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notizia del 16/02/2013 messa in rete alle 21:45:07
Via libera al Gac, ma che fatica!
Sul territorio giungeranno poco più di 2 milioni di euro di fondi europei per sostenere la pesca e valorizzare le risorse del mare, beneficiari Gela, Niscemi e Butera. Dopo la débâcle di venerdì scorso in cui in aula venne a mancare il numero legale, nella seduta di lunedì 12 febbraio i consiglieri comunali hanno votato favorevolmente (15 sì e le due sole astensioni di Siragusa e Morselli) atto costitutivo e statuto del Gac (gruppo di azione costiera) e all'unanimità un atto di indirizzo politico rivolto all’amministrazione comunale. Con questo risultato sfociato dopo polemiche e recriminazioni personali, si potranno gettare le basi per finanziare attività di privati, progettare iniziative pubbliche, attività, manufatti e infrastrutture connesse, per sostenere la pesca e valorizzare le risorse del mare.
Le polemiche e le contestazioni generalizzate verso il sindaco da parte della maggioranza, in particolare da parte di gruppi di consiglieri facenti capo al Pd e da parte del capogruppo Mpa Terenziano Di Stefano, si sono così ricomposte trovando l' accordo di tutti. Pomo della discordia il direttore generale Renato Mauro che, anche se a titolo gratuito, avrebbe rivestito la figura di coordinatore unico del Gac, e quindi gestore amministrativo di tutta la macchina organizzativa con conseguenti benefici indiretti. Perché – si sono chiesti in molti – Mauro che ha perso le elezioni come “Pensiero libero” deve impersonare la figura del coordinatore? Perché – risponde il sindaco – è necessario trovare subito una figura che potesse assumere questo ruolo in forma gratuita e quindi la scelta è caduta su di lui. E’ l’urgenza dell’approvazione dello statuto del Gac per non far perdere i finanziamenti, a determinare questo tipo di scelta mal digerita. Non tutti sono d’accordo su questa tesi. Non lo era neppure il vicesegretario del Pd, consigliere Giacomo Gulizzi che poi si è convinto dopo la predisposizione di un atto di indirizzo al sindaco approvato all’unanimità, per tenere sotto controllo la situazione.
«Il Gac ha presentato un progetto che è stato finanziato – ha detto il sindaco Fasulo – superando tutti i visti, della Regione e della Comunità europea. Arriva qui, mentre c’è la possibilità di avere un direttore tecnico gratuitamente e lo si vuole boicottare. Certo, accanto a questo ci possono essere rischi, pericoli e opportunità che vanno valutati. In parte capisco quello che è successo. Ma non si può rischiare di perdere un finanziamento così importante della Comunità europea. Non si può pensare di indebolire una struttura amministrativa che non può fare ricorso a professionalità esterne solo per scontri che possono essere emersi. Noi dobbiamo fare il massimo dello sforzo perché abbiamo tanto bisogno di tutte queste opportunità e cercando di trovarne altrove. Io non ho la possibilità di lavorare da solo. Ho bisogno attorno a me il massimo dell’impegno. In questa fase ci sono state tante polemiche ed imprecisioni provenienti dall’esterno che hanno purtroppo coinvolto il consiglio comunale. Spero che non succeda più”.
Terenziano Di Stefano (Mpa/Pds) del gruppo di maggioranza che sostiene la giunta Fasulo, aveva il giorno prima abbandonato l’aula perché a suo giudizio il Gac non era in linea col bando europeo e non era stato consentito di apportare degli emendamenti. Prima dell’accordo che è poi sfociato con l’approvazione di un atto d’indirizzo, gli abbiamo chiesto quale fosse la sua posizione.
«Ci ritroviamo – ha affermato – con un atto costitutivo ed uno statuto non conforme al bando di gara. Solo con delle modifiche lo si poteva allineare al bando europeo. Quali saranno i riflessi sul territorio al di là di feste e festini? Il Gac elaborato dall’ing. Mauro avrebbe dovuto dare delle linee guida sulla ristrutturazione dell’attività di pesca, sul rilancio del turismo, ma di tutto ciò non c’è nulla. Che senso ha approvarlo e tra qualche settimana la comunità europea lo boccia? Ora vedremo se ci sono possibilità diverse per aggiustare le cose».
Il socialista Santino Giocolano ritiene che il Gac va approvato «perché è un atto estremamente positivo per la ricaduta che avrà nel territorio e quindi nella collettività che al momento vive una condizione di disagio economico non indifferente».
Anche Peppe Collura (Mpa/Pds) ritiene che il Gac va approvato per varie ragioni. «Quando un atto arriva in consiglio comunale – aggiunge – va approvato o rigettato. Se rilievi dovevano essere fatti su questo atto, andavano fatti sul mancato raggiungimento degli obiettivi, nel senso che poteva essere rimodulato in maniera diversa puntando di più sulle opere infrastrutturali anziché puntare su formazione e cose dello stesso tipo. Invece tutta la questione si riduce alla figura dell’ing. Mauro. Intanto per ora si approva l’atto.
Successivamente si potranno inserire i vari meccanismi di controllo in modo che la gestione reale del finanziamento venga fatta attraverso bandi pubblici».
Con l’atto di indirizzo approvato all’unanimità assieme al Gac, è stato disposto quanto segue:
1. Gratuità dell’organo di consultazione previsto dallo statuto;
2. I compensi del coordinatore tecnico e del responsabile amministrativo/finanziario non devono superare i massimali previsti dalla normativa vigente;
3. Ricorrere a procedure di evidenza pubblica, al fine di individuare la figura del coordinatore tecnico, nonchè delle altre figure richieste, compatibilmente con le norme vigenti in materia e che non arrechino pregiudizio al finanziamento medesimo;
4. Istituzione di un gruppo di lavoro composto da 5 consiglieri comunali indicato dal Presidente del Consiglio Comunale, al fine di monitorare lo stato di avanzamento del progetto;
5. Dare mandato al sindaco di preparare nelle opportune sedi istituzionali di destinare gran parte delle risorse finanziarie a tutte quelle iniziative che mirano ad un potenziamento del settore ittico (infrastrutture, pesca, turismo, ripopolamento ittico, pesca antistrascico e tutela dell’ambiente marino, compreso il porto rifugio e limitando notevolmente l’impiego delle risorse per iniziative organizzative e promozionali).
Sarebbe opportuno da questo momento in poi, ad evitare che l’organizzazione progettuale del Gac (Gruppo di azione costiera) rimanga nel chiuso del Palazzo, magari subito dopo le elezioni nazionali, esca allo scoperto organizzando degli incontri con tutti gli operatori del territorio, privati e pubblici, per valutare quali sono le esigenze ed i bisogni nel settore ittico, della pesca, delle infrastrutture delle iniziative progettuali, che si rendono necessari per imputare i relativi finanziamenti.Ma cosa è il Gac?
E’ il nuovo soggetto che porterà sul territorio poco più di 2 milioni di euro di fondi europei per sostenere la pesca e valorizzare le risorse del mare. Tra marzo ed aprile potrebbero essere pubblicati i primi bandi per finanziare progetti e attività dei privati.
Così come è avvenuto in altre realtà territoriali (Salento, Palermo, nel trevigiano, ecc..), il Gac sarà titolato ad attuare una serie di interventi ed azioni, allo scopo di rafforzare la competitività delle zone di pesca, sviluppando nuove competenze professionali, sperimentando forme di innovazione tecnologica legate alla pesca e finanziando investimenti in attrezzature e infrastrutture per una migliore commercializzazione dei prodotti ittici.
Potranno essere, inoltre, promosse forme alternative di sviluppo turistico legate alle risorse del mare, come il pescaturismo, l'ittiturismo e l'ecoturismo e realizzate iniziative in grado di aggiungere valore ai prodotti della pesca, attraverso campagne di comunicazione tese a migliorare l'immagine dei prodotti ittici e dell'acquacoltura. Una parte delle risorse sarà destinata – tramite bando pubblico – a soggetti privati operanti nel settore della pesca, mentre il resto dei fondi saranno utilizzati dalle amministrazione Comunali (Gela, Butera, Niscemi) per interventi di valorizzazione e riqualificazione delle loro aree.
Autore : Nello Lombardo
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