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notizia del 08/12/2013 messa in rete alle 21:34:22
La sposa era bellissima, pubblica illuminazione e “pisci stoccu”
Bella, veramente bella! La cerimonia di insediamento dell’avv. Giovanna Cassarà, nuovo assessore dell’amministrazione Fasulo, sembrava proprio un matrimonio, con la sposa raggiante che teneva tra le braccia uno splendido mazzo di fiori; tanti invitati eleganti (consiglieri, assessori e amici vari) e il Sindaco in veste di autorità officiante. Per la verità mancava lo sposo, quello politico naturalmente (quello reale c’era), ma sono dettagli: con l’insediamento il nuovo assessore (che non è nuovo alla carica e saprà certamente operare al meglio) si è sposata con la città. Però, spiegando che la politica deve essere più vicina ai quartieri, ha affermato decisa: “La politica esca dal palazzo”. Assessore, fantastico, è proprio quello che vogliono moltissimi cittadini: che la politica esca dal palazzo, e soprattutto certi politici…
La popolazione intanto vive ogni giorno i suoi problemi senza che giungano segnali di ripresa o di conforto. Anzi, l’amministrazione ci mette ogni giorno del suo per alimentare polemiche e dubbi sul proprio operato.
Partiamo dalla gestione delle famigerate “strisce blu”. Il Comune si prepara ad assegnare una concessione provvisoria di sei mesi in attesa della regolare gara d’appalto. A parte il fatto che non si è ancora capito in modo chiaro in che modo sia stato rescisso il contratto con AJ Mobilità, e con quali clausole, tanto che si ipotizza una perdita secca da parte del Comune in fase di chiusura del rapporto, alcuni consiglieri comunali hanno chiesto al Sindaco che i nuovi parcometri siano tarati sulla sosta per mezz’ora e possano dare il resto agli automobilisti. Una richiesta di buon senso, voluta da tutti i cittadini, alla quale però l’Amministrazione non vuole aderire, avendo risposto che le modifiche si potranno fare in sede di appalto, ma per i prossimi sei mesi di concessione si rimarrà con le vecchie regole. Perché? Per quale motivo, visto che le modifiche ai parcometri si possono fare in pochi giorni? Forse il nuovo concessionario previsto non gradisce le modifiche? E a pagare devono essere sempre i cittadini?
Altro problema è quello della gara di appalto con la quale il Comune vuole concedere per vent’anni la manutenzione e la gestione del servizio di pubblica illuminazione, con una base d’asta di 44 milioni di euro.
Sappiamo benissimo quali trappole ci siano nella privatizzazione dei servizi pubblici di lunga durata: abbiamo ben presente lo scellerato appalto trentennale affidato a Caltaqua per la gestione della rete idrica, che è tuttora causa di disservizi e costi altissimi per le famiglie (ma ne hanno beneficiato gli “amici degli amici”, ossia i portaborse dei vari esponenti politici assunti dalla società italo-spagnola).
Quest’altro mega-appalto che si svolgerà a marzo e quindi può essere ancora fermato) puzza di bruciato più di un qualsiasi rogo notturno a Settefarine: non sarà mai che la società appaltatrice sia stata già individuata e che una volta iniziata la gestione assumerà un’altra squadriglia di “amici degli amici”? Il dubbio c’è, ed è pesante, anche perché quest’appalto non è stato per nulla trasparente, non è stato presentato alla città, ai comitati di quartiere, ai cittadini tutti.
Un’ultima annotazione, molto meno importante. Diversi cittadini mi hanno segnalato un abbozzo di struttura in costruzione in Viale Mediterraneo, tra la scalinata che scende verso Piazza San Pio e l’inutile ascensore “panoramico” simbolo degli sprechi crocettiani. In effetti sembra che ci si prepari ad edificare una struttura-bruttura che toglierà a cittadini e turisti la splendida vista del mare. Sarà un bar? Un’edicola? Una rivendita di “pisci stoccu”? Chissà! Ma sicuramente sarà una struttura di qualche “amico degli amici”, perché altrimenti non si potrebbe deturpare in tal modo il belvedere sud della città.
Autore : Giulio Cordaro
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