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notizia del 06/12/2004 messa in rete alle 19:24:39
Tireless, riesumazione a scoppio ritardato
Tutto è iniziato il giorno in cui la principessa Vittoria Alliata, consulente del Sindaco di Gela, ha deciso, in quel di Torino, di andare al cinema. Lo spettacolo era un documentario realizzato da un regista pacifista scozzese sui “mostri”, partendo dal leggendario mostro di Loch Ness ai sommergibili nucleari dei giorni nostri.
Nel documentario si citava il Tireless, un sommergibile nucleare britannico che il 12 maggio 2000, nel Canale di Sicilia, subì un’avaria che causò la perdita in mare aperto di una scia di acqua di raffreddamento radioattiva. Al sommergibile fu negato l’ingresso in un porto italiano (probabilmente Taranto), dopodiché si diresse a Gibilterra, dove in cinque mesi di lavoro fu riparata la crepa (e intanto subì l’assalto dei pacifisti di Greenpeace).
Il 28 novembre 1990 il senatore Semenzato presentò un’interrogazione parlamentare. Dell’incidente si parlò a lungo, grazie ad una interrogazione di Pedro Marset Campos, nella seduta del 6 ottobre 2000 del Parlamento Europeo, ed anche nella seduta del 14 dicembre 2000, ma sempre e solo in relazione alla pericolosità dei sommergibili nucleari nel Mediterraneo e sulla presenza del Tireless nel porto di Gibilterra. Poi, per quattro anni, la vicenda fu dimenticata.
Dio benedica Vittoria Alliata, che dopo avere visto il documentario scozzese ha telefonato, allarmata, al Sindaco Crocetta, il quale, instancabile al pari del Tireless (che in inglese vuol dire proprio “instancabile”), è riuscito in men che non si dica a creare un “caso”, rilanciato dalle agenzie di stampa e riportato con grande evidenza da Repubblica: la scia di acqua di raffreddamento radioattiva, quattro anni fa, che conseguenze ha avuto per l’inquinamento a Gela?
Ma il giallo vero è un altro: come mai per quattro anni nessuno ci ha pensato, né in Italia, né a Malta o in Tunisia? Abbiamo forse mangiato per quattro anni pesce radioattivo? Gela rischia una catastrofe nucleare a scoppio ritardato? Le scorie nucleari del Tireless hanno influito geneticamente sui gelesi, e magari sono all’origine di comportamenti delinquenziali?
Sono domande pesanti. Ce ne rendiamo conto, e attendiamo con ansia la mobilitazione annunciata alla stampa da Crocetta, che inviterà a Gela i pacifisti scozzesi per uno scambio culturale: gli scozzesi ci notizieranno sul Tireless e intanto sonderanno il Lago Biviere alla ricerca del gemello del mostro di Loch Ness, non si sa mai.
Ma è bene andare fino in fondo a questa vicenda da brivido. Si potrebbe organizzare una conferenza internazionale con libici, tunisini, maltesi e, naturalmente, inglesi per dare corpo ad indagini più accurate. Sarebbe anche il caso di interessare il Presidente europeo Barroso ed invitare il segretario dell’Onu, Kofi Annan. Non è da escludere, per i suoi agganci molto in alto, un intervento del Papa.
Tutti noi dobbiamo essere grati a Crocetta per avere riesumato la vicenda del Tireless: anche se il Comune è in gravi difficoltà finanziarie, se i fornitori non vengono pagati, se gli stipendi sono a rischio, se la città è sprofondata nel più cupo medioevo, lui trova il tempo e la voglia di lottare per la nostra salute. Se mai dovesse lasciare la poltrona di sindaco, lo ricorderemo sempre per questa magnifica azione di lotta.
Autore : Giulio Cordaro
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