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Corriere di Gela | In Consiglio prove tecniche di avvicinamento tra Pd e Udc
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notizia del 25/11/2012 messa in rete alle 19:42:18
In Consiglio prove tecniche di avvicinamento tra Pd e Udc

Sta cambiando qualcosa fra Udc e Pd? Delle due anime del gruppo consiliare Udc, quella che fa capo a Guido Siragusa sembra ottenere più credito da parte del gruppo consiliare Pd.

E’ probabile che sia il tema trattato e il suo impianto che riesca a trovare quelle convergenze che in altri tempi sono state sempre negate.

Si stanno avviando forse nuove manovre per un allargamento della maggioranza in Consiglio o è un fatto puramente casuale legato al tema? Lo stesso Siragusa, mentre illustra la sua mozione dà per quasi scontata la sua bocciatura o comunque che di proposito come quasi sempre accada, il Pd faccia mancare il numero legale. Alla fine deve ricredersi perché la sua mozione, messa ai voti, ottiene la totalità dei consensi dei 19 consiglieri presenti.

Al cronista non sfugge che tre consiglieri Pd, quasi pronti ad andar via dall’aula, rimangono fermi sino all’esito finale ed alla proclamazione del voto unanime. Potrebbe essere, questo, il primo segnale di distensione per una collaborazione più proficua. E’ prematuro al momento prevedere come cambieranno gli scenari della politica dopo la elezione a governatore della Sicilia di Rosario Crocetta. Ci sono le incognite del Partito dei siciliani che ancora non ha spiegato ai suoi iscritti cosa è successo alle elezioni regionali. Pur fortemente richiesto dalla base, ancora non è stata fatta l’analisi del voto. Il malcontento regna in giro, ma c’è chi giura che è questione di qualche giorno ancora e il tanto agognato rimpasto (una denominazione che il sindaco non gradisce) o rimodulazione della giunta potrebbe accadere.

Ma torniamo alla seduta di question time, partendo dall’ultimo punto approvato, ossia dalla mozione – atto d’indirizzo del consigliere Udc Guido Siragusa, controfirmato anche da Morselli. Si tratta dei finanziamenti della legge regionale n. 14 del 2000. Il Comune di Gela potrebbe fruirne solo se riuscirà a presentare progetti finalizzati allo sviluppo economico del suo territorio. La procedura è molto articolata e coinvolge anche gli apparati burocratici della Regione siciliana. In sostanza, tralasciando i dati tecnici e i riferimenti normativi, come ha spiegato Siragusa, l’Eni nell’ambito dei suoi investimenti nell’agro di Gela, è tenuta a versare nelle casse della Regione un contributo di un milione e 128 mila euro la cui destinazione è vincolata al finanziamento di progetti di sviluppo. Gela ha piena titolarità, ad avviso di Siragusa, nel richiedere il finanziamento di progetti di carattere infrastrutturale e ambientale. Il Comune non deve far altro che inoltrare alla Regione una richiesta di finanziamento in misura non superiore all’intero contributo che l’Eni verserà alla Regione.

Nel frattempo sarà necessario istituire un coordinamento tecnico-politico-amministrativo tra Comune e Regione, che dovrebbe individuare il percorso amministrativo che conduca al raggiungimento dell’obiettivo finale.

La mozione riscuote l’attenzione di tutti e viene approvata all’unanimità.

E’ Terenziano Di Stefano (PdS) ad aprire i lavori, illustrando la sua mozione che prevede l’istituzione di una Black list per le imprese, fornitori, direttori dei lavori Rup. L’iniziativa trova molto consenso, addirittura Nicolò Gennuso si chiede come mai la mozione non venga estesa a tutti i settori. Opportunamente integrata viene approvata all’unanimità con 19 voti su 19.

Le due mozioni successive vengono unificate trattando lo stesso tema. A presentarle Cirignotta-Morselli-Siragusa da una parte e separatamente la Cassarà. In sostanza viene chiesto dai consiglieri come l’amministrazione intenda utilizzare la casa albergo che starebbe per essere donata dall’Eni al Comune di Gela.

Di Stefano sarebbe del parere che venisse assegnata a soggetti vincitori di un bando pubblico. L’immobile potrebbe tornare all’Eni se il progetto non dovesse soddisfare i requisiti del bando. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Gulizzi (Pd). Ventura (PdS) ironizzando, punta il dito contro l’Eni che, a suo dire, farebbe bene a pensare a cose più concrete. Il sindaco Fasulo puntualizza subito che a lui risulta che la casa albergo sta per essere ceduta ad una società del gruppo Eni, la quale non avrebbe proprio alcuna intenzione di cederla gratuitamente.

Per Siragusa (Udc) “è una cosa inutile parlare di casa albergo” perché è un edificio concepito negli anni ottanta e non ci giura per nulla che l’Eni possa cederlo gratuitamente dopo averlo ristrutturato. A conclusione degli interventi, la mozione viene approvata. La seduta si scioglie poco dopo per mancanza di numero legale.


Autore : Nello Lombardo

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