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notizia del 04/03/2006 messa in rete alle 22:01:25
Totocandidature, ultimi ritocchi
A meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle candidature per le elezioni politiche del prossimo 9 aprile non mancano i colpi di scena. Quel che si sa-peva 24 ore prima potrebbe risultare ormai carta straccia. Candidati che venivano dati per sicuri nella lista del tal partito, all’indomani te li ritrovi o cancellati o papabili per le prossime elezioni regionali. Addirittura trovi che quel politico di cui si sapeva da tempo che si sarebbe presentato alle regionali, ufficialmente è iscritto tra i candidati al Se-nato. Perché? Per portare acqua e trainare, in modo da saggiarne la forza politica e quindi poi decidere se inserirlo o meno come candidato all’Ars. Il bello di queste elezioni politiche, e gli elettori lo sanno che brutta legge elettorale è stata partorita dal centro destra ma con la complicità del centro sinistra, è che a decidere chi saranno i personaggi da eleggere, è una stretta oligarchia di potere. Gli elettori esprimeranno il loro voto su una lista di nomi. Non sono loro ad operare una scelta né ad esprimere una preferenza ma un apparato politico verticistico. Il gioco delle correnti interne e la corsa alle postazioni migliori da parte dei big uscenti è ormai cosa fatta. Tutto sembra deciso ma con qualche colpo di scena dell’ultima ora. Probabilmente al momento in cui andiamo in macchina potrebbero esserci stati degli aggiustamenti e quindi ciò che abbiamo scritto potrebbe essere stato superato dagli eventi.
La novità dell’ultima ora é la candidatura per i Ds alla Camera di Miguel Donegani, assessore comunale allo sport turismo e spettacolo, che nei giorni scorsi ha incassato gli elogi della popolazione per il bel carnevale organizzato e partecipato, secondo le stime, da almeno 40 mila persone. Donegani, che dovrebbe essere il n. 11 in lista (6° in quota ai Ds), ha fatto sapere che per ragioni di opportunità e per correttezza politica, si autosospenderà dalla carica di assessore fino alle elezioni.
Per il Senato si era fatto il nome dell’ex segretario Giusep-pe Ferrara, al quale la proposta del 17° posto é andata stretta, e quindi ha rifiutato. Si sta tentando ora di convincere l’attuale assessore all’urbanistica Giuseppe Arancio.
A cose quasi fatte, in casa diessina c’è da registrare un certo malcontento da parte della minoranza del partito. Secondo Antonio La Folaga quelle due candidature sa-rebbero state decise senza un minimo di discussione all’in-terno del partito. Era pronta una rosa di nomi su cui si sarebbe dovuto operare una scelta ed erano Ferrara, Liardo, D’Arma, Arancio ecc. Ad organizzare tutto sarebbe stato Pippo Messina, coordinatore di zona, che avrebbe avanzato la candidatura di Donegani e di Mario Santamaria di Mazzarino senza essersi per nulla raccordato con la zona. Grazie alla nuova legge già ancor prima del risultato elettorale, fatte le liste è scontato chi sarà eletto. Infatti scattati, ad esempio 5 seggi, i fortunati saranno coloro che sono stati piazzati ai primi cinque posti della lista.
Nella casa dei Comunisti italiani, dopo il candidato di punta del partito, Oliviero Diliberto, segretario nazionale, capolista, ecco Salvatore Morinello, deputato regionale in carica, che con-ta sulla conquista di almeno un seggio nella Sicilia occidentale e sulla opzione del capolista eletto per un’altra circoscrizione.
Nessuna nuova sul fronte della Margherita, dove é certa solo l’esclusione per il Senato dell’uscente Antonio Montagnino (gli é stata promessa la nomina di sottosegretario in caso di vittoria di Prodi). Silenzio assoluto per la candidatura di un gelese alla Camera.
I Verdi hanno già deciso di candidare l’ambientalista Emanuele Amato, mentre per il Senato dovrebbe trovare spazio l’ex assessore comunale Orazio Consiglio. Resta in alto mare, invece, la candidatura di un esponente di Rifondazione comunista.
Restando nel centrosinistra, nei giorni scorsi é stata ufficializzata la candidatura alla Camera di Ugo Granvillano, assessore comunale socialista, nella lista della Rosa nel Pugno (Radicali e Socialisti). Per il Senato si fa il nome di Egidio Alma.
Per i Liberalsocialisti, si parla della candidatura dell’ex coordinatore cittadino Rocco Cannizzaro, impiegato comunale.
E veniamo al centro destra, dove al momento, per la Camera, l’unica certezza é la ricandidatura dell’uscente Giacomo Ventura. Sembra che il parlamentare, in merito alla sua posizione in graduatoria, abbia avuto dagli alti vertici del partito a Roma forti rassicurazioni. I primi quattro posti sarebbero appannaggio di Gianfranco Miccichè, Angelo Alfano, Carlo Vizzini e Pippo Fallica. Ventura dovrebbe essere al quinto o sesto posto assieme a Misuraca. Una buona posizione, se si pensa che il partito nella Sicilia occidentale conta di prendere sei-sette seggi. Ciò avrebbe indotto il parlamentare forzista gelese a sottoscrivere l’accettazione della candidatura.
Silenzio nell’Mpa e nell’Udc, dove trapela solo l’eventuale candidatura di Franco Bennici alla Camera. Neanche un’indiscrezione, invece, sul fronte di Alleanza nazionale.
I liberali hanno messo in campo per il Senato il consigliere comunale Antonio Sammito.
Per Nuova Sicilia si apprende all’ultimo momento che alla Camera viene candidato il commercialista Enzo Cirignotta, consigliere comunale.
Anche la Democrazia Cristiana di Rotondi scenderà in campo a Gela, con la candidatura del coordinatore cittadino Lorenzo Raniolo.
Il termine per la presentazione, lo ricordiamo, scade delle liste scade domenica 5.
Autore : Nello Lombardo
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