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notizia del 23/06/2013 messa in rete alle 19:43:13
Ufficio delle Entrate da città di serie B Intervenga il sindaco
Mi ero augurato di non dover continuare a parlare dell’Agenzia delle Entrate di Gela, ma purtroppo, a distanza di mesi e di anni, la situazione non è migliorata, anzi, se possibile, è ulteriormente peggiorata. L’Ufficio Territoriale di Gela, secondo una pianta organica di qualche anno fa, avrebbe dovuto avere ottanta unità lavorative, per seguire le pratiche dell’ampio bacino di utenza che comprende, oltre a Gela, i comuni di Butera, Niscemi, Riesi e Mazzarino. Ma i dipendenti non sono mai stati più di quaranta.
I vertici regionali dell’Agenzia, così, hanno avuto il colpo di genio, consistito nel trasferire l’Ufficio Controlli a Caltanissetta, tanto i gelesi sono abituati da secoli a fare i pendolari col capoluogo di provincia: qualche viaggio in più che fastidio può dare?
Con quaranta unità e senza Ufficio Controlli l’Agenzia di Gela potrebbe funzionare benone. Peccato che diversi impiegati, nel frattempo, siano andati in pensione e non siano stati sostituiti. Oggi l’organico di Gela è di sole venti unità, ma considerando i permessi, le ferie e le malattie, la media delle presenze è di quindici unità, con i picchi di alcune giornate in cui c’è il deserto e i servizi vanno in emergenza.
A farne le spese, come sempre, sono i contribuenti, che per chiudere le pratiche sono costretti a tornare più volte e a perdere tempo per lunghi periodi, anche mesi o anni. Sì, perché l’arretrato continua ad essere enorme e non si riesce a smaltire con il poco personale disponibile.
I cittadini si lamentano, sbraitano, ogni tanto danno in escandescenze, ma alla fine non succede nulla. È un muro di gomma che non si riesce a scalfire. Quello di Gela è un ufficio declassato che nessuno ha interesse a migliorare, tanto i cittadini di Gela e del comprensorio sono e continuano ad essere cittadini di serie B. Poco importa se a Caltanissetta lavorano più di cento unità e ad Agrigento ci sono più dipendenti che scrivanie disponibili: i gelesi non rompano le scatole e continuino a crogiolarsi nei disservizi.
Qual è la soluzione? In primo luogo una richiesta urgente del Sindaco per un incontro con la Direzione regionale delle Entrate, con la presenza e l’appoggio dei due deputati regionali del territorio. Occorrerà chiedere con decisione, anche sbattendo i pugni sul tavolo, che l’Ufficio di Gela venga impinguato di personale capace di smaltire l’arretrato e fornire servizi decenti ai cittadini. Se ciò non dovesse avvenire, ci sono numerose altre forme di protesta per convincere i vertici dell’Agenzia che è ora di finirla con gli atteggiamenti vergognosi nei confronti dei contribuenti gelesi e del comprensorio, sballottati dappertutto senza alcun rispetto per i loro bisogni. Perché è vero che i cittadini devono rispettare le istituzioni, ma uguale rispetto devono potere ottenere (e pretendere).
Autore : Giulio Cordaro
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