di una coesione del sud della provincia contro “gli odiati nisseni” che sempre hanno negato a Niscemi una degna rappresentanza. Ma la politica ha i suoi riti, e allora ecco le dichiarazioni di esponenti del centrosinistra che pretendono di dare alla vittoria di Collura connotazioni di “voto politico”, contro il governo Berlusconi e contro Berlusconi stesso. Cavolate col sugo: il centrosinistra è stato bravo a vincere ma il voto a Collura non ha nulla di politico, è un voto di una consultazione amministrativa in cui coesistono elementi di politica locale, di campanile e di masochismo del centrodestra.
Autore : Giulio Cordaro
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