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notizia del 08/02/2009 messa in rete alle 21:56:48
Geometrie variabili a sostegno del sindaco
Il Consiglio Comunale di Gela, con il trascorrere delle settimane, si è trasformato, sempre più decisamente, in un laboratorio capace di generare intese ed alleanze, impensabili solo qualche mese addietro, prive peraltro di riferimenti a livello nazionale.
Il dilemma essenziale di quello che potrebbe trasformarsi nell'ultimo scorcio della sindacatura Crocetta, qualora quest'ultimo decidesse di cedere alle lusinghe dei vertici nazionali del Pd (Walter Veltroni in primis) accettando la candidatura per le elezioni europee di giugno, è evidentemente il conseguimento di una maggioranza “reale” e non solo “formale” all'interno del massimo consesso cittadino, necessaria per un tranquillo proseguimento dell'esperienza di governo della città.
Ma la volontà comune del primo cittadino e dei vertici cittadini del Pd, trova innanzi a sé ostacoli difficili da superare, materializzatisi nel corso di questa seconda legislatura Crocetta: un ruolo di primo piano, in questo senso, spetta alla spaccatura creatasi all'interno della sinistra gelese, testimoniata dall'assoluta autonomia assunta nei confronti della compagine comunale di governo dal gruppo Democrazia e Socialismo, facente capo al consigliere Paolo Cafà, e dall'esponente del Pdci, Giovanna Cassarà, indisponibili ad un appoggio incondizionato all'azione della giunta comunale.
Il campanello d'allarme ha risuonato in maniera fragorosa, facendo presagire gravi conseguenze, nell'ipotesi nella quale il vuoto creatosi a sinistra del Pd non fosse stato riempito.
Il conseguimento di una solida maggioranza in Consiglio Comunale è assurto così ad obiettivo fondante, non più sottovalutabile, pena la disastrosa dipartita dell'esperienza di governo della città: negli ultimi giorni, infatti, si è corsi ai ripari, aprendo ad un maggior pragmatismo, anche nella scelta di possibili nuovi alleati.
La novità più eclatante è da rintracciarsi nell'accordo stretto dal PD, pienamente favorevole all'azione della giunta, diretto a tal scopo dal capogruppo Salvatore D'Arma, con i due consiglieri espressione dell'area moderato-centrista, Carmelo Ferrara e Grazio Trufolo, “padri” di un nuovo gruppo politico, quello dei Cristiani e Liberali.
I due esponenti centristi, già parte integrante della maggioranza in Consiglio Comunale, si sono detti sicuri del successo dell'azione della giunta comunale, astenendosi dal progettare trabocchetti destinati solo al rallentamento dell'intera attività, volendosi differenziare da taluni, amanti, a loro dire, del doppio gioco politico.
Ma l'azione del grande tessitore dell'intera trama, Salvatore D'Arma, è proseguita fino ad interessare forze politiche attualmente estranee alle dinamiche del massimo consesso civico, in particolare l'attenzione si è posta sul partito Socialista e su quello dell'Italia dei Valori: fitti incontri tra D'Arma, il commissario socialista, Piero Lo Nigro, ed il segretario cittadino dell'Italia dei Valori, Orazio Rinelli, si sono svolti nelle settimane trascorse, alla presenza, in alcuni casi, dello stesso Rosario Crocetta, generando la promessa di un consistente supporto da parte delle due compagini politiche, anche se da una prospettiva assai atipica.
Gli accordi raggiunti non costituiscono, però, un esclusivo vantaggio per le sorti dell'organo di governo, presupponendo una “ricompensa” in favore dei volenterosi accorsi al capezzale del Sindaco e dei suoi assessori: il premio di cui trattasi si esplica in una maggiore visibilità, ovvero, come tipico della prassi politica, presuppone perlomeno una presenza all'interno della giunta comunale.
Un indizio rilevante, a conferma di una simile ricostruzione, può desumersi proprio dalla disponibilità espressa, in questi ultimi giorni, da alcuni assessori del Pd (Gaetano Orlando, Giuseppe Arancio, Antonio La Folaga), a farsi da parte, nell'interesse del partito, lasciando spazio a nuovi ingressi: non è azzardato pensare che i protagonisti di questi saranno soggetti scelti tra i nuovi alleati.
Pur in mancanza di conferme ufficiali, dunque, gli equilibri in seno al Consiglio Comunale sono destinati ad un ennesimo mutamento, che non mancherà di suscitare ulteriori reazioni.
Autore : Rosario Cauchi
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