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notizia del 27/09/2003 messa in rete alle 19:48:34
Morinello e Speziale? Meglio deputati
Il Consiglio comunale di Gela ha dovuto rinviare, qualche giorno fa, la delibera relativa al parco eolico in contrada Piano Stella, perché mancava l’assessore al ramo per relazionare in merito.
Al dibattito è intervenuto il consigliere Bonura, difendendo l’assessore (per la cronaca, Speziale) e motivando l’assenza con un probabile impegno per conto dell’amministrazione comunale gelese.
Errore: l’assessore Speziale era a Siracusa, alla festa dell’Unità, in qualità di capogruppo diessino all’Ars, impegnato in un pubblico dibattito col governatore Totò Cuffaro.
Nulla di male, sia chiaro; ma occorre riflettere sulla opportunità che chi è chiamato ad impegni di carattere regionale (Speziale e Morinello) debba fare anche l’assessore a Gela. Vi è infatti il serio pericolo che non si riesca a fare l’interesse della città a Palermo e contemporaneamente si rallenti, come nel nostro caso, l’attività amministrativa a Gela. Farebbero dunque bene, i nostri deputati, a dimettersi e a concentrare i propri sforzi in sede di assemblea regionale. Assemblea che, peraltro, sembra orientata ad approvare una leggina che favorisce l’istituzione della provincia calatina spegnendo contemporaneamente le speranze in una provincia del Golfo.
E questo è un argomento del quale non riesco a capire nulla. Ma come: la provincia del golfo significherebbe per Gela l’istituzione di nuovi uffici, una maggiore presenza di enti pubblici, un miglioramento dei servizi, un notevole incremento occupazionale, e di fronte a tutto ciò: gli esponenti della politica locale stanno zitti, fermi e tranquilli?
A Caltagirone esiste un comitato per la provincia costituito da esponenti di tutti i partiti, da destra a sinistra, un comitato che sta facendo sentire il suo peso a Palermo, un comitato che promuove continui dibattiti e convegni per spiegare il progetto della provincia calatina.
A Gela, invece, destra e sinistra continuano a “cazzeggiare” e a polemizzare su ogni cosa, come i medici che litigano mentre il malato muore. Che squallore politico! Quale vergognosa assenza di visione del futuro! Il sindaco avrebbe dovuto già da tempo costituire un comitato, ma è stato troppo impegnato sul fronte degli appalti e della legalità. Il Consiglio comunale non parla dell’argomento, così come i segretari e gli esponenti di spicco dei partiti, che invece dovrebbero promuovere una mobilitazione popolare ad ogni livello.
A meno che, dal vertice, non siano arrivati degli interessati consigli di lasciare perdere, e i politici gelesi si lascino condizionare dai burattinai palermitani o romani.
Del resto, una città come Gela, dove ogni giorno e in ogni occasione si combatte la battaglia contro la mafia e per la legalità, una città dove il primo cittadino deve vivere blindato e scortato, come può aspirare a diventare provincia?
Meglio che il potere rimanga a Caltanissetta, dove, notoriamente, la mafia non sanno neanche cosa sia.
Autore : Giulio Cordaro
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