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Corriere di Gela | Presentato in Municipio il piano di protezione contro il crimine
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notizia del 16/05/2005 messa in rete alle 19:29:08

Presentato in Municipio il piano di protezione contro il crimine

E' già operativo il consorzio "Città futura" presieduto dal sindaco Rosario Crocetta. Nella settimana che va a chiudersi sono state avviate alcune iniziative sia a Gela che a Niscemi in collaborazione con le scuole. Iniziative che si inquadrano nell'attività di prevenzione e di lotta per la legalità. Tra queste iniziative il primo cittadino ha presentato la mascotte della legalità raffigurante un gatto con indosso una maglietta nella quale troneggia la scritta: "Io sono per la legalità". La figura è stata realizzata dal fumettista Emiliano Santalucia. Annunciata anche l'iniziativa del fumetto contro la mafia e tutte le forme di illegalità, una sorta di concorso indetto dal Consorzio "Città futura" Gela-Niscemi rivolta a tutte le scolaresche di Gela e Niscemi allo scopo di divulgare la cultura della legalità ed il rispetto delle regole civili.
In tale contesto è stato anche presentato un libro sulla vita del capo del pool antimafia di Palermo giudice Antonino Caponnetto, che è stato oggetto di dibattito da parte degli studenti di Gela e Niscemi. Forte la partecipazione delle massime autorità politiche, comunali, magistrati e forze dell'ordine, mentre ha presenziato anche la vedova del giudice che ha portato la testimonianza di consorte e di cittadina del "nonno" Caponnetto. Con la presentazione del Consorzio "Città futura", il sindaco ha anche annunciato ufficialmente che il sistema di controllo della città tramite le telecamere collegate con le forze dell'ordine è divenuto operativo e quindi i cittadini potranno sentirsi più sicuri se si pensa che accanto a questo nuovo servizio opereranno in città e periferia due stazioni mobili dei carabinieri in aggiunta ai carabinieri e poliziotti di quartiere. Da parte di tutti è stato sottolineato come adesso sarà molto più difficile sfuggire al controllo con tutti i sistemi di monitoraggio del territorio messi in atto dallo Stato in tempo reale.
"Stiamo puntando molto sulle giovani generazioni – ha affermato il sindaco Crocetta – e sono felicissimo che sta emergendo proprio nei giovani una coscienza nuova. C'è una stagione eccezionale di interventi che coinvolge tutte le forze dell'ordine con un ruolo particolarmente attivo del tribunale. Ritengo che il progetto Città futura debba andare avanti anche su altri terreni. Infatti per via di un accordo tra le prefetture di Caltanissetta e di Ragusa si è pensato di estendere il telecontrollo anche nelle campagne, settore dove di recente sono intervenute grandi operazioni di polizia. E’ un settore che dobbiamo particolarmente attenzionare”.
Alla conferenza stampa tenuta presso l’ufficio del sindaco hanno partecipato il prefetto di Caltanissetta Vincenzo Santoro, il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Adolfo Fischione, il comandante della locale Compagnia, capitano Bartolomeo Di Niso, i massimi rappresentanti di Polizia, Guardia di Finanza e dei Vigili Urbani.
Sono intervenuti anche nel corso dell'incontro con i giornalisti l'on. Giuseppe Lumia, il presidente del Tribunale Raimondo Genco, il Gip Lirio Conti ed il segretario regionale della Cgil Diliberto. E' stato Rosario Crocetta a presentare le iniziative legate al controllo del territorio, seguito dall'intervento del prefetto santoro e del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Fischione. Il Prefetto Santoro che ha fortemente voluto questo progetto di legalità, nel prendere la parola ha ricordato brevemente la sua precedente attività di questore ed ora di prefetto, sostenendo che non è possibile soddisfare le richieste dei cittadini quando chiedono più presenza di forze dell’ordine nel territorio.
“Ciò non è possibile – ha detto Santoro – perché non sarebbe in linea con i principi democratici di cui ci nutriamo da quasi sessant’anni. Allora visto che la coperta è troppo corta cerchiamo di industriarci con questi mezzi tecnologici evidenziati nel progetto Città futura, con le stazioni mobili, il controllo delle campagne. Uno dei miei cavalli di battaglia è il coinvolgimento totale dei vigili urbani. Lo scorso anno ho dato delle precise indicazioni invitando i Comuni a consorziarsi perché Comuni con tre - quattro vigili urbani posso fare ben poco. In tale modo nel momento in cui Caltanissetta, Gela ed altri comuni più piccoli si raccorderanno con le forze di polizia, l’attività di prevenzione e repressione sul territorio sarà più funzionale e suscettibile di grandi risultati. Ho, in tale contesto, pregato il sindaco Crocetta ed il comandante dei vigili urbani di fare un’attività unica e coinvolgente. L’attenzione che rivolgiamo alla città di Gela ed alla provincia di Caltanissetta, sta trovando dei risvolti positivi non solo per l’attività della prefettura ma soprattutto per il coinvolgimento della società civile, dei sindacati, scuole. Con una punta di orgoglio e l’umiltà che non deve mai mancare dico che in questo periodo stiamo realizzando molte cose positive nella provincia di Caltanissetta e ciò ci deve dare il la per continuare in questa nostra attività che ci porterà ad arrivare alla fine della strada dove c’è scritto libertà e legalità”.
La cerimonia a Palazzo di città si è conclusa con l’intervento del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Colonnello Fischione.
“La percezione di sicurezza fa riferimento alla gente – ha affermato l’ufficiale dei carabinieri – e spesso tra di noi quando commentiamo dei fatti si dice che in determinate aree laddove aumentano i reati diminuisce anche la percezione di sicurezza anche da parte dei cittadini. Quando si commettono fatti criminosi il cittadino si scoraggia e non si presenta più presso gli uffici delle forze di polizia per esporre denuncia. Qui devo dire che la percezione di sicurezza dei cittadini è molto alta ed è per questo che il signor prefetto parlando con le forze di polizia ha cercato di trovare tutti gli accorgimenti necessari per potere sempre di più prevenire e reprimere. Noi abbiamo portato su Gela due stazioni mobili di carabinieri che sono lì a ricevere le denunce ma anche a sentire e osservare ciò che accade. Noi metteremo in determinati giorni della settimana queste stazioni proprio nei quartieri cosiddetti a rischio divenendo un punto di riferimento. Saremo lì pronti a colloquiare con la gente e ad interfacciarsi col Comune e con il sindaco”.


Autore : Nello Lombardo

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