|
notizia del 17/02/2008 messa in rete alle 22:20:42
|
Partiti in ebollizione
La prima (e anche l’unica) certezza è al momento la “sfumata” candidatura alla Camera (o al Senato) del sindaco Crocetta. Si sarebbe dovuto dimettere dalla carica entro mercoledì scorso. Non lo ha fatto. Lui dice di aver rifiutato la candidatura; altri – i suoi denigratori – sospettano piuttosto che il suo segretario Diliberto non lo abbia voluto a Roma, proponendolo, invece, per un’aleatoria candidatura alla presidenza della Regione.
Una certezza parziale, però, visto che Crocetta è ancora nei termini per la candidatura a governatore della Sicilia. Per questa, infatti, non era necessario dimettersi da sindaco entro la stessa data per la corsa al Parlamento nazionale.
Difatti, non si è ancora dimesso neanche l’assessore Miguel Donegani, la cui candidatura all’Ars è molto accreditata. Da definirsi, invece, la futura destinazione del deputato uscente Lillo Speziale (foto a sinistra), che lo si dà un po’ dovunque ma che alla fine potrebbe anche restare fuori da tutto, se davvero il Pd vorrà rinnovare la classe dirigente e se soprattutto farà valere la regola dello stop a chi ha tre legislature alle spalle (e Speziale ne ha addirittura quattro, seppure l’ultima chiusa anticipatamente).
Un altro del Pd dato per “partente” è il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Dio (foto a sinistra), in quota Margherita. Per lui si prospetta una candidatura in una delle due liste che il Pd presenterà per l’Ars. Ma in quale delle due liste? In quella capeggiata dal sindaco di Caltanissetta Messana (dovrebbe essere lui il candidato di punta in quota Margherita), o nell’altra, che dovrebbe essere capeggiata da Miguel Donegani (quota Ds)?
Sin qui, le candidature all’Ars. Per Camera e Senato, temiamo proprio che se non sarà imbarcato Speziale (per il centrosinistra) e neppure Ventura (a destra) (per il centrodestra), Gela resterà ancora una volta senza rappresentanza parlamentare a Roma.
E giusto per introdurre il fronte del centrodestra, c’è da dire che anche qui nulla è scontato. Al momento in cui scriviamo è ancora indiscussione l’alleanza tra l’Udc di Casini e il Pdl, in riferimento alle elezioni nazionali del 13 e 14 aprile. Quell’alleanza passa solo se si sarà raggiunto un accordo sul candidato presidente della Regione Sicilia. Comunque, ancora bocce ferme. Miccichè di Forza Italia che già si è autocandidato con la benedizione di Berlusconi, ma senza il gradimento dell’Udc siciliana, trova la strada sbarrata da Raffaele Lombardo dell’Mpa. Quest’ultimo ha già fatto sapere che si candiderà anche come capolista o al Senato o alla Camera. Ma rinuncerà al simbolo per entrare nel Pdl? Su questo Lombardo è stato categorico. Non se ne parla nemmeno e il programma dovrà prevedere lo sviluppo della Sicilia e del mezzogiorno. Nel caso Lombardo venga eletto presidente alla Regione e al parlamento nazionale, dovrà optare o per il primo o per il parlamento nazionale. Fatta questa premessa diamo uno sguardo alla nostra provincia. A livello provinciale è stato deciso tutto la scorsa settimana durante la conferenza programmatica, presente lo stato maggiore dell’Mpa, nel corso della quale si è tracciato l’organigramma dei candidati alla regione. Tra questi c’è Pino Federico che da una decina di giorni è già in campagna elettorale. I suoi amici dicono che questa volta avrà il posto assicurato all’Ars perché in città l’Mpa in questi ultimi tempi è molto cresciuto ed anche perché ha saputo fare opposizione in Consiglio comunale.
La corsa alla presidenza della Provincia sembra essere stata accantonata e rinviata a quando si chiuderà o meno l’accordo regionale o nazionale, naturalmente in riferimento all’Mpa.
E in casa Udc?
E’ certo che il consigliere Cirignotta (a destra), e ce lo conferma l’interessato, si candiderà per le regionali. Le cose sono più ingarbugliate in Forza Italia dove ancora non si sa se l’on. Pagano si ricandiderà alla Regione o alla Camera. Qualora dovesse decidere per la Camera, all’Ars si candiderebbe il cognato Torregrossa (già sindaco di San Cataldo). Resterebbe scoperta la candidatura della presidenza della Provincia, alla quale aspirerebbe anche il gelese Gaetano Trainito. Sembra che dopo la sua affermazione alle comunali, sia entrato nel gruppo dei più fidati di Pagano col quale ha stretto una grande amicizia. A dimostrarlo alcuni interventi pubblici dell’ex assessore regionale alla sanità in cui elogia il professionista gelese che nel recente convegno sulla sanità gli ha dato un ruolo di relatore plaudendo anche il modo come Trainito si sta muovendo sul piano tecnico e politico. Se invece Torregrossa, così come era partito, dovesse mettersi in corsa per la presidenza della Provincia, per la zona sud e quindi per Gela per non essere penalizzata, potrebbero aprirsi le porte per una candidatura gelese al parlamento regionale. E anche qui, sembra che Pagano gradirebbe Trainito, che potrebbe avere come contendenti Greco, e forse Scaglione.
L’ex deputato nazionale Giacomo Ventura potrebbe entrare in gioco per una ricandidatura alla Camera. Stavolta, però, in posizione utile. Bisognerà vedere se Berlusconi, che vorrebbe fuori i cosiddetti “parrucconi” (e Ventura potrebbe essere considerato tra questi) metterà in pratica le sue intenzioni.
Alleanza nazionale sembra volere rispolverare il nome dell’ex deputato Angelo Blanco. Resta da vedere che forza ha Gela per proporre un suo candidato al parlamento regionale o alla Provincia. Come si diceva più sopra, i giochi sono ancora aperti. Le stesse ipotesi che abbiamo fatto potrebbero essere stravolte nei prossimi giorni.
Ma non si può escludere che ciascun partito del centro destra possa marciare per proprio conto ad eccezion fatta per Udc ed Mpa che potrebbero in ultima analisi marciare assieme puntando su Lombardo a presidente per la Regione. E qui fare previsioni diventa arduo. Il fine settimana ci riserva grandi sorprese di rimescolamento delle carte e solo ad inizio settimana alle indiscrezioni faranno posto sicuramente le dichiarazioni dei leaders che domenica saranno in grado di chiudere ogni accordo. Aspettiamo.
Autore : Nello Lombardo
» Altri articoli di Nello Lombardo
I Vostri commenti
L'articolo contiene un errore.
L'on. Angelo Blanco già da diverso tempo ha lasciato AN per aderire ad Alleanza Siciliana, ora confluita ne LA DESTRA, di Storace.
Autore: ****
data: 18/02/2008
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|