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notizia del 12/12/2008 messa in rete alle 21:18:59
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Cassarà-sindaco botta e risposta continua...
“Nessuna discussione intendo portare avanti più con il sindaco, specie in materia di assessorati, perché non mi interessa affatto, come ho più volte dimostrato con le mie decisioni personali e se ho posto la questione prima, ciò è stato fatto oltre che a tutela del partito, raccogliendo il pensiero dei miei compagni ed in particolare del segretario Bunetto e del consigliere provinciale Cacioppo e, comunque, per fare chiarezza in ordine alle velate ambiguità artatamente create in materia dal primo cittadino… dichiaro infine di non accettare lezioni di correttezza da chicchessia, né tanto meno dal sindaco; del pari di non accettare repliche di sorta; di non intendere avviare discussioni con lui fittizie, condizionate ed interessate su assessorati né ora né dopo, perché le sue eventuali fittizie, condizionate ed interessate risposte, le conosciamo già, insieme a tutta la città, perché sono in re ipsa”. Con queste dure note si conclude un rovente comunicato stampa con cui il consigliere Pdci Giovanna Cassarà (nella foto) pone fine ad una polemica a distanza iniziata qualche settimana fa con il sindaco Crocetta. Le motivazioni di questo scontro sono riconducibili ad una interrogazione con cui il consigliere comunista aveva chiesto se rispondesse al vero che i lavori del secondo lotto dei loculi di Farello, dopo la revoca dell’appalto ad una ditta in odor di mafia, fossero stati affidati per somma urgenza ad una impresa a lui vicina; e come mai avesse scelto l’affidamento diretto anziché lo scorrimento della graduatoria.
Dopo qualche giorno c’è stata una forte reazione del sindaco, non attraverso le vie istituzionali, ma a mezzo stampa. Crocetta, in riferimento a quella interrogazione,ha parlato di “vergogna”, di attacco politico nei suoi riguardi, ma anche nei confronti dell’associazione antiracket di cui fa parte Giovanni Salsetta, titolare della Edilponti, beneficiaria dell’appalto dei loculi. In merito all’avere fatto ricorso alla somma urgenza, il primo cittadino aveva risposto che a partire dall’inizio della sua prima sindacatura e fino ad oggi vi aveva fatto ricorso solo due o tre volte e in casi gravi. E quest’ultimo era un caso grave ed urgente. Si sarebbe dovuto attendere almeno sei mesi – aveva affermato Crocetta – per un nuovo appalto, dato che la ditta seconda in graduatoria ha in corso un processo per reati contro l’amministrazione.
Queste le argomentazioni del sindaco che preferisce affidare alla stampa la risposta dovuta alla Cassarà e addirittura è lui che sempre a mezzo stampa le chiede di spiegargli perché, in piena crisi di loculi, qualche mese addietro fece un’interrogazione con cui veniva contestata la scelta dell’amministrazione di confiscare i loculi alle confraternite. La risposta del consigliere Cassarà non si è fatta attendere ed infatti, pur preferendo le vie istituzionali, consegna alla stampa un lungo comunicato con cui risponde punto per punto “in riferimento alle gravi, gratuite e scomposte reazioni esternate dal primo cittadino a mezzo stampa”.
E continua la Cassarà: “Mi dispiace che ogni qualvolta presento interrogazini, come è nel mio diritto, il sindaco si altera in maniera scomposta, sproporzionata, spropositata ed irrazionale, attaccando in maniera irriguardosa ed immotivata sui giornali, anziché rispondere in maniera serena e costruttiva nella sedi istituzionali, ovvero in consiglio comunale nel rispetto delle regole e del principio del libero contraddittorio tra le parti.Forse è per questo che nell’ultima riunione di Consiglio dedicata al Question Time si è tentato di boicottare e/o sabotare la riunione dell’Assise civica nel momento in cui dovevano essere illustrate le interrogazioni della scrivente e del gruppo di Democrazia e Socialismo rappresentato da Paolo Cafà? O siamo arrivati al punto che è anche vietato chiedere chiarimenti in merito a taluni fatti amministrativi con l’auspicio di avere risposte tranquillizzanti oltre che per gli interroganti anzi e soprattutto per la collettività intera, quasi si dovesse temere che altrimenti non si è contro la mafia o si è contro l’Antiraket”?
Ed ancora, “Consiglio, all’uopo, al primo cittadino di leggere attentamente l’interrogazione oggetto del presente scontro per verificare che il petitum di essa si allinea a tale tesi ed altresì per accertare che essa è stata sottoscritta da altri Consiglieri Comunali che lo stesso non considera affatto in questo attacco”.
Riguardo poi alla ditta che a parere del sindaco è una persona nota alla Cassarà in quanto trattasi di Giovanni Salsetta così risponde: “Prendo atto solo ora (anche perché non sono una dipendente della Ripartizione LL.PP.) che l’appalto relativo ai lavori di cui all’interrogazione di che trattasi, è stato affidato ad una ditta facente capo a Salsetta, persona questa per bene e rispettabilissima, al punto tale che io stessa ho più volte indicato come assessore in quota al Pdci, partito nelle cui fila si è candidato e che il Sindaco non ha, a tutt’oggi, inteso inspiegabilmente nominare”.
Infine, all’accusa di avere fatto votare un emendamento che si sarebbe tradotto in una sorta di autorizzazione alla compravendita dei loculi, il consigliere Cassarà risponde che assieme ad altri consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti aveva sottoscritto una mozione perché più volte tartassati dai cittadini che si sentivano “ingiustamente scippati di loro sacrosanti diritti, ovvero più in particolare, di quello al loculo cimiteriale che avevano pagato con grandi sacrifici economici e che veniva loro requisito, chiedendo con l’occasione se tale procedura, siccome adottata, avrebbe comportato disagi ulteriori per i proletari ed, altresì, se si fosse potuto ovviare diversamente al disagio rappresentato dalla confisca che aveva il sapore di una vera e propria espropriazione proletaria (perché, per esempio i loculi liberi delle cappelle gentilizie?).Non ho mai assunto patrocini di chicchessia, infine, in questioni cimiteriali; ho solo sottoscritto, di concerto con ben 20 consiglieri comunali, una richiesta di modifica di un articolo del Regolamento di Polizia Mortuaria che non consente affatto la compravendita dei loculi, come dal sindaco scorrettamente e pretestuosamente asserito; anzi, la scoraggia, contravvenendo a situazioni di iniquità determinate da una interpretazione letterale dell’articolo precedente.
Una modifica – sostiene la Cassarà – peraltro approvata all’unanimità dei presenti; “perfettamente legittima sotto ogni profilo (trattasi, peraltro di valutazione politica di pertinenza esclusiva del Consiglio ) nella fattispecie munita di tutti i pareri positivi, ivi compreso quello della parte politica, considerato che in ordine ad essa ha pure positivamente relazionato in consiglio comunale l’assessore al ramo, che era l’assessore proponente. Modifica analoga ad altra, ovvero a quella di altro articolo del Regolamento stesso, approvata con le medesime procedure dal Consiglio comunale precedente di cui io non facevo parte e nel cui periodo era Sindaco Crocetta”.
Il comunicato stampa della Cassarà si conclude con una nota di “amarezza provata davanti a tanto squallore” (strumentalizzare la ratio di un’interrogazione con una questione politica) e ricordando al sindaco di essere stata da lui contrattaccata “irrazionalmente fuori dalle sedi istituzionali, alimentando uno scontro che non ha motivo alcuno di esistere, come è avvenuto anche con riferimento ad altre interrogazioni della scrivente in cui ha contrattaccato con allusioni volgari e gratuite a presunte vedovanze e paternità”.
Il consigliere Giovanna Cassarà infine fa sapere “che continuerà a lavorare imperterrita come consigliere libero di centro-sinistra con l’impegno, l’abnegazione, l’etica e la serietà che contraddistingue la sua persona, assolvendo al suo mandato fino a quando i 424 cittadini gelesi che l’hanno votata continueranno a riporre in lei fiducia ed incoraggiarla ad andare avanti”.
Autore : Nello Lombardo
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