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Corriere di Gela | Consiglio comunale/Question time a metà
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notizia del 23/07/2012 messa in rete alle 22:04:21
Consiglio comunale/Question time a metà

Un atto approvato, uno bocciato ed il terzo non andato a buon fine per la solita mancanza di numero legale. Così nella seduta di question time di martedì 17 luglio scorso. Da discutere ed approvare 11 mozioni ed un ordine del giorno. Ma si tratta sempre della solita sceneggiata dove opposizione e maggioranza si punzecchiano su argomenti non nuovi, ma per lo più presentati e discussi in tempi diversi. Si dà il caso che spesse volte l’amministrazione non dà seguito a quegli atti approvati, la maggior parte dei quali sono dei semplici atti di indirizzo politico. Se poi, come è accaduto martedì scorso, un consigliere di opposizione (Morselli del Pid) si azzarda a proporre la rivalutazione e funzionalizzazione del centro storico del Comune di Gela, c’è sempre il capogruppo consiliare del Pd Arancio, o qualche altro consigliere di maggioranza di turno. Un atto approvato, uno bocciato ed il terzo non andato a buon fine per la solita mancanza di numero legale. Così nella seduta di question time di martedì 17 luglio scorso.

Da discutere ed approvare 11 mozioni ed un ordine del giorno. Ma si tratta sempre della solita sceneggiata dove opposizione e maggioranza si punzecchiano su argomenti non nuovi, ma per lo più presentati e discussi in tempi diversi. Si dà il caso che spesse volte l’amministrazione non dà seguito a quegli atti approvati, la maggior parte dei quali sono dei semplici atti di indirizzo politico. A microfoni accesi, il consigliere Salvatore Gallo si rammarica perché sistematicamente la maggioranza si rifiuta di accogliere ogni forma di collaborazione da parte delle minoranze.

E’ probabile che potrebbe venire meno ogni litigiosità qualora esistesse una disponibilità al dialogo, ma è purtroppo nel gioco delle cose che l’andazzo politico in questa consigliatura va avanti sempre allo stesso modo, né c’è spiraglio alcuno che le cose possano cambiare. Forse il segreto di un qualche cambiamento potrebbe essere solo nella rinnovata impostazione di far politica da parte dei due schieramenti. Ma al momento attuale non intravediamo alcun leader carismatico o gruppo politico, che possano far cambiare rotta ad un modo così vecchio di far politica. Nessuno lo dice apertamente, ma la situazione nel nostro consiglio comunale è la seguente. Un atto consiliare in genere, non in assoluto, ottiene il voto favorevole del consigliere, non importa se di maggioranza o di opposizione, solo se c’è qualcosa in contraccambio. Nulla di illegale, ma sempre in auge il vecchio motto: dammi che ti do. Ma veniamo alla seduta consiliare. Per la giunta è presente il vicesindaco Fortunato Ferracane, diciotto i consiglieri in aula.

Giuseppe Morselli chiede che l’ammi-nistrazione comunale si impegni a intraprendere attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio per la rivalutazione e rifunzionalizzazione del centro storico, una serie di azioni comuni che scaturiscano da un tavolo di concertazione tra le categorie dei commercianti, artigiani, il presidente del centro commerciale naturale e le commissioni urbanistica e annona. . Per il socialista Lo Nigro la proposta di Morselli è lodevole ma non nuova. Il protocollo di fiscalità è riduttivo rispetto alle esigenze della città.

La mozione Morselli messa ai voti, ottiene il consenso di soli 4 consiglieri (Morselli, Farruggia, Siragusa e Gallo), 3 astensioni e 11 voti contrari. Risultato quindi appannaggio della maggioranza che la boccia.

La seconda mozione che porta la firma di Piero Lo Nigro non è nuova. Venne proposta già nel mese di maggio, ma non se ne fece nulla perché all’atto della votazione venne a mancare il numero legale. Il tema è: “Gestione patrimonio cittadino ed aree verdi quartiere residenziale Macchitella”. Poche battute per richiamare la questione del controllo sulle aree di Macchitella che sarebbero state recintate illegittimamente sottraendo ai cittadini la possibilità di fruirne. Anche se quella mozione non venne votata, ebbe però l’effetto di fare effettuare i dovuto controlli non solo da parte dei vigili urbani ma di tutte le forze dell’ordine.

Secondo Enrico Vella (Pd) non c’è nulla da controllare e riguardo ai cittadini di Macchitella che hanno chiesto di gestire il verde adiacente la loro palazzina, non hanno fatto nulla di illegittimo ed era loro diritto recintare quell’area.

Per Salvatore Gallo c’è una grossa incongruenza sulla questione. “Come fa l’amministrazione – si chiede – scegliere delle aree per farle gestire ai cittadini se non esiste un piano di alienazione? Il verde è di tutti. Il fatto grave è che vengono recintati dei giardini pubblici e ceduti ai condomini, ma di verde a Macchitella non ce n’è più”.

Giuseppe Morselli (Pid) provocatoriamente chiede a Lo Nigro di ritirare l’atto perché è inaudito che un consigliere definito “falco” di maggioranza, presenti una mozione contro. Ne discuta col sindaco anziché ricorrere al “question time”.

Colpo di scena quando il capogruppo del Pd Giuseppe Arancio afferma di vedere di buon grado la mozione di Lo Nigro, considerandola propositiva. Messa ai voti la mozione Lo Nigro viene approvata con 14 voti favorevoli e due contrari. Intanto mentre si sta per passare alla discussione della terza mozione, Fabrizio Cafà e Salvatore Mendola si apprestano ad andare via, mentre il numero legale si riduce a 14 per arrivare a 15 grazie all’arrivo del consigliere indipendente Gaetano Trainito. C’è appena il tempo di consentire al consigliere Vella, firmatario assieme a Nuccio Cafà e Antonino Biundo, di riparlare di una mozione già presentata qualche mese addietro, con la quale chiede di revocare il servizio di convenzione con le poste italiane per notifiche atti di infrazione al Codice della strada. E’ inconcepibile che il cittadino multato venga vessato anche dalla posta che per la notifica dell’atto aggiunge 16 euro. L’assessore Ferracane si dice concorde con lo spirito della mozione e nel contempo annuncia che l’ammini-strazione al più breve, utilizzerà 17 dipendenti comunali che hanno offerto la loro disponibilità, per le notifiche degli atti di contravvenzione. Effettuata la verifica del numero legale, la seduta viene sciolta per la presenza di soli 15 consiglieri.


Autore : Nello Lombardo

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