|
notizia del 07/02/2006 messa in rete alle 21:33:25
Problema parcheggi, ecco come si risolve!
Il problema opportunamente sollevato, qualche settimana addietro, dalle colonne di questo giornale, dal collega Giulio Cordaro, a proposito della penuria, soprattutto nel centro storico di Gela, di aree libere, da destinare alla sosta autorizzata e, soprattutto, gratuita di automezzi e ciclomotori, è un falso problema. Non in quanto inesistente, ma semplicemente perché vi si può porre rimedio, ponendo in essere una soluzione, che è stata già adottata dalle amministrazioni di molti Comuni italiani, specie nel Nord Italia, dove il “sovraffollamento” di automezzi crea, ogni giorno, problemi non solo di traffico, ma anche di innalzamento del livello di smog, provocato dagli scarichi dei veicoli, peraltro particolarmente inquinanti.
Da un po’ di tempo sono residente a Trieste, capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia. Siccome abito in pieno centro storico, l’Ufficio Traffico e Polizia Municipale, cui avevo inoltrato opportuna istanza, mi ha rilasciato un permesso di transito in ZTL (Zona a Traffico Limitato ) e di sosta in alcune strade poste nelle vicinanze del palazzo ove è ubicata la mia abitazione.
Con questa soluzione, dettata da un certo buon senso, solo in rarissimi casi sono costretto a ricercare, per la mia autovettura, una sistemazione alternativa, occupando un posto nell’apposita area, destinata a parcheggio, a titolo oneroso, che, in quanto tale, garantisce, nell’arco della giornata, la fruibilità dei posti a disposizione a centinaia di automobilisti.
In molte città, la gestione dei parcheggi a pagamento è affidata ad una Società privata, in altre viene curata direttamente dal personale del Comune. Nell’uno e nell’altro caso, l’automobilista si può dotare di ticket pre-pagato, valido per il tempo nello stesso indicato. Nel caso di “sforamento”, il personale della Società concessionaria, che ha constatato l’infrazione, si limita a redigere “avviso” che viene collocato sul parabrezza dell’autovettura. L’automobilista, nell’arco della stessa giornata e, comunque, non oltre le ore 20,00, può provvedere alla regolarizzazione, versando la differenza, presso gli uffici del Concessionario. Nel secondo caso, invece, il controllo è affidato alla Polizia Municipale, che, in caso di qualsiasi infrazione (compreso il superamento, oltre i 15 minuti, del limite orario ) provvede a redigere verbale di accertamento, in conseguenza del quale l’automobilista è tenuto a pagare la sanzione prevista dal Codice della Strada.
Affido queste proposte a chi di competenza ( nella specie, l’assessore alla viabilità ed il Comando della Polizia municipale ) convinto come sono che l’applicazione di una delle due soluzioni sopra prospettate possa permettere di contemperare le esigenze dei cittadini e la giusta e sacrosanta fruibilità delle aree destinate a parcheggio da parte di una moltitudine di automobilisti. I quali, da parte loro, in caso d’infrazioni e di relative verbalizzazioni, non avrebbero più alibi e/o giustificazioni di sorta.
Autore : Elio Cultraro
» Altri articoli di Elio Cultraro
I Vostri commenti
Sono d'accordo con Elio Cultraro, ma sono ancora più d'accordo con Giulio Cordaro. Il problema, oltre ad essere funzionale, è fondamentalmente strutturale, e fino a quando non si ha esperienza di come aggredire e risolvere il problema rimane tutto un bel dire.
Adesso sono più di vent'anni che non vivo a Gela, ma il problema della viabilità (e della cronica mancanza di posteggi) risale perlomeno agli anni settanta. Non so. Forse è una questione di miopia intellettuale e professionale (non si riesce a focalizzare il problema); forse la questione è un po' più complessa (e probabilmente questa è quella più probabile); il fatto sta che dopo tantissimi anni di parlare la questione si è incancrenita sempre più e il rimedio s'allontana anch'esso con la stessa intensità. Prima che esprima appieno la mia opinione comunque rimane ben chiaro che oggi non si può più concepire che ci possa essere nel centro storico gelese e nelle zone limitrofe — così come in qualsiasi altro centro urbanistico globale — sosta autorizzata gratuita. Gli automobilisti gelesi debbono imparare che il possesso dell'automobile non è più un diritto, ma un privilegio. Gli automobilisti gelesi debbono essere istruiti, se nessuno ancora glielo ha insegnato (senza sarcasmo e nel significato più positivo del termine), che il problema della sosta autorizzata nel centro storico (in Nord America viene chiamato 'Down Town') è un problema globale, e una delle alternative più significative è stata descritta dettagliatamente da Elio Cultraro. Il problema gelese, oltre ad essere funzionale, è fondamentalmente strutturale; ovvero, manca lo spazio necessario per coprire il parco macchine gelese. Se non si affronta seriamente questo problema — che rimane prioritario — non è il caso neanche di prendere i rimedi descritti da Elio Cultraro: non si farebbe altro che saltare una fase e rimanere al punto di partenza (forse esasperando ancor di più gli automobilisti).
Quello che ho particolarmente notato durante la mia ultima visita a Gela nel luglio passato è quello che io chiamerei 'la desertificazione e la cementizzazione' degli spazi che avrebbero dovuto essere destinati al verde pubblico attrezzato. Un esempio per tutti, orrifico!, è lo scempio che è stato fatto alla fine della strada costiera che dal centro urbano porta a Macchitella, lì dove è stato costruito un obelisco a cui mi è stato impossibile dare un significato, con altri manufatti cementizi che lasciano un'aridità spirituale devastante. Ai bambini gelesi non bisogna dare fumo negli occhi. Ai bambini gelesi bisogna dare una città vivibile, dove il verde non sia soltanto un colore astratto dell'arcobaleno e dove c'è una forte probabilità di prendere il cancro e malformazioni genetiche più diffusamente e più precocemente. A Gela sono stati distrutti tutti gli spazi necessari per piantare un albero, e per gli ultimi rimasti si sta facendo a gare per distruggere anche quelli. C'è forse ancora la villa comunale e ancora più ad est fino sotto la Via Istria c'è spazio — se non è già troppo tardi — per creare un po' di infrastrutture, in rispetto del verde pubblico, che sopperiscano al cronico problema del parcheggio automobilistico. E così si dovrebbe anche fare in tutte quelle nicchie ancora recuperabili come per esempio Piazza Salandra, Piazza Calvario, e così via. A Gela, essere amministratori onesti e intelligenti è necessario ma non sufficiente. Io rimango sempre più convinto che a Gela manca un uomo che, oltre ad essere onesto e intelligente, sia anche carismatico e che abbia delle forti visioni; uno che abbia un'esperienza molto più ampia di quella gelese e che abbia anche il coraggio di coinvolgere specialmente i giovani e le loro idee.
All'estero noi italiani siamo particolarmente conosciuti come i cultori dell'arte e del bello in tutti i sensi. L'economia italiana si basa ancora su tutto quello che coinvolge l'arte e il bello per antonomasia. È un peccato che i miei concittadini gelesi non si rendano ancora conto di fare parte di una nazione che in fatto di architettura ed urbanistica non è seconda a nessuno. No. Nnon l'abbiano ancora imparato.
Autore: Roberto Fasciana
data: 08/02/2006
Desidero apportare, spero, il mio modesto contributo al tanto dibattuto problema dei parcheggi nel centro storico di Gela. Mi riferisco in particolare al commento del Sig. Elio Cultraro, del 7 febbraio u.s., il quale sostiene che la mancanza nel centro storico gelese
Autore: Patrizia Fasciana
data: 22/02/2006
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|