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notizia del 23/06/2013 messa in rete alle 19:38:41
Non è stata la solita passerella
Qualcuno deve aver capito male o ha voluto mistificare l’esito dell’audizione tenuta a Gela dalla commissione Ambiente dell’Ars, presieduta da Giampiero Trizzino. Leggendo qua e là le dichiarazioni di politici locali e rappresentanti delle istituzioni, sembrerebbe che non sia accaduto nulla. L’inchiesta de L’Espresso sul rischio “ilvanizzazione” della Raffineria di Gela? Chi la ricorda più? Lo sversamento di idrocarburi che qualche giorno dopo la pubblicazione del dossier giornalistico si è verificato nel tratto di mare che costeggia lo stabilimento dell’Eni? Tutto risolto! L’audizione della commissione Ambiente dell’Ars? Semplice routine!
Non è andata proprio così.
La seduta tenuta a Gela dalla commissione guidata da Trizzino intanto non è stata la solita passerella di politici cui siamo stati abituati, ma un evento di estrema responsabilità istituzionale, con un susseguirsi di interventi pacati, questo sì, ma senza autoreferenzialità.
Sullo sversamento a mare di idrocarburi Trizzino ha detto: «Torneremo a Gela non appena avremo i risultati dei controlli effettuati da Arpa, Asp e Capitaneria e in quell’occasione chiederemo conto dell’incerto utilizzo dei 40 miliardi di vecchie lire che lo Stato aveva destinato anni fa al risanamento ambientale della zona, già a quel tempo dichiarata ad alto rischio ambientale, e degli 8 mln di euro più recentemente affidati ad un ufficio speciale che ha chiuso i battenti nel dicembre scorso». E sui deputati gelesi Arancio e Federico, Trizzino ha aggiunto: «Mi hanno accusato di creare sfiducia nelle istituzioni, ma come faccio a fidarmi se sono le stesse istituzioni a dichiararsi inaffidabili, ammettendo candidamente la quasi totale assenza di controlli?».
Autore : Rocco Cerro
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