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notizia del 21/07/2004 messa in rete alle 22:08:04
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Mezza Margherita decide, l’altra metà già mugugna
Sembrava risolta la vicenda della Margherita con la designazione dei tre nuovi assessori, tra cui il riconfermato Fava. Ma vediamo il modo (o lo strappo) con cui si è pervenuti a questa decisione, che ha provocato nella giornata di venerdì un mezzo terremoto .
Alla riconferma di Fava si sono aggiunti Enrico Vella e Bartolo Rizzo (i tre nella foto attorno al sindaco Crocetta), che vanno a rimpiazzare Consiglio (ora iscritto a Rifondazione comunista) e Rocco Minardi. Dopo sei mesi di tira e molla, si sono mossi i vertici della Margherita, Montagnino ed Aronica, con un Collura che si era dichiarato fuori da ogni disputa ma che di fatto ne ha recitato un ruolo da nuovo leader del partito, vedendo premiata la sua linea. Al giuramento di fedeltà dei tre assessori non è andato il presidente del partito Peppe Di Dio, ma il vice Nunzio Brentino vicino al presidente Collura. Un piccolo dettaglio che ad alcuni osservatori politici non è passato inosservato, al punto da potere affermare che da questa brutta storia successa in casa della Margherita ad avere la meglio sono stati i cosiddetti “colluriani”.
Nessun trionfalismo per come si è svolto l’ultimo atto di questa crisi che lascia un po’ di amaro ad alcuni attori, ma offre anche uno zuccherino a chi è stato ossequioso obbedendo alle decisioni di partito.
Fava viene premiato oltre che per la sua fattività come assessore anche perché quando il partito decide che bisogna dimettersi, lui lo fa senza batter ciglio. Di Dio purtroppo deve ingoiare il rospo e dovrà vedersela adesso con coloro che gli si sono ribellati autosospendendosi dal partito. Probabilmente l’estate farà decantare ogni situazione e tornerà presto il sereno. A dichiararsi subito soddisfatto per come si è risolta la crisi è stato il capogruppo consiliare della Margherita Carmelo Ferrara che plaude soprattutto per l’impegno profuso dal segretario provinciale e dal senatore Montagnino che si sono spesi fin dal gennaio scorso aprendo un confronto ed un dialogo col sindaco Crocetta. “Quando si fanno delle scelte sugli uomini – ci dichiara Ferrara, non appena il sindaco Crocetta ha concluso la sua conferenza stampa di presentazione degli assessori – c’è qualcuno che è contento ma anche chi rimane scontento. In un partito si compiono delle scelte e quando queste si fanno sugli uomini, ci sono sempre dei momenti di imbarazzo e che lasciano dell’amaro in bocca”. A chi attribuisce colpe alla Margherita per non avere saputo gestire ed avere allungato la crisi politico amministrativa – e questo è un po’ il rimprovero che hanno fatto a Di Dio – Carmelo Ferrara risponde che si assumono la responsabilità politica dei ritardi, però a suo giudizio non va sottaciuto il grande senso di responsabilità manifestato nel sostenere sempre Crocetta. “Non abbiamo tolto per nessun motivo la fiducia al sindaco – continua il capogruppo consiliare della Margherita – pur prendendoci il tempo necessario per chiarire le cose che non andavano”.
Si diceva più sopra che qualche strascico rimane da questa vicenda e probabilmente si andrà la congresso straordinario. Su questo Ferrara non sa darci una risposta e rinvia a decisioni che spettano agli organi superiori. Intanto l’autosospensione dalle cariche politiche continua al momento in cui scriviamo, ma probabilmente è solo questione di qualche giorno ancora ed un comunicato ufficiale informerà l’imminenza o meno di un congresso. E’ probabile che tutto passi nel dimenticatoio e che si facciano i dovuti aggiustamenti per rinviare decisioni forti alla fine dell’an-no se non addirittura al prossimo anno. I tre prescelti sembrano avere lasciato tutti soddisfatti, sia gli organi provinciali della Margherita che lo stesso sindaco che si dichiara felice di avere scelto degli elementi giovani, dei “bravi ragazzi”. Gli amici di Di Dio invece non sembrano saltare dalla gioia. Dovrà essere lui adesso a ricucire e probabilmente da buon volpone politico non è detto che non ce la faccia. Per ora si godrà le vacanze e poi in autunno si ricomincerà a lavorare. Crocetta in questa operazione tra l’altro ha avuto il terreno spianato in quanto tempestivamente ha saputo che Orazio Consi-glio si è dimesso dalla carica di assessore evitandogli iniziative non certo piacevoli. Questo fatto ha giocato positivamente, tanto che il primo cittadino ha espresso parole di elogio nei confronti di Consiglio considerato un valido collaboratore. L’avere, quest’ultimo fatto l’ingresso in Rifondazione comunista, gli ha un po’ tagliato le ali in quanto con questo partito non è mai stato preso un impegno all’interno del centro sinistra di una sua presenza in giunta. Però ci sono dei segnali che fanno presagire che qualcosa in termini di incarichi di prestigio potranno esserci. E poi la questione complessiva non è detto che sia chiusa. Cosa succederà quando Speziale e Morinello si dimetteranno dai loro incarichi assessoriali. Anche lì si riapriranno gli appettiti. A chi andrà la vicesindacatura che secondo gli accordi elettorali sarebbe dovuta andare alla Margherita e che invece se la presero i Ds con Speziale? Ci saranno ancora strascichi?
I tre assessori abbiamo voluto conoscerli da vicino.
Enrico Vella, biologo, 34 anni è sposato da appena un anno. E’ stato responsabile Enti locali della Margherita.
– Lei fino a qualche tempo fa ha fatto parte dello staff del Presidente della Provincia Collura. Adesso che per la prima volta affronta un incarico pubblico, con quale spirito lo abbraccia?
«Con lo spirito di massima umiltà e con l’esperienza accumulata in questi anni con l’impegno nell’ufficio di presidenza della Provincia e forte della militanza da diverso tempo nell’allora partito popolare. Per me è un momento di gioia ma anche sento la responsabilità dell’impegno che vado ad assumere essendo stato designato dal partito».
– Ricucita la spaccatura all’interno del vostri partito?
«Io non parlerei di spaccatura ma di dialettica politica. Sia io che gli altri colleghi assessori della giunta ci adopereremo affinché si possa arrivare a soluzioni serene al nostro interno. Infatti c’è stato un forte dibattito e se divergenze di vedute ci sono state hanno riguardato fatti tecnici ossia i criteri migliori per risolvere la crisi. Personalmente mi impegnerò a dare una mano a trovare la soluzione migliore nella risoluzione della crisi all’interno del nostro partito a livello provinciale e cittadino».
Giuseppe Fava, geologo, quarant’anni, sposato con la signora Martine, del sud della Francia, torna a ricoprire il posto che occupava di assessore all’agricoltura e al mare.
– Fava, la fedeltà ripaga. Quindi un felice ritorno.
“Il rispetto delle regole ritengo che sia un fatto importante e a lungo andare ripaga”
– Quando lei dovette lasciare espresse il rammarico di non avere portato a compimento un suo disegno. Vuol dirci di cosa si tratta?
“Ho in mente di completare alcuni mie progetti. Penso al piano dell’arenile, al centro di sperimentazione di campo Olivo. Vedrò di dare l’input forte al comparto agricoltura, una riscossa all’attività balneare. Abbiamo un bel litorale che va attenzionato in modo serio”.
Bartolo Rizzo, 38 anni, sposato con la signora Emanuela, laureato in Economia e Commercio a Catania con una tesi su “Efficacia ed efficienza degli Enti pubblici”. Esercita dal ‘96 la libera professione di commercialista specializzandosi nel campo dei finanziamenti pubblici e nella gestione amministrativa dei corsi di formazione”.
– Assessore Rizzo con quale spirito si appresta a svolgere il ruolo di amministratore?
“Lo spirito è quello di servizio. Un ringraziamento al sindaco ed al partito per la fiducia che hanno riposto su di me. Per me è un ruolo importante quello che ricopro e tutto il mio operato avrà ripercussioni sulla collettività. Sarò al servizio della collettività cercando di dare quelle risposte a problemi di carattere politico e sociale che man mano mi si presenteranno. Ho in mente di porre in essere un ufficio che non abbia steccati ideologici o pregiudizi. E’ bene accetto chiunque voglia instaurare un rapporto ci collaborazione propositivo con la mia persona”.
– Mi pare che lei non è un neofita della politica.
“Ho avuto un’esperienza durante la giunta Gallo ricoprendo il ruolo di amministratore per circa sette mesi”.
– Che ricordo porta di quella esperienza?
“Per certi aspetti la ricordo in chiave positiva anche se me fui rammaricato per come si concluse. Coincise con le dimissioni dell’allora sindaco Gallo. Avevo con me tanto entusiasmo e la voglia di fare molto per la mia città, poi d’un tratto ogni aspettativa crolla per colpe non tue e ti rimane l’amaro in bocca”.
Un commento finale anche al sindaco Crocetta.
– Sindaco, appena ha ricevuto la rosa di nomi dalla Margherita, ha deciso velocemente?
“Appena ho ricevuto dal capogruppo in consiglio comunale Carmelo Ferrara, delegato dalla Margherita, la rosa di sei nomi, ma avevo anche parlato col segretario provinciale, col presidente della Provincia e col senatore Montagnino, un minuto dopo ho scelto tre nomi che non sono discriminatori per nessuno. Ho preferito scegliere fra giovani dando un messaggio di grande rinnovamento della politica che è il senso di tutta l’azione che noi abbiamo avviato nell’accordo elettorale del nuovo rinascimento con tutte le forze politiche. Mi auguro che ci sia presto una giunta fatta di giovani e anche di donne. Sono rammaricato e dispiaciuto per l’assessore Consiglio, una persona che voglio ringraziare pubblicamente per il lavoro che ha fatto in questi mesi. Molta stima di lui e il rapporto di collaborazione non finirà sicuramente. Fra l’altro ha scelto di stare con Rifondazione, una forza con la quale credo che tutto il centro sinistra debba incominciare a confrontarsi. Il motivo per cui questa crisi è durata tanto credo che sia dovuta al fatto che qualcuno no voleva muoversi nella logica di quei patti. Nel momento in cui nel partito è prevalso il discorso dei patti, io ho chiuso immediatamente”.
Ora la strada per completare il mosaico degli assessori che sostituiranno i parlamentari Morinello e Speziale, sembra essere spianata per il sindaco Crocetta. Sulla questione che secondo alcuni commentatori ha assunto i contorni di una vera e propria farsa, a fine settimana dovrebbe esserci una grossa novità. Quella che dovrebbe vedere i due parlamentari assieme ad annunciare le proprie dimissioni. Si tratta di una indiscrezione che abbiamo colto qualche minuto prima di andare in macchina. Abbiamo tentato di avere una conferma dall’onorevole Morinello, ma non ne abbiamo ricavato alcunché. Però ci sarebbero dei segnali che lascerebbero intendere che il tempo in cui i due parlamentari lascerebbero il campo libero a Crocetta è vicinissimo. Lo lasciano pensare tra l’altro una riunione in casa Ds nel corso della quale si sarebbe dibattuto sulla questione di chi debba essere il successore di Speziale. In proposito circolerebbe una voce che i Ds di Gela si appresterebbero ad indicare a Crocetta due o tre nomi di prestigio (non tesserati ma orbitanti nell’area Ds) sul quale il primo cittadino avrebbe già dato la propria disponibilità. Anche in casa Pdc ci sarebbe stata una riunione che qualcuno ha definito segreta e nel corso della quale sarebbe emersa l’idea di proporre un nome di prestigio sul quale Crocetta avrebbe detto che se ne sarebbe parlato tra domenica e lunedì.
Situazione in piena decantazione, dunque, con probabili nuovi assestamenti in giunta, se non si vuole che lo strappo verificatosi nella Margherita non porti ad una vera scissione, con gravi problemi per Crocetta.
Autore : Nello Lombardo
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