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notizia del 20/10/2013 messa in rete alle 19:44:31
Politica del semaforo. Fasulo come Prodi
La tragedia dei migranti morti a Lampedusa credo abbia toccato i cuori di tutti. Gli abitanti dell’isoletta hanno aiutato come hanno potuto i naufraghi, e unanime è stato il riconoscimento nei loro confronti, tanto che l’isoletta è stata proposta per il Nobel per la pace.
Ma in qualche modo i lampedusani andrebbero risarciti per i disagi e i problemi che subiscono. Come? Magari aprendo a Lampedusa un casinò, ha detto il governatore siciliano Crocetta.
Da fonti ufficiose abbiamo appreso come dovrebbe svolgersi l’operazione. Crocetta invierà nei porti libici e tunisini da cui partono le “carrette” dei migranti alcune squadre di “fedelissimi”, inquadrati come “consulenti umanitari” a spese della Regione, così almeno potrà sistemare qualche decina di portaborse. Ad ogni migrante in partenza, i consulenti regionali consegneranno un pacchetto di gettoni per giocare al casinò, che verranno pagati in contanti assieme al compenso degli scafisti.
Una volta giunti a Lampedusa, se non naufragano prima, i migranti verranno alloggiati in un confortevole centro di smistamento collegato al casinò, e potranno tentare la fortuna a loro piacimento. Chi farà “saltare” il banco vincerà un salvacondotto, per sé e per i familiari, verso la Germania o la Svezia.
Così, finalmente, sarà risolto una volta per tutte il problema dei profughi, e ci risparmieremo la presenza acida della Boldrini ad enunciare luoghi comuni e banalità.
Torniamo a casa nostra, cioè a Gela. Nonostante la “siccità” delle casse comunali, nonostante l’amministrazione arranchi nell’ordinaria amministrazione, ho una grande ammirazione per il sindaco Fasulo.
Non posso fare a meno di ricordare la stupenda imitazione di Prodi fatta da Corrado Guzzanti al PippoKennedy Show qualche anno fa (se qualcuno non la ricorda è visibile su Youtube). Era la politica del semaforo: tutti si agitano, le auto corrono veloci in ogni direzione, ma il semaforo resta lì, calmo, tranquillo, imperturbabile.
E’ la politica di Fasulo: tutti si agitano, contestano, fanno documenti, mozioni, interrogazioni, cercano maggiore visibilità, minacciano stravolgimenti politici, e lui rimane calmo, tranquillo, non si smuove di un centimetro, lascia che tutti si agitino ma rimane imperturbabile, convinto che prima o poi si stancheranno.
La politica del semaforo è comune a tutti gli ex democristiani, fa parte del loro Dna, del loro modo di intendere la politica. Anche Enrico Letta la pratica a tutto campo: tra le imboscate del Pdl spaccato, le castronerie dei grillini e gli amici-infami del Pd, Letta riesce a barcamenarsi e a rimanere in sella. Il suo Governo riesce a fare il dieci per cento di quello che servirebbe al Paese, ma lui comunque rimane calmo e imperturbabile, sempre pacato, mai fuori dalle righe.
Proprio come Fasulo. Non sarà che il nostro Sindaco si stia preparando a traguardi più alti, praticando la politica del semaforo?
Autore : Giulio Cordaro
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