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notizia del 09/10/2006 messa in rete alle 20:52:29
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Il Consiglio impegnato tra debiti fuori bilancio e... polemiche
Tre sedute senza molto costrutto del Consiglio comunale, tornato a riunirsi per riprendere – si sperava a spron battuto – l’attività amministrativa dopo la lunga pausa estiva. Un’intera seduta è stata dedicata alla vicenda legata all’affidamento di un incarico per la comunicazione istituzionale ad una televisione privata, ritenuto oneroso dai partiti dell’opposizione, che hanno accusato il sindaco e la giunta di aver impegnato ingenti somme per prepaparsi la campagne elettorale.
Un intera seduta, oltre tre ore e mezzo, per invitare il primo cittadino a revocare un atto deliberato dalla giunta con cui si assegnano 120 mila euro per dodici mesi all’emittente Tv canale 10 per pubblicizzare iniziative istituzionali. Attacchi concentrici sia da parte dei consiglieri del centro destra che da parte dei due consiglieri ex pdci. E’ Ignazio Di Dio, indipendente di centro sinistra ad assumere l’iniziativa di predisporre e far votare un atto di indirizzo al sindaco. Tra una sospensione e l’altra, il documento viene più volte modificato in quanto i consiglieri del centro sinistra non intendevano sottoscriverlo in quanto ne ravvisavano la strumentazione politica. Alla fine, dopo un tira e molla che è costato più volte la sospensione della seduta, viene stilato un documento che ottiene l’avallo anche dai banchi del centro sinistra.
“Il Consiglio comunale – recita l’atto di indirizzo approvato all’unanimità – chiede all’Amministrazione la revoca dell’atto atteso che detta rilevante somma potrebbe trovare giustificazione solo se offrisse un sistema corretto e plurale d’informazione e per ciò contribuire alla crescita democratica della comunità….. lo strumento televisivo appare affidato solo a una Istituzione (Giunta e Sindaco) e per di più con modalità che rischiano di confondere l’informazione giornalistica con la pubblicità politica..”
Quando è iniziata la seduta si era persino posposto l’ordine del giorno (giustificato dall’assenza degli amministratori al ramo) per innescare un attacco al sindaco cui si chiedeva conto del suo operato. Qualcuno aveva anche minacciato di trasmettere l’atto alla Corte dei conti ed alla fine è stato così. Infatti dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo i consiglieri Robilatte e Cirignotta hanno comunicato che l’atto l’avrebbero trasmesso alla Corte dei conti per “le verifiche di rito”.
La seduta dovrebbe iniziare con la lettura della relazione annuale del sindaco Crocetta che è assente. Di qui la stizza del consigliere di An Angela Galioto che chiede di intervenire.
“Probabilmente il sindaco non sente il bisogno di confrontarsi col Consiglio – afferma l’esponente di An – perché ha già affilato il sistema di propaganda come si può ben leggere dal tenore di quell’atto deliberativo che impegna l’Ente per ben dodici mesi, quindi anche dopo il termine del mandato di sindaco, per un’attività di informazione istituzionale che prevede soltanto una voce, cioè la voce dell’Amministrazione. All’interno del telegiornale vi si inserisce la pubblicità istituzionale. Io credo che questa vada distinta dall’informazione giornalistica. Infine credo che un’amministrazione che può vantare, come loro dicono, un bilancio positivo, non dovrebbe temere un confronto con le altre parti politiche. Quindi dovrebbe essere previsto un sistema di confronto tra organi istituzionali differenti e prevedere approfondimenti perché la democrazia è fatta di diversità. E’ giusto che si sentano più punti di vista”.
“Credo che questo sia un ulteriore atto di arroganza del sindaco - dichiara Giuseppe Robilatte Mpa – e sono veramente indignato. Ritengo che quei soldi potevano essere destinati ad altre cose. Qualora questo fosse un atto necessario di trasparenza, dovrebbe essere allargato ad una rappresentanza di tutti i partiti politici presenti in consiglio. Non può essere una sola persona a parlare di sé con i soldi dell’erario e dei cittadini”.
Il capogruppo dei Ds Salvatore D’Arma, subito dopo l’attacco del centro destra al sindaco, ai consiglieri che chiedevano anche il suo assenso all’approvazione di un atto di indirizzo, aveva chiesto di chiarire le loro posizioni molto contraddittorie. Per l’esponente diessino si potrebbe essere d’accordo sulla modifica della delibera nel senso di far rientrare nella logica dell’informazione anche le diverse istanze politiche e quindi anche il consiglio oltre che giunta e sindaco. Ma l’attenzione di D’Arma si concentra soprattutto su un altro fatto che ritiene di estrema gravità.
“La costruzione del parco eolico marino - afferma il capogruppo Ds – notizia che ho appresa dai giornali, è un fatto estremamente allarmante. Si tratta di un mostro che contrasterebbe con le visioni urbanistiche e con la compatibilità ambientale. L’ho posta all’ordine del giorno e credo che a breve il Consiglio dovrebbe occuparsene in maniera seria”.
Il consigliere dell’Udc Enzo Cirignotta ritiene che la delibera in questione sia “inopportuna perché siamo sotto elezioni tra non molto. Io ritengo che tutti abbiamo il diritto do parlare in televisione e non solo il sindaco. Quindi assessori, ma anche presidenti di commissioni, commissioni e consiglieri comunali. Inoltre riteniamo eccessivo l’importo di 120 mila euro e questo consiglio non può consentire a nessuno di utilizzare i soldi dei cittadini per fare propaganda elettorale”.
“Un progetto di 120 mila euro, cifra esagerata a mio avviso – sostiene Massimo catalano di Forza Italia – in una amministrazione che si dà come primo obiettivo la lotta per la legalità, non andrebbe approvato tout court , ma andrebbe fatto un bando per approvare i progetti di più emittenti. Mi chiedo le altre emittenti cosa faranno adesso. Avanzeranno anche loro dei progetti e allora la cifra diventerebbe estremamente esosa. Infine, credo che il progetto andava fatto fino al prossimo mese di maggio, quando il sindaco finisce il mandato. Il mio pensiero va anche ai creditori che devono ricevere centinaia di migliaia di euro”.
Per Ignazio Di Dio, indipendente di centro sinistra, il sindaco ha fatto una “furbata”. “Dice a parole di volere risolvere i problemi della gente. Promette di cambiare le condutture, di fare arrivare l’acqua, di potenziare i servizi nei quartieri - continua Di Dio – e poi alla fine inventa degli spot elettorali pubblicitari dove andrà lui senza il contraddittorio. Noi non ci stiamo. E’ una cosa che ci indigna. Per questo chiediamo la revoca di quell’atto. Con quei cento mila euro si potrebbe risolvere il problema idrico”.
Subito dopo l’approvazione dell’atto d’indirizzo si passa all’approvazione dei alcuni debiti fiori bilancio, ma poi ci si impantana su uno di essi. E’ il vicepresidente del Consiglio Angela Galioto a chiedere un chiarimento che arriva da parte del segretario generale dottoressa Lotta, ma non essendo sufficiente si pensa di rinviare la seduta al giovedì successivo su proposta del forzista Catalano. Intanto nella seduta precedente del 28 settembre si sono registrati molti interventi di interrogazioni e proposte di convocazioni di conferenze di servizi e mozioni.
Catalano (Forza Italia) aveva denunciato che il consiglio di amministrazione dell’ATO stava andando avanti nonostante il suo mandato fosse scaduto il 30 giugno scorso.
Inoltre rendeva noto il suo disappunto per il diniego che era stato fatto al Licata calcio di utilizzare il nostro stadio. “Licata – ha aggiunto Catalano – non ci ha mai negato ospitalità nel suo campo sportivo. Chiedo che venga votato un documento dove il Consiglio comunale chiede scusa alla città e per ricucire lo strappo si faccia una partita amichevole per superare l’incidente diplomatico”.
Il consigliere Ds D’Arma ha chiesto che il problema acqua venga affrontato dal Consiglio comunale nella sua totalità, come nella sua complessità vanno discussi i rapporti con lo stabilimento sia per quanto riguarda l’inquinamento che per il risanamento ambientale.
Il consigliere Orlando ha reiterato la necessità di predisporre all’interno dell’azienda ospedaliera una postazione di polizia e con una certa urgenza.
I consiglieri Cirignotta, Robilatte e Giudice hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico alla presenza dei vertici della raffineria per affrontare il problema dell’inquinamento e per ridisegnare i rapporti tra Eni e la nostra città.
Infine i consiglieri Cirignotta e Giudice hanno proposto una modifica delle aliquote e detrazioni Ici: 6 per mille per aree fabbricabili e altre tipologie di immobili; 4 per mille per abitazione principale e relative pertinenze, terreni agricoli; 2 per mille per i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e/o imprenditori agricoli a titolo principale.
Autore : Nello Lombardo
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