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Corriere di Gela | Il Nuovo Rinascimento
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notizia del 22/06/2007 messa in rete alle 22:03:34
Il Nuovo Rinascimento

Ne parla spesso il sindaco Crocetta. Un’idea del tutto apprezzabile, purché non sia ristretta solo ad un quartiere più o meno degradato, ma sia allargata a tutta la città. Potrà sembrare strano, ma io sono convinto che uno dei quartieri che merita più attenzione sia proprio il quartiere di Caposoprano nato da pochi decenni, un quartiere “nuovo” dunque, ma che di nuovo ha solo le case, non la mentalità. In questo quartiere non c’è rimasto un solo metro quadrato che non sia invaso dal cemento. Unica eccezione la fase terminale di via Morselli, dove si respira aria nuova, dove c’è un po’ di verde, magari spesso trascurato. Per il resto, case, case e case, con un traffico così intenso che non ha nulla da invidiare a quello di Via Venezia. Nell’intero quartiere non c’è neppure l’ombra di una villetta destinata alla pubblica fruizione. Accanto alla villa ci dovrebbe anche essere un campetto di calcio, di basket ed un parco giochi per bambini.
Eppure lo spazio per farli c’è: è il terreno che costeggia il Viale Indipendenza, esattamente di fronte ai locali dell’ex Commissario di Pubblica Sicurezza. Proprio per quel terreno sono state concesse delittuose licenze edilizie a privati, mentre in quel posto gli abitanti di Caposoprano potrebbero andarvi a passeggiare e respirare un po’ di aria pura. Ma c’è un problema, mi dicono: la zona è di forte interresse archeologico e forse, anzi con molta probabilità, nasconde tesori archeologici. Mi verrebbe la voglia di dire una parolaccia. Ma se ci sono tesori archeologici cosa si aspetta per portarli alla luce? Che ci sta a fare la Sovrintendenza archeologica? Aspettano forse che sia qualche tombarolo a fare di notte questi scavi? Se vogliamo lo sviluppo turistico, cosa c’è di meglio che offrire al turista nuove scoperte archeologiche?
E non mi si dica che l’operazione sarebbe troppo costosa. Se la Sovrintendenza non vuole spendere soldi, la villetta si potrebbe realizzare ugualmente senza pregiudicare i presunti tesori nascosti. Quando fra cent’anni si decideranno a fare gli scavi spendendo le somme necessarie, potranno farlo senza alcun problema. Ho sentito parlare di un’archeologia preventiva che sonda il terreno e prima di cominciare gli scavi si sa già se c’è qualcosa di interessante. Cosa si aspetta per svelare questi misteri? Si aspetta forse un miracolo come quello che fece scoprire le mura timoleontee?
In compenso, proprio vicino a quella zona si sta costruendo un grande posteggio per le macchine. Non voglio fare l’uccello di malaugurio, ma temo che non saranno in molti a voler posteggiare in quel posto e pagare la relativa immancabile tassa. Comunque, speriamo bene.
Sento delle lamentele per certe scelte dell’amministrazione. Alcune mi sembrano giustificabili. La via Settefarine, bella, con marciapiedi larghissimi che però hanno ristretto di molto la strada. Si parla anche di una strana vasca senz’acqua in Via S. Lucia e quello sgorbio di muro creato in mezzo alla via adiacente, strada senza nome, tra il Teatro Comunale e il Convento S. Agostino. Che bisogno c’era di mettervi quelle stupide scale?
Ci sono passato da poco, ho notato quella strana costruzione in muratura posta in mezzo alla strada, ma non sono riuscito a capire cosa ci sia dentro e che cosa ci stai a fare in quel punto. Ho l’orgoglio di averla aperta io quella strada senza chiedere il permesso a nessuno e demolendo i resti della chiesa S. Lucia. Mentre eseguivo i lavori con la ruspa fui amabilmente rimproverato dal sindaco e dall’ingegnere capo del Comune.
Ho detto loro: “Mi dovete dire grazie perché ho aperto una nuova strada.
Spero che porterà il nome mio”. Ora non voglio mettere il mio nome in quello sgorbio.
Un’ultima osservazione. Uno dei maniaci centauri scorazzano spesso per la Via Manzoni accelerando all’improvviso e provocando un frastuoni insopportabile. Possibile che non si possa intercettarli propinandogli una sanzione adeguata e spedendoli magari per un po’ di giorni in gattabuia a meditare e per far capire loro che non è lecito disturbare la quiete cittadina in maniera così clamoosa?


Autore : Antonio Corsello

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