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notizia del 19/03/2004 messa in rete alle 22:09:08
Per gli assessorati, un miracolo da nozze di Cana?
Probabilmente servirebbe un miracolo, come quello di Gesù che riuscì a moltiplicare i pani e i pesci. A Gela si dovrebbero moltiplicare gli assessorati, perché il numero stabilito dalla legge è notevolmente insufficiente rispetto alle richieste di poltrone del centrosinistra.
Il rimpasto dell’amministrazione gelese dovrebbe iniziare dalla Margherita, con l’incognita di Consiglio che pare non abbia alcuna intenzione di dimettersi; potrebbe restare assessore in quota Crocetta, ma la Margherita, comunque, non vorrà ridurre la propria presenza. Allo stesso modo non vorranno diminuzioni di visibilità i Ds e i comunisti italiani se e quando Morinello e Speziale decideranno finalmente di occuparsi degli interessi della città a Palermo e non localmente. Ma le richieste pressanti sono altre: un assessorato è richiesto dallo Sdi, uno dai liberalsocialisti di Lo Nigro, uno dai socialisti di Placenti, uno dall’Udeur, uno anche da Rifondazione Comunista.
E pare che anche i Verdi avanzino pretese di visibilità. A questo punto occorrerebbe una giunta di sedici assessori, purtroppo non prevista dalla vigente normativa.
Crocetta in difficoltà? Può darsi, anche se c’è da attendersi un colpo di scena all’insegna della legalità, che metta a tacere i numerosi pretendenti, come è nello stile del personaggio.
Del resto, sembra di essere tornati agli anni ’70, quando lo slogan della contestazione giovanile era “la fantasia al potere”: di fantasia, a Gela, ce n’è in abbondanza, anche nella ricerca di nuove soluzioni. Mi riferisco alla richiesta, avanzata qualche giorno fa, di un assessorato alla sicurezza. In effetti – questo è il senso della richiesta – i numerosi attentati incendiari, la mafia e le estorsioni, hanno bisogno di una chiara risposta da parte dell’amministrazione, e allora imboschiamo qualche dipendente comunale in una struttura che sia l’espressione tangibile del desiderio di legalità, e che si vada a sovrapporre, magari, alle forze dell’ordine, che, poverine, hanno organici insufficienti e da sole non ce la fanno a combattere i criminali. Ma sicuramente, l’assessorato alla sicurezza potrà dare il colpo definitivo alla criminalità…
Un’ultima annotazione sull’8 marzo, che finalmente è stato festeggiato dalla maggioranza delle donne insieme a mariti e compagni, e non mediante i soliti baccanali a sesso unico degli scorsi anni. Peccato che proprio la festa delle donne sia stata caratterizzata a Gela da scontri e diatribe tra le esponenti del gentil sesso: prima tra il Moica e l’assessore Miceli, poi tra l’assessore e i vertici del movimento “Donne e libertà” che l’ha designata alla carica e adesso pare voglia scaricarla.
E’ proprio vero, le donne stanno crescendo e stanno rivalutando la loro partecipazione alla politica: si comportano proprio come i maschi…
Autore : Giulio Cordaro
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