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Corriere di Gela | Consiglio rovente
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notizia del 16/12/2012 messa in rete alle 21:28:21
Consiglio rovente

Momenti di tensione durante la seduta consiliare di prosecuzione di mercoledì scorso. Per la seconda volta i lavoratori ex AJ Mobilità hanno occupato simbolicamente l’aula consiliare. Sono volate parole grosse tra il consigliere socialista Piero Lo Nigro ed il presidente del consiglio Fava. Il primo ad accusare di mala fede il secondo e questi a respingere al mittente l’accusa. Clima surriscaldato in consiglio.

Preoccupati tutti i consiglieri per avere approvato un debito fuori bilancio, mentre subito dopo l’esito della delibera sono subentrati elementi nuovi che, se noti prima della votazione, sicuramente l’esito finale della seduta sarebbe stato completamente diverso. L’inghippo è nato quando al tavolo della presidenza è subentrato il presidente Fava, assente durante la fase di votazione del debito fuori bilancio, ed ha comunicato che il direttore generale Renato Mauro avrebbe inviato al consiglio una nota chiarificatrice dell’atto in questione . La nota purtroppo non è giunta e pertanto Fava si è sforzato di ricordarne il contenuto. In sostanza sembrerebbe che quel debito di un milione non dovesse essere pagato interamente dal Comune, perché la competenza sarebbe stata dell’Istituto case popolari. Ma il Comune si sarebbe dovuto costituire in giudizio allora, cosa che non ha fatto. Si tratta sicuramente di una nota importante da cui si sarebbe ravvisate responsabilità pregresse su espropri di aree assegnate all’Iacp e di parte di aree di proprietà comunale. Una vicenda un po’ contorta che andava approfondita prima di procedere all’approvazione del debito fuori bilancio. Sulla questione si è innescato un nutrito dibattito e tutti si sono chiesti cosa poteva succedere se la Corte dei conti avesse ravvisato un pregresso danno erariale. Nel frattempo è pervenuta in aula la nota che è stata letta da Fava e pochi minuti dopo Mauro ha spiegato tutta la problematica, scusandosi di avere inviato la sua nota con ritardo. Gli animi si sono rasserenati dopo le rassicurazioni del segretario generale dottor Scalogna.

«Il consiglio sta dando esecuzione – ha affermato – ad una sentenza del Tar. In questa fase siamo tenuti a riconoscere il debito fuori bilancio. Sarà successivamente la Corte dei conti ad accertare eventuali responsabilità interpellando i precedenti organi che hanno messo in esecuzione determinati atti». Così anche il direttore Mauro.

Il dibattito è continuato con l’intervento di Gulizzi che ha proposto un atto di indirizzo con cui ha chiesto di conoscere “entro sessanta giorni quanti e quali procedimenti risultano attivi in ordine agli espropri con riferimento agli ultimi dieci anni, riferibili ai piani di edilizia economica e popolare in atto pendenti. Inoltre verificare se esistono attivi, debiti fuori bilancio pendenti”. E infine inviare al nucleo di valutazione il verbale del presente di seduta per verificare fino in fondo eventuali responsabilità.

Lo Nigro ha preso la parola rifiutando le scuse di Mauro, pur apprezzandone la professionalità, e ha concluso il suo intervento sostenendo la necessità di integrare la deliberazione sul debito fuori bilancio, con tutti gli elementi emersi nel dibattito. E’ stato quindi approvato l’atto di indirizzo con voto unanime. E’ stato chiesto al direttore generale di essere più presente in aula specie quando vengono trattati argomenti così delicati, per dare lumi e chiarimenti ai consiglieri che in definitiva sono personalmente responsabili degli atti che approvano.

Approvato all’unanimità anche un atto di indirizzo di Morselli con il quale ha chiesto l’istitu-zione di una commissione d’indagine su tutti i procedimenti di espropriazione in essere. Venuto a mancare il numero legale, l’assemblea si è sciolta. Il giorno prima la seduta era iniziata con quasi tre ore di ritardo per via dell’occupazione simbolica della sala consiliare da parte dei lavoratori della AJ Mobilità. Consiglio e sindaco hanno subito affrontato la complessa problematica giungendo ad una decisione condivisa alla fine di un rumoroso e scomposto dibattito. L’amministrazione ha deciso di comunicare ad AJ Mobilità che intende rescindere il contratto per via delle sue vistose inadempienze. Una decisione necessaria condivisa anche dal sindacato (Emanuele Scicolone) che ha chiesto che il salario venga nelle more distribuito fra 11 lavoratori anziché su 8. Quando la seduta ha avuto inizio per discutere il conto consuntivo 2011, si sono spese oltre tre ore facendo spettacolo, indistintamente consiglieri di opposizione che di maggioranza. Si è fatto violenza del regolamento andando oltre il tempo consentito, riprendendo la parola scompostamente e possibilmente sghignazzando nel momento in cui magari ci si accorgeva che l’occhio della telecamera era rivolto altrove. Insomma una baraonda, dove si sono alternate legittime richieste di chiarimento da parte di Guido Siragusa (Udc), risposte a più riprese del dirigente settore bilancio Guzzardi, proteste del capogruppo Pd Vella e del consigliere Di Stefano che contestavano i tempi lunghi per discutere su “argomenti ormai già superati”, i continui richiami e le esternazioni del presidente Fava nel difendere il diritto di ciascun consigliere di ottenere chiarimenti dal dirigente di settore.

Schermaglie tra Siragusa e Vella. Accuse di populismo da parte della maggioranza rivolte alla minoranza. Alla fine il conto consuntivo è stato approvato all’unanimità.


Autore : Nello Lombardo

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