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Corriere di Gela | Presi due piccioni con una ...fava
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notizia del 21/07/2004 messa in rete alle 22:09:57
Presi due piccioni con una ...fava

Si è finalmente chiusa la crisi latente dell’amministrazione comunale gelese: con la nomina dei tre nuovi assessori designati dalla Margherita, si sono presi due piccioni con una fava. Nel senso che è tornato ad essere assessore Giuseppe Fava, che nella prima esperienza aveva svolto un buon lavoro, e si presentano all’attenzione della città due “piccioncini”, due nuove entrate, ossia Rizzo e Vella. E qui sorge il solito dilemma, di stampo calcistico: è meglio una squadra con uomini di esperienza o una squadra con giovani, magari di valore, che puntano sull’entusiasmo? Staremo a vedere, ma è certo che i due neoassessori cercheranno di “valorizzarsi” al meglio, nel segno del Presidente della Provincia Collura.
Sì, perché il vero vincitore della diatriba interna alla Margherita è proprio Collura, che ha vinto per ko tecnico il confronto con la corrente di Giuseppe Di Dio, piazzando in amministrazione assessori a lui vicini.
Il discorso dei nuovi assessori sta per riproporsi nei DS e nei comunisti italiani, dove già si stanno affilando le armi per la successione a Speziale e Morinello, che sembra si siano finalmente convinti a fare i deputati regionali. Pare che in ambedue i partiti vi sia l’orientamento a fare scorrere le liste delle ultime amministrative, presentando tre nomi dai quali il Sindaco sceglierà secondo la propria volontà. Esce dalla Giunta, invece, Consiglio, dopo l’adesione al minestrone di sinistra della Rifondazione Comunista.
Da tutto ciò uscirà un’amministrazione completamente rinnovata, con cinque nuovi assessori su nove, ma non cambierà poi molto perché comunque gli indirizzi sono sempre quelli del Sindaco, che non ammette contestazioni o intromissioni.
E’ sempre e solo il Sindaco ad avere le chiavi della macchina comunale. Una macchina che, però, ogni tanto va in panne, se è vero, ed è vero, che i Sindaci revisori non hanno ancora tutta la documentazione di rito allegata al bilancio, e il consiglio comunale non ha ancora potuto prenderne visione a pochi giorni dal termine di approvazione.
Ma questa settimana non ho molta voglia di scherzare. Mi preme, invece, parlare del concetto di “solidarietà”, che mi pare a Gela sia poco diffuso. Mi riferisco alla morte del giovane Roberto Granvillano, tuffatosi per salvare due ragazze nel mare di Gela. E mi chiedo: se nella spiaggia c’erano decine di bagnanti, perché solo Roberto si è tuffato? Gli altri cosa facevano, guardavano dall’altra parte? Non si sono accorti di nulla? Il concetto è riferibile ad ogni altra situazione in cui, in presenza di un pericolo, c’è chi accorre in difesa del più debole che ha bisogno di aiuto, e c’è chi invece si volta dall’altro lato, pensando “mi faccio i fatti miei”. E proprio questa è la differenza tra chi ha senso civico, tra chi ha nel suo cuore il valore immenso della solidarietà verso il prossimo, e chi invece è un essere umano soltanto perché respira e cammina, ma di essere umano ha ben poco. Roberto Granvillano ha perso la vita per salvarne altre due, ha fatto ciò che spontaneamente e coraggiosamente ha ritenuto necessario, e proprio per questo motivo il suo sacrificio va ricordato ed apprezzato. Chi, dalla spiaggia, è rimasto fermo a guardare può invece cospargersi il capo di cenere: la morte di Roberto è anche colpa sua.


Autore : Giulio Cordaro

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