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notizia del 11/02/2007 messa in rete alle 20:18:55
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Lisciandra e Cordaro i primi sfidanti di Crocetta
Lui dice che si tratta di una provocazione. Intanto presenta il suo movimento politico di centro destra denominato “Tutti per Gela”. Visto che ancora nella Casa delle libertà si discute senza arrivare al parto, esce allo scoperto e dice di volersi lui candidare a sindaco. Sarò però pronto a mettermi da parte – aggiunge – solo dinanzi ad una candidatura credibile partorita dalla Cdl e che venga fuori da una designazione unitaria.
Ad affermarlo ed a comunicarlo alla stampa è stato l’ing. Fabrizio Lisciandra (nella foto, trerzo da sinistra). L’annuncio ufficiale, avvenuto il 3 febbraio scorso presso la sede del movimento in Via Cairoli, era stato però preceduto da un battage pubblicitario inconsueto nella forma e nella grafica utilizzata. Un grandissimo manifesto, uno dei quali campeggia sopra il cine-teatro Royal, un ampio sfondo bianco con una scritta didascalica “Tutti per Gela” e poche righe in basso, molto fitte che spiegano il senso ed il perché della nascita di questo movimento.
Meno di una settimana dopo, il segretario regionale dei Repubblicani, Pietro Currò, con motivazioni pressocchè analoghe (“alla luce delle difficoltà, nella Casa delle libertà e nel centrosinistra in generale, di trovare un candidato sindaco unitario e condiviso da tutti i partiti”), indica nel commercialista e giornalista Giulio Cordaro il candidato a sindaco per la casa delle Libertà. Currò parte dalla premessa che “ritenendo la proposizione di un candidato sindaco non condiviso potrebbe portare a manovre trasversali che favorirebbero candidati di centrosinistra e porterebbero la coalizione alla quale apparteniamo, alla sconfitta”. E conclude: “Per tale Per tale motivo questa segreteria ha deliberato di proporre il tuo nome quale candidato sindaco del centrosinistra, nella convinzione che ciò possa rappresentare una soluzione unitaria e condivisa dagli alleati, evitando veti incrociati e trasversalismi”.
Tornando alla candidatura di Lisciandra, ad illustrare le profonde motivazioni che hanno spinto un folto gruppo di giovani professionisti a mettersi assieme , costruire un movimento ed proporre la candidatura a sindaco di Fabrizio Lisciandra, è stato l’ing. Giacomo Cascino.
“Noi abbiamo pensato a Lisciandra – ha detto Cascino – perché riteniamo che sia un candidato forte ed una carta vincente. Ci siamo seduti tutti attorno ad un tavolino cercando di affrontare i problemi della nostra città. Le soluzioni pensiamo di esporle nel programma nel corso di un convegno che andremo a realizzare a fine mese. Noi come movimento ci proponiamo in prima linea”.
Il professionista ha parlato del suo disappunto per come è stata amministrata finora la città, ha spiegato che sono tutti stanchi di attendere che i partiti del centro destra trovino un accordo per designare un candidato sindaco del centro destra ed allora hanno pensato bene di riunirsi, elaborare uno statuto ed assieme a Lisciandra presentarsi alla città.
Per ora sono stati focalizzati pochi punti ma a fine febbraio “Tutti per Gela “ esporrà il proprio programma. E’ prevista la presentazione di una lista e chi vi farà parte dovrà passare dalle forche caudine dell’informativa antimafia (lo prevede lo Statuto). Ed a tal proposito il candidato Lisciandra ha invitato tutti gli altri partiti a seguirne l’esempio. Adesso il movimento ed i suoi fondatori attendono una risposta dalla Casa delle libertà, cosa che allo stato non c’è.
Noi abbiamo avvicinato Fabrizio Lisciandra che ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
– Ingegnere Lisciandra, come nasce e perché questo movimento? E perché vi candidate alla guida della città?
“Nasce dalla volontà di un gruppo di giovani che mi hanno condotto in questo progetto in cui ho subito creduto buttandomi a capo fitto. Abbiamo lavorato molto su tutta una serie di concetti e sul perché questa città non funziona da parecchio. Noi riteniamo che cittadini in genere non ci mettono la loro testa e non scommettono e per questo la nostra città non cambierà mai. Probabilmente non riusciremo a farla cambiare, però abbiamo il dovere di provarci e noi siamo qui per provare a cambiarla in positivo. Da tredici anni abbiamo avuto amministrazioni non all’altezza del compito. Ci sono state amministrazioni di centro sinistra che non hanno amministrato bene. Non sappiamo se eventuali amministrazioni di centro destra avrebbero amministrato meglio. Allo stato dell’arte crediamo che ci sia poca democrazia anche a livello competitivo. E’ per questo che nasce questo movimento eterogeneo ma omogeneo nella sua eterogeneità. Attualmente si parla solo della riconferma di Crocetta e credo che sia un fatto naturale. Solo la follia dei partiti porterebbe a non candidarlo. Sicuramente Crocetta ha lavorato bene in un certo senso, ma dal punto di vista amministrativo non crediamo che abbia prodotto gran che. Noi ci proponiamo alla guida della città perché il centro destra finora è latitante. Non riusciamo oggi a capire perché il centro destra non sia unito e perché non riesca ad esprimere una candidatura. Non c’è neppure un centro destra che fa politica contro la mala amministrazione”.
– Qual è l’area politica della vostra collocazione?
“E’ chiaro che è nel centro destra. Se il centro destra si ritroverà unito su una sola candidatura, chiariamo subito che ci metteremo da parte. Se si troverà unito e designerà una candidatura valida, noi saremo sicuramente con loro e di grande supporto. In caso contrario non avremo alcuna paura a correre da soli e se troveremo qualche alleato per strada non indugeremo ad invitarlo a salire sul nostro carro”.
– C’è una clausola nello statuto del movimento che consente l’ingresso a persone che abbiano superato l’informativa antimafia. E’ così? E poi, cosa contestate ai partiti del centro destra?
“Tutti i partiti parlano di controllare i candidati, salvo poi non farlo perché il controllo avviene sempre dopo quando è troppo tardi. Sapete perché la candidatura del sindaco di centro destra non arriva? Perché si attende che Roma decida attraverso Palermo per poi finire a Caltanissetta. Finiamola. Ci prendiamo in giro. Noi siamo tutti per Gela. A Palermo ci penseranno i palermitani. A Gela pensiamoci noi, almeno una sola volta. Questa è mancanza di democrazia”.
– Qual è il senso della sua candidatura dal momento che potrebbe ripensarci e poi mettersi da parte?
“E’ una candidatura di grande provocazione. Però con grande presunzione affermo che è una candidatura lodevole. Abbiamo una testa, abbiamo i numeri, la capacità, la trasparenza. Sfidiamo tutti i partiti a farlo. Qual è il programma del sindaco? Quello d’ieri? Ma dov’è stato tutti questi dodici anni? Credo che questo sindaco abbia fatto tante belle cose, ma non penso che abbia amministrato la città. La gente non si è accorta se qualcosa sia cambiata. E’ facile dire: chiudiamo lo stabilimento. Noi diciamo invece miglioriamo dal punto di vista ambientale lo stabilimento. Come? Ci sono i mezzi e la volontà. Ma ci vogliamo noi che metteremo dei paletti all’Eni con la quale non dobbiamo barattare nulla. L’Eni è un’azienda privata e deve fare utili, ma gli utili li deve fare ma salvaguardando l’ambiente. Su queste cose noi ci misuriamo”.
– Cosa dicono i suoi amici di lei a proposito della sua candidatura?
“Stanno scommettendo che mi arresteranno prima delle elezioni o dopo le elezioni. Io non credo a queste cose, ma se dovesse succedere mi riposerò per 19 giorni. Io non posso pensare che qualcuno possa tramare per togliermi di mezzo. Una cosa è certa. Nessuno mai potrà impedirci di pensare”.
– Quali sono le sue aspettative e chi saranno i vostri alleati?
“I miei alleati saranno quelli che votano. La gente è stanca dei partiti tradizionali. Dobbiamo essere noi gelesi ad amministrarci senza che siano gli altri a dirci cosa dobbiamo fare. Lo sapete perché vince il centro sinistra? Perché sono gelesi i suoi leaders. Speziale, Morinello, Crocetta. Quello che io non condivido è che i partiti del centro destra non riescano a ragionare da soli”.
Autore : Nello Lombardo
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