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notizia del 17/06/2012 messa in rete alle 19:54:09
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Crocetta: salverò la Sicilia
Rosario Crocetta non si tira indietro e con un intervento video direttamente dalla sede del Parlamento europeo in quel di Strasburgo, martedì 12 giugno ha annunciato l’adesione al gruppo Facebook che ne chiede la candidatura a presidente della Regione Sicilia; gruppo che, in una decina di giorni, ha superato i diecimila sostenitori. Nel filmato Crocetta ha chiaramente affermato di voler scendere in campo assieme ai siciliani, «per liberare l’isola e fare di essa una terra di sviluppo, legalità e trasparenza: bisogna bloccare lo stupro di massa che una casta avida, perpetua contro il popolo siciliano».
La candidatura dell'eurodeputato del Pd è un progetto che «non vuole contrapporsi ad altre candidature del fronte progressista” è mira invece “ad unire tutte le forze dell'alternativa attraverso metodi di selezione democratica, senza rendite di posizioni».
Una candidatura che nasce dal basso e che si alimenta delle potenzialità concesse dalle tecnologie nella libera rete, internet, andando anche oltre i tradizionali steccati. Che non si tratti solo di “profili” ma di persone reali, lo conferma la circostanza che vede gli stessi promotori della candidatura sul web, organizzare un incontro a Vittoria, venerdì 15 giugno a partire dalle ore 19, nel quale l'eurodeputato anticiperà i temi di un programma che intende costruire “insieme” alla gente. L'indomani, Sabato 16 giugno, è prevista una conferenza stampa a Palermo. Per il comprensorio la candidatura di un gelese alla presidenza della Regione rappresenta già di per sé una novità assoluta. Un'eventuale elezione costituirebbe addirittura qualcosa di storico, non foss'altro perché Gela ed i comuni vicinori si ritroverebbero con un interlocutore che, a dispetto del divieto di mandato imperativo, oggettivamente non potrebbe non dare conto e risposte al territorio su alcuni dei problemi atavici che lo assillano: leggasi infrastrutture, servizi essenziali, disoccupazione e quant'altro. Fra le altre, una responsabilità quest'ultima di non poco conto, sulla quale Crocetta avrà riflettuto, senza con tutta evidenza timori di sorta ed a cui, a questo punto, non intende affatto sottrarsi.
Autore : Filippo Guzzardi
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