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notizia del 04/04/2006 messa in rete alle 22:07:52
In Consiglio comunale si lavora stancamente
La seduta ha inizio con due minuti di raccoglimento dedicati alla scomparsa della mamma del consigliere comunista Ignazio Di Dio e della mamma del capo gabinetto del sindaco, Giuseppe Salsetta; quindi il presidente del consiglio comunale di turno Massimo Catalano dà la parola al consigliere Francesco D’Aleo. “Alcuni giorni fa – riferisce il consigliere forzista – è apparso sulla stampa un articolo in cui si parlava del sottoscritto e del collega Francesco Giudice, che dichiaravamo di prendere le distanze da Forza Italia partito nel quale siamo stati eletti. Questa sera intendiamo formalizzare la nostra uscita da questo partito leggendo un documento sottoscritto anche da Francesco Giudice, attualmente fuori sede per motivi di lavoro. I sottoscritti – prosegue D’Aleo – preso atto che i partiti di centro destra e di centro sinistra hanno inteso mortificare la cittadinanza gelese escludendo due rappresentanti da posizioni certe di elezione a deputato e/o senatore, considerato altresì che i vertici di Forza Italia hanno volutamente umiliato la quinta città della Sicilia, Gela, assegnando all’unico parlamentare nazionale uscente la decima posizione nella lista della Camera dei deputati, non ricambiando così la marea di voti che la città aveva tributato a Forza Italia in tutte le competizioni elettorali precedenti, per tali ragioni… dichiariamo con profonda amarezza l’indipendenza dal partito Forza Italia.
Con l’occasione i sottoscritti tengono a precisare che la loro condotta non solo politica ma anche personale è stata sempre improntata ai canoni della correttezza e della coerenza e tesa sempre a contrastare ogni tentativo di ridurre la politica gelese alle tradizioni dell’ascarismo politico. Ragion per cui nella qualità di consiglieri comunali di questa città abbiamo avvertito il dovere politico di difendere anche in questo modo la rappresentatività dei bisogni del territorio rivendicando rappresentanti locali in Parlamento. Puntualizziamo infine che le scelte politiche prese in assoluta libertà ed autonomia attengono solo alla sfera politica senza coinvolgere minimamente coinvolgere i rapporti personali”.
Si passa quindi alla fase dibattimentale sul 5° punto all’ordine del giorno contenente un atto di demanializzazione già letto nella precedente seduta. Viene quindi invitato l’assessore Ugo Granvillano a tenersi pronto per eventuali richieste di chiarimento da parte dei consiglieri. Ma nessuno avendo chiesto la parola si passa alla votazione dell’atto che risulta approvato all’unanimità. Si dovrebbe affrontare la questione universitaria, argomento proposto dal consigliere Rocco Celona, però al momento assente in aula. Pertanto viene proposta la posposizione dell’argomento per passare alla trattazione del 7° punto riguardante a demanializzazione di alcuni tratti di strada zone come Spinasanta ecc.. per realizzare collegamenti con l’area del consorzio industriale.
Il consigliere della Margherita Davide Giordano chiede se ci sono responsabilità per i consiglieri visto che quelle aree erano state sottoposte a vincoli Zts. Lo stesso aveva chiesto in precedenza delle spiegazioni scritte che poi non sono arrivate. In aula non c’è il responsabile di settore ma il vice sindaco cui il presidente Catalano chiede se lui ha delle novità, ma ne riceve risposta negativa. Il consigliere Italiano interviene per ribadire anche lui se a carico dei consiglieri nell’approvare quell’atto si assumono responsabilità in quanto l’atto comporta degli oneri da parte del Comune. Propone quindi e formalizza la richiesta di una conferenza di servizi.
Il consigliere di An Franco Liardo prende la parola per stigmatizzare il fatto che le dovute risposte al consigliere Giordano non siano arrivate. “Non è corretto – sostiene Liardo – né tecnicamente né politicamente non dare risposte certe su quest’atto. Propongo di mettere ai voti l’atto assumendoci tutti la responsabilità di approvare o bocciare. Noi siamo stati eletti per svolgere un ruolo politico e non tecnico”. Il consigliere Liardo teme che possa venire a mancare il numero legale e pertanto propone, pur dichiarandosi d’accordo con la conferenza di servizi per i dovuti chiarimenti, una seduta prossima con al primo punto l’atto di cui si sta parlando. Conclude con amarezza il suo intervento lamentando come l’economia della nostra città si stia trasferendo altrove per mancanza di aree industriali.
Il punto viene quindi posposto con l’assenso di tutti i consiglieri. Viene quindi affrontato il successivo punto all’ordine del giorno riguardante la regolamentazione delle installazioni di antenne elettromagnetiche. In proposito l’assessore Arancio spiega come l’amministrazione è arrivata a formulare il regolamento rivolgendosi a persona esperta nel settore, il dott. La Cognata. Si sceglie di rinviare i lavori a martedì 4 aprile per approfondire la tematica alla presenza del consulente per gli opportuni i chiarimenti.
Autore : Nello Lombardo
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