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Corriere di Gela | Sedute lasciate a metà, il Consiglio non si smentisce
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notizia del 13/07/2013 messa in rete alle 22:17:08
Sedute lasciate a metà, il Consiglio non si smentisce

Riuscire a trovare una seduta in cui i lavori non si siano chiusi per mancanza di numero legale è oltremodo difficile, mentre è semplicissimo ricordare che anche la seduta di mercoledì 10 luglio non solo non ha avuto una storia, ma anch’essa si è conclusa con un tutti a casa dopo essersi impantanata su discussioni tecniche e pasticci di ogni genere su un argomento che rovinosamente si trascina dietro dallo scorso anno. Si tratta del regolamento per la disciplina di tettoie sui lastrici solari, tettoie, gazebo, chioschi su aree private a verde e piazzali a servizio di fabbricati ad uso residenziale. Come accade sempre – ed è giusto che il consiglio lasci la sua impronta nell’adozione di un atto – l’amministrazione comunale aveva presentato per quell’argomento all’ordine del giorno, un regolamento sul quale avevano ben lavorato sia gli uffici tecnici del settore urbanistica e del settore lavori pubblici, che le stesse commissioni consiliari. Vi aveva messo l’anima lo stesso assessore all’urbanistica Peppe D’Aleo che in aula, durante la discussione si scontra bonariamente con alcuni consiglieri. Aveva fatto un buon lavoro assieme ai dirigenti, ha persino puntualizzato su certi accorgimenti tecnici argomentando le sue buone ragioni nello schema di regolamento, ma alla fine l’incom-prensione ha prevalso e si è dovuti andare avanti tra una sospensione tecnica ed un’altra per trovare la giusta dizione da usare negli emendamenti proposti ad alcuni articoli del regolamento.

Anche questa volta non è valso a nulla che il presidente Fava spiegasse la procedura da adottare perché il regolamento sulle tettoie venisse speditamente approvato senza che poi nascessero dei dubbi sull’interpretazione in fase di attuazione del regolamento stesso. Spesso lo stesso cronista, profano in temi di ordine tecnico – architettonico, fa fatica a comprendere i meccanismi in cui si dibattono dirigenti, consiglieri ed assessori. E nonostante durante le pause di sospensione per comprendere meglio i problemi, chiede lumi al segretario generale o all’assessore o ai consiglieri, alla fine ne esce più confuso che persuaso. Però rimane convinto che quasi sempre la proposta di ciascun consigliere è più mirata a salvaguardare un interesse particolare che non un interesse generale.

La seduta si era aperta con l’approvazione di un emendamento a firma congiunta Cirignotta-Giocolano, ma rimodulato da Giocolano in quanto Cirignotta era assente. Successivamente viene votato anche quello di Morselli. Alla fine ci si accorge che il suo emendamento presenta elementi di contrasto col secondo emendamento, che bisogna assolutamente eliminare. Non solo. Si deve registrare anche un colpo di scena.

Il consigliere Di Dio scopre che quell’emendamento non era neppure necessario perché a contemplare la fattispecie esiste un articolo della legge regionale.

A quel punto ennesima sospensione per trovare un modo come uscire dall’impasse. Sulla questione riesce a trovare un percorso il consigliere Lo Nigro che di cose tecniche se ne intende, ma ci mette della sua anche il presidente Fava ed il segretario generale. Potremmo anche avere errato nell’enunciare i vari eventi sul piano tecnico, ma non siamo lontani dalla verità se affermiamo che per affrontare dettagli e procedure tecniche siffatte è assurdo mobilitare intere sedute per poi rinviare il tutto a successive sedute.

E’ dispendioso. Ma a che servono le conferenze di capigruppo, le commissioni tecniche se non a trovare soluzioni concordate e lineari? Bisogna per forza attendere le sedute consiliari per confrontarsi e poi non farne nulla? I lavori riprendono e ci sembra che una decisione che accontenterebbe tutti sia stata presa. Si decide di votare un atto di annullamento della seconda votazione. Però non tutti sembrano convinti ed infatti in fase di votazione viene a mancare il numero legale. Tutti a casa. Se ne sarebbe riparlato venerdì 12. Il giorno prima, il question time aveva fatto registrare un punto a favore per l’amministrazione.

Sono presenti per rispondere alle nove interrogazioni, il sindaco Fasulo e gli assessori D’Aleo, Costa e Ventura. I lavori procedono speditamente anche perché sindaco ed assessori hanno diversi impegni per il 70° dello sbarco. Non tutti i consiglieri si ritengono soddisfatti delle risposte, in special modo il consigliere Udc Siragusa che vi attribuisce la solita genericità e l’incomprensibile “tutto va bene” del sindaco Fasulo. Eccone in sintesi domande e risposte.

1. Il consigliere Cirignotta chiede di sapere quali iniziative siano state prese circa le pratiche di sanatorie sospese. Risponde l’assessore comunicando che si sta lavorando bene e sono state recuperate anche le domande in istruttoria. Sono stati definiti grandi numeri e molti dovranno pagare in convenzione con la banca venendo incontro ai bisogni dei cittadini con dilazioni e rateizzazioni.

2. Il consigliere Udc Siragusa chiede quali iniziative siano state prese sulla questione “Casa di ospitalità Antonietta Aldisio”. Viene risposto che l’esperienza sarà ripetuta. Ci sono dieci persone ricoverate per le quali il Comune interviene per parte sua con “sostanziale regolarità”. No si può portare a 25 il numero dei ricoveri perché non esistendo le relative domande non si può pagare vuoto per pieno.

3. Altra interrogazione di Siragusa che chiede di sapere quante siano le autorizzazioni alla vendita a posto fisso sulla via Venezia e strade adiacenti; se si intendere procedere al rifacimento delle strisce pedonali e se sono stati resi operativi i mercati rionali. Il sindaco risponde che il Comune si è sostituito all’Anas facendo quanto era necessario. Si parte con l’interdizione della via Venezia ai veicoli pesanti ed i mercatini rionali stanno funzionando molto bene.

4-5. Come si sta intervenendo sul disagio malattie infettive all’ospedale di Gela? E a quando la data di apertura della radioterapia? E’ il consigliere Tonino Ventura a chiederlo. La vicenda viene seguita con attenzione dall’amministrazione comunale, ma ancora non è stato adottato alcun provvedimento dall’Asp. Riguardo all’apertura della radioterapia, la data del 31 luglio dovrebbe essere quella giusta, salvo qualche slittamento per fatto tecnico.

6. I consiglieri Nuccio Cafà, Biundo e Giudice chiedono se non sia meglio affidare agli stessi vigili urbani il servizio di sorveglianza presso il corpo vigili anziché alla società “La sicurezza”. La risposta è che se si facesse così il costo del servizio di sorveglianza lieviterebbe oltremodo. 7-8-9. Tre le interrogazioni del consigliere Udc Di Dio.

La prima riguardante gli eventuali provvedimenti presi dall’amministrazione sui disagi derivanti dalla mancata pulizia delle caditoie e gli odori sgradevoli da esse provenienti; la seconda chiede come mai non si è ancora provveduto a ripristinare la funzionalità dell’ascensore panoramico; con la terza Di Dio chiede se l’amministrazione sta provvedendo a dotare di pedane o scivoli gli accessi liberi al mare. Per l’amministrazione con la pulizia delle caditoie il problema si aggrava perché esiste un problema tecnico progettuale a monte.

L’unica cosa che si può fare è la disinfestazione. Cosa che si sta facendo. Riguardo all’ascensore panoramico, l’amministrazio-ne non può permettersi i costi derivanti dalla gestione e manutenzione del manufatto. Infine a giorni dovrebbe provvedersi a piazzare delle passerelle stabili per il libero accesso alle spiagge anche per i disabili. Da mesi è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione all’ufficio del territorio. Proprio al momento in cui scriviamo l’ing. Zambuto ha assicurato di avere già firmato l’autorizzazione.


Autore : Nello Lombardo

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