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| notizia del 01/05/2006 messa in rete alle 19:53:29 Regionali 2006/Nuovo giro, nuova corsa… Ammatula? Sapete tutti come è andata a finire alle Politiche del 9-10 aprile scorsi. Un cappotto per Gela, che si è vista azzerata la rappresentanza parlamentare nazionale. Avevamo festeggiato l’elezione di Morinello, ma Diliberto ci ha ripensato (in 2ª pagina le rimostranze del nostro Elio Cultraro). E così Gela, la più grossa città della provincia – quinta in Sicilia – con i suoi 80 mila abitanti, è stata ricacciata indietro, allineata ai piccoli comuni del Nisseno. A tutto vantaggio di Caltanissetta, che ha potuto fare il pieno, con quattro parlamentari eletti (Lo Maglio, Misuraca, D’Antoni e Cardinale), grazie soprattutto alle tante candidature di servizio di alcuni candidati gelesi. Attenzione! Alle regionali, potrebbe ripetersi un altro terrificante cappotto. Anche qui i giochi sembrano già fatti. Per credere, basta scorrere le liste (il termine per la presentazione sarebbe scaduto qualche ora dopo che il giornale andava in macchina). I deputati da eleggere sono quattro e si ha ragione di prevedere che a beneficiarne sa-ranno Forza Italia, Margherita, Udc e Ds, con qualche possibilità per An, visto che il partito di Fini ha ripescato in extremis una candidatura di prestigio come quella di Angela Galioto, vicepresidente del Consiglio comunale e componente del Cda dell’Ast. Nel novero delle probabilità, mettiamo anche la lista del Mpa, il movimento creato dal presidente della provincia di Catania Raffaele Lombardo, il quale ha pescato in Pino Federico un candidato che sicuramente darà filo da torcere al concorrente nisseno, tale Calogero Salvaggio. Come dire che se l’Mpa dovesse spuntarla nella corsa al quarto seggio su An e Udc, Federico, che si è portato dietro quasi tutta Nuova Sicilia, potrebbe essere eletto. Torna il lizza (invitati personalmente dal governatore Cuffaro) ildentista Salvatore Salerno (lista del Presidente). Tra i gelesi corrono anche Luciana Carfì (lista per Rita), Lorenzo Raniolo (Dc) e Giuseppe Migliore per Alleanza Siciliana (Musumeci). Ma procediamo con ordine. Forza Italia. Non c’è partita contro Alessandro Pagano, assessore regionale in carica, asso pigliatutto della politica nissena, con le sue grosse lobbies anche a Gela. Cosa mai potrà fare il gelese Mimmo Malluzzo se non raccogliere voti per rafforzare la scontata elezione del suo più quotato compagno di lista? Margherita. Galletti, deputato uscente, ha ottenuto una nuova benedizione dal boss del partito in Sicilia Totò Cardinale, che avrebbe già mobilitato in favore del candidato nisseno le cariche istituzionali in provincia. Assolutamente di consapevole servizio la candidatura della gelese Ambretta Catania, una new entry della politica. Udc. Partita a senso unico tra il nisseno Rudy Maira e la gelese Giovanna Palazzolo. Il primo è un navigato politico con esperienze di amministratore locale, deputato nazionale e regionale. Perdippiù, gode di collegamenti importanti con il sud della provincia, Gela compresa. La Palazzolo sa, perchè è intelligente ed ha il senso della realtà, che anche la sua è una candidatura di servizio. Democratici di sinistra. Discorso molto complesso e articolato. Il candidato gelese non avrebbe avuto rivali se la (quarta) riproposizione di Lillo Speziale non fosse stata così duramente osteggiata. Superato alcuni mesi fa lo scoglio Donegani, che rivendicava la candidatura (si è dovuto accontentare di un posto in lista per la Camera senza grosse chanches), il parlamentare in carica ha forzato tanto per essere riproposto da provocare una dura protesta in seno al partito, dove il fronte del dissenso ha assunto proporzioni mai registratesi in quell’area politica, per tradizione raramente toccata da grossi conflitti interni. Con il segretario della Cgil Emanuele Scicolone (lo si vedeva studiare da candidato già da qualche anno), e contro la candidatura di Speziale, si sono schierati gli ex segretari Peppe Ferrara e Antonio La Folaga. Questo gruppo ha atteso fino all’ultimo il ripensamento da parte della segreteria regionale e quando la ricandidatura di Speziale è stata confermata, il colpo di scena: Scicolone passa con i Comunisti italiani e si candida nella lista “Uniti per la Sicilia”, con gli orlandiani, Di Pietro, Verdi, lo Sdi ed altri cespugli del centrosinistra. Per Speziale sono aumentate le difficoltà, tanto che il suo concorrente nisseno Puccio Dolce, vicepresidente della provincia dimissionario, ha cominciato a fregarsi le mani, e neppure ancora ci crede di quello che potrebbe alla fine rivelarsi come un regalo servito dai gelesi su un piatto d’argento. Tirando le somme, i seggi di Forza Italia e Margherita hanno già nomi (Alessandro e Giuseppe) e cognomi (Pagano e Galletti); quelli dell’Udc e dei Ds sono in discussione, ma ci permettiamo di assegnare più chanches ai candidati nisseni. E non per puro pessimismo ma per la riscoperta scelleratezza degli elettori gelesi, oltre ogni più irragionevole masochismo. Se la lezione delle recenti Politiche è servita, bisognerà correggere il tiro e valutare le reali, ancorchè esigue speranze che qualche candidato gelese possa farcela e così rappresentare all’Ars gli interessi di questa bistrattata città, che se non si sveglia da questo suicida e sospettoso torpore – forse non del tutto spontaneo – tra due anni perderà anche la Presidenza della provincia regionale. E sarà l’azzeramento totale, non restando altro che leccarsi le ferite e ritrovarsi – come unica rappresentanza politico-istituzionale cittadina – il sindaco che c’è e quello che verrà. Autore : Rocco Cerro » Altri articoli di Rocco Cerro |
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