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notizia del 21/01/2013 messa in rete alle 22:02:45
ELEZIONI 2013/ Dopo Crocetta occasione Gagliano
Siamo giunti alla volata finale per la presentazione delle liste per le politiche del 24 e 25 febbraio, ma fatti salvi improvvisi inserimenti dell’ultima ora, lo schieramento dei candidati gelesi è pronto.
Da sette anni, ormai, Gela non ha una rappresentanza parlamentare: da quando nel 2006 è cessato il mandato dell’avv. Giacomo Ventura, “silurato” dai suoi stessi amici dell’allora Forza Italia.
Oggi Gela esprime il presidente della Regione Crocetta, che da questo giornale, in campagna elettorale, è stato supportato in modo chiaro e netto sulla base dell’assunto secondo cui, al di là delle convinzioni politiche o delle appartenenze partitiche, la presenza di un gelese all’apice della Regione avrebbe potuto portare certamente qualche beneficio in più al nostro martoriato territorio.
Crocetta è ancora all’inizio del suo percorso alla Regione, ma è fuori di dubbio che qualche cosa inizia a muoversi: non è mai avvenuto che al vertice dell’Azienda Sanitaria Provinciale fosse nominato un gelese (Vittorio Virgilio, trapiantato da anni a Catania ma con solide radici e contatti nella nostra città) e che al vertice delle autostrade siciliane ci fosse un altro gelese (Rosario Faraci), tra l’altro coadiuvato da un Direttore generale (Maurizio Trainiti) anch’egli di origini gelesi.
Dunque c’è di che sperare bene, se questo è l’inizio, per la valorizzazione delle risorse umane locali e perché la nostra città assuma un peso più consistente a livello regionale.
Chi mi legge sa quale opinione io abbia del governo Monti e delle politiche sbagliate che ha adottato nei suoi tredici mesi di direzione politica. Monti, col suo umorismo inglese di periferia e col suo sentirsi “il migliore” rispetto addirittura a premi Nobel dell’economia che contestavano la sua linea economica, ha attuato una politica di risanamento dei conti basata sull’aumento delle tasse, senza assumere un solo provvedimento che, contestualmente, promuovesse crescita e sviluppo del tessuto economico. Le conseguenze le stiamo vivendo tutti: crollo del commercio e dell’edilizia, fine dell’attività immobiliare, crollo dei consumi, aziende che chiudono, lavoratori licenziati, pensionati esodati senza reddito, aumento della povertà diffusa. Monti ha attuato (male) ciò che chiedeva l’Europa della Merkel, impoverendo l’intera popolazione ma distribuendo miliardi di euro a piene mani alle banche, che invece di prestarli alle imprese li hanno investiti in titoli di stato per lucrare profitti. Infine, da tecnico è diventato “politico” entrando in campo con una sua lista e una sua coalizione per chiedere agli elettori di poter continuare la sua opera da sfasciacarrozze.
Non è neanche riuscito a modificare la legge elettorale, per il veto posto sia dal Pdl che dal Pd, ai quali conviene comunque controllare sempre dall’alto i nomi di chi entra in Parlamento: fedelissimi, non certo voci libere e cervelli pensanti che potrebbero disturbale i manovratori.
Anche stavolta quindi voteremo col porcellum, senza potere esprimere un voto di preferenza per questo o quel candidato. Mettiamoci allora il cuore in pace, e vediamo se Gela potrà essere rappresentata a Roma nel prossimo Parlamento.
Al momento di scrivere ci sono diversi candidati gelesi, tutte degnissime persone, inseriti però in lista in posizioni altamente improbabili: da Speziale a Salvatore Gallo, da Rinciani e Monia Cassarà al probabile inserimento di Enrico Vella nella lista del Megafono.
La candidatura, tuttavia, che ha più possibilità di essere vincente, è quella dell’avv. Tonino Gagliano, attuale presidente dell’Ordine degli Avvocati, ex assessore comunale, candidato al Senato nel 1998, a sindaco del centrodestra nel 2007 e sconfitto dal “ciclone Crocetta”.
Gagliano, nella lista Udc per la Camera, è posizionato in quarta posizione, che potrebbe diventare terza se il capolista D’Alia opterà, come sembra, per il collegio della Sicilia orientale, e che addirittura potrebbe diventare seconda se anche Adornato opterà per un altro collegio in cui certamente sarà eletto.
Credo che, in atto, sia la migliore e più seria possibilità per Gela di avere un deputato e una rappresentanza in Parlamento, colmando un vuoto che dura ormai da sette anni. L’unico “difetto” della candidatura di Gagliano è che l’Udc appoggia Monti, ma per i gelesi, egoisticamente, è un fatto di secondaria importanza: ciò che è importante è che le istanze del territorio trovino a Roma una sponda, e che questa sponda, come nel caso di Gagliano, sia una sponda preparata, competente e capace di battersi nel giusto modo.
Mi auguro quindi che gli elettori gelesi appoggino in pieno la candidatura di Tonino Gagliano, nell’interesse della città. Quanto a me, che vedo Monti come un flagello, non mi resterà che fare come il maestro del giornalismo Indro Montanelli: votare e turarmi il naso, nell’interesse di Gela e del suo territorio.
Autore : Giulio Cordaro
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