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Corriere di Gela | Cercasi consulente per adunanze
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notizia del 18/02/2004 messa in rete alle 21:40:12
Cercasi consulente per adunanze

La notizia anticipata nella rubrica della scorsa settimana è esplosa in questi giorni sulla stampa locale: il Comune di Gela ha nei suoi conti un buco di dodici milioni di euro per debiti fuori bilancio. E’ subito scoppiata la polemica: sono debiti delle vecchie amministrazioni, e comunque pagati, secondo il Sindaco; sono sinonimo di amministrazione allegra e poco attenta, secondo il centrodestra.
Della questione si occuperà il consiglio comunale di lunedì prossimo, e assisteremo probabilmente ad un nutrito scambio di invettive e polemiche tra amministrazione, opposizione, sindaci revisori. Uno spettacolo da non perdere.
Questa la spiegazione che il Sindaco ha dato sulla scoperta del ‘buco’: l’ammanco è venuto alla luce durante il travaso dei dati di bilancio dal vecchio sistema di contabilità al nuovo e più completo sistema (‘software’ per gli amanti dell’inglese) recentemente acquistato dall’amministrazione. Come dire che col vecchio sistema di contabilità potevano ‘fuggire’ agli occhi attenti degli addetti, non due o trecento euro, ma ben dodici milioni, ventiquattro miliardi di lire, persi nei meandri della fitta e complicata contabilità del Comune! E’ la sublimazione del concetto evangelico ‘non sappia la mano destra ciò che fa la sinistra’.
Ma la soluzione è a portata di mano. Oltre al consulente per l’immagine, i consulenti culturali, quelli per gli affari economici, i numerosi consulenti legali, e via dicendo, si potrebbe nominare un consulente oftalmico, da scegliere tra gli ottici della città con regolare bando di gara e certificato antimafia incorporato, con il compito di controllare la vista agli impiegati della Ragioneria e trovare le opportune contromisure (dai semplici occhiali ai metodi più sofisticati) per permettere loro di ‘vedere’meglio e subito i buchi di bilancio.
E sempre a proposito di consulenti, perché non nominare un consulente per le adunate? Sì, perché alle riunioni indette a ogni piè sospinto dall’amministrazione e dai suoi assessori cominciano a crederci in pochi. Ne è la prova la riunione indetta congiuntamente dagli assessori allo sviluppo economico e all’agricoltura per la promozione all’estero delle produzioni gelesi nei campi dell’artigianato e dell’agricoltura: oltre ai due assessori erano presenti solo tre operatori agricoli.
Nessun altro agricoltore, nessun artigiano, nessuna organizzazione di categoria, segno di una totale sfiducia in simili iniziative. Del resto, di artigianato produttivo a Gela ce n’è ben poco, mentre gli agricoltori hanno il dente avvelenato dopo la tromba d’aria del 26 novembre. Ricordate le dichiarazioni dei politici di turno? ‘Gli aiuti arriveranno immediatamente, prima di Natale, perché gli agricoltori devono potere festeggiare la ricorrenza natalizia come tutti gli altri’: sono trascorsi quasi tre mesi, e Pasqua è alle porte, ma nessun agricoltore ha visto un centesimo.


Autore : Giulio Cordaro

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