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notizia del 18/04/2006 messa in rete alle 21:16:25
L’alleanza dei conflitti annunciati
E’ terminata la rissosa e astiosa campagna elettorale per le politiche, abbiamo votato, e abbiamo infine scoperto (ma che novità…) che il Paese è spaccato in due. Ma non è ancora finita: il controllo delle schede in Campania e in altre Regioni potrebbe riservare sorprese.
Ad oggi la situazione è questa: Berlusconi credeva di fregare ed è rimasto fregato dalla legge elettorale che il centrodestra ha voluto imporre al Paese nella convinzione che avrebbe avuto qualche voto in più aggiudicandosi il premio di maggioranza alla Camera, e avrebbe vinto in svariate regioni assicurandosi i premi di maggioranza regionali al Senato.
Ora al centrodestra non resta che sperare nel controllo dei verbali elettorali, nel tentativo di recuperare quella manciata di voti, venticinquemila, che gli ha fatto perdere le elezioni.
Ammesso che il centrosinistra di Prodi vada, alla fine, a governare, resterà sempre in condizioni di maggioranza precaria al Senato. Potrà quindi essere soggetto agli scontri interni tra le sue componenti su argomenti ritenuti da alcuni, come si usa dire, “non negoziabili”. Qualche esempio?
L’Udeur di Mastella tende a salvaguardare i temi della famiglia e della vita, quindi è contro l’aborto, contro la fecondazione assistita, contro l’eutanasia e via dicendo: tutte cose per le quali si battono invece i socialisti e i radicali della Rosa nel pugno.
Comunisti italiani e Rifondazione vogliono la re-introduzione della scala mobile (hanno già iniziato a raccogliere firme), che non rientra tra i programmi della Margherita. Di divergenze come queste ce ne sono a diecine, e per ogni divergenza è possibile che ci sia un ricatto da parte di qualcuno: del resto bastano pochi senatori per bloccare un provvedimento. Staremo a vedere.
Se il buongiorno si vede dal mattino, a Gela abbiamo già una polemica in corso tra il neodeputato (grazie alla rinuncia di Diliberto) Morinello e il candidato diessino Miguel Donegani. Morinello ha accusato Donegani di avere condotto una campagna elettorale dispendiosa e farcita di maldicenze nei suoi confronti. Donegani ha replicato confermando le proprie buone possibilità di essere eletto alla Camera. E’ probabile che la replica si avrà nel corso della campagna elettorale per la Regione Siciliana, che è già iniziata e che si protrarrà fino al 28 maggio.
Ma sono i toni di qualcuno del centrosinistra a lasciarmi perplesso. La frase più ricorrente è “abbiamo mandato a casa Berlusconi”. D’accordo, ma in quale casa? Ad Arcore? In Sardegna? E se in Sardegna, in quale delle sue ville? Nessuno lo specifica, dimostrando così poca chiarezza di idee.
Poi devo confessare che, avendo ascoltato il comizio di ringraziamento dei Comunisti italiani per il successo di Morinello, mi sono sentito trasportare come per incanto a quarant’anni fa, negli anni sessanta. I toni erano gli stessi, come se il tempo non fosse trascorso. Ho sentito parlare di classe operaia (esiste ancora?), di scuola riservata ai figli dei ricchi, perché i figli dei poveri non hanno le risorse per frequentarla (parlavano forse della Sierra Leone, non dell’Italia), di assicurazioni più care perché Berlusconi è proprietario della Mediolanum, di farmaci più cari perché Berlusconi è proprietario di case farmaceutiche (ma non mi pare proprio). Il dato è fuori da ogni logica, e forse può essere utile solo per motivare qualche spirito “semplice” in grado di farsi abbindolare da simili discorsi. Peccato, perché Morinello potrà essere un punto di riferimento per Gela e il suo territorio, ma solo se lui e i suoi compagni di partito dimostreranno serietà politica rinunciando a declamare in pubblico sciocchezze antistoriche che sono insulti all’intelligenza dei cittadini.
Autore : Giulio Cordaro
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