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notizia del 02/05/2009 messa in rete alle 19:08:27
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Il centro-sinistra pensa al dopo-Crocetta
Mentre i locali della nuova sede elettorale del candidato europeo, Rosario Crocetta, ancora risentono degli effetti prodotti dalla grande affluenza registratasi nel giorno della loro inaugurazione, quando personalità istituzionali e semplici sostenitori li riempivano quasi totalmente, i rappresentati locali dell'originaria coalizione di centro-sinistra, in ordine sparso, già avviano il loro personale percorso di riorganizzazione, con un esclusivo intento: strutturare il futuro della città.
Diversi esponenti della sinistra gelese hanno ritenuto necessario imboccare la via dell'attenta analisi politica; se l'attuale sindaco riuscisse, come in molti auspicano, ad ottenere l'ambito incarico presso il massimo organo continentale, lo sconvolgimento degli equilibri sarebbe, come ovvio, totale.
Imbastire, con largo anticipo, le necessarie soluzioni programmatiche significa, principalmente, ammettere la possibilità che il lungo salto, dalla fascia tricolore alle stanze di Strasburgo, possa effettivamente concretizzarsi.
Nei lunghi mesi precedenti all'ufficializzazione della candidatura del sindaco di Gela, entro i confini dell'eterogenea coalizione di sua pertinenza, diverse fratture ed evidenti malumori hanno contribuito all'emersione di molteplici figure, interessate a far prevalere il proprio progetto.
Un'anticipata conclusione della legislatura indurrebbe, di certo, ogni pretendente alla guida della città ad abbandonare definitivamente false prudenze per gettarsi, anima e corpo, in una nuova campagna elettorale.
Meglio, quindi, fissare rapidamente le mosse da intraprendere, evitando di giungere impreparati in prossimità di cruciali scadenze.
Una siffatta convinzione si pone al centro dell'azione di un gruppo politico, Democrazia e Socialismo, assai giovane, ma non per questo meno combattivo, come dimostrato dalla dinamicità propositiva tipica dei suoi componenti.
Il capogruppo in Consiglio Comunale, Paolo Cafà, acquisita, poiché inderogabile, la decisione del Partito Democratico di optare per Rosario Crocetta, ha, istantaneamente, aperto una vera e propria fase consultiva fra tutti gli aderenti al suo personale progetto.
Nel corso di questa stessa settimana il gruppo dirigente di DeS aveva fissato una prima riunione, rinviata all'ultimo istante per sopraggiunta indisponibilità di alcuni suoi componenti, destinata all'individuazione dei fattori salienti da porre alle fondamenta di una futura “battaglia” elettorale: volgarmente potremmo parlare di un tentativo di guardarsi intorno per delineare il da farsi.
Nascondere l'evidenza sarebbe, d'altronde, quantomai inutile: Democrazia e Socialismo, nelle vesti del suo leader, Paolo Cafà, ambisce alla sindacatura, collocando quest'obiettivo tra le assolute priorità dell'intero percorso politico.
La dialettica interna, peraltro, assume connotati di assoluta variabilità; se, da un lato, aderenti come il vicepresidente del Consiglio Comunale, Dionisio Nastasi, ed il consigliere, Santo Giocolano, non nascondono il loro pieno appoggio alle volontà prospettate da Paolo Cafà; dall'altro, invece, non mancano talune voci dissonanti, tra queste quelle del consigliere comunale, Nicolò Gennuso, e del padre, anch'esso iscritto a DeS, Rossano Gennuso, spesso in disaccordo con la linea strenuamente conflittuale verso l'amministrazione comunale attuata dallo stesso capogruppo.
Non bisogna, infine, trascurare la variabile identificabile nell'ex consigliere Pdci, Giovanna Cassarà, indipendente dopo la definitiva rottura con il partito guidato, a livello nazionale, da Oliviero Diliberto, disponibile, secondo molte voci, ad abbracciare la causa di Democrazia e Socialismo, trascinando con sé un notevole quantitativo di preferenze.
Paolo Cafà, quindi, occupa certamente il proprio posto tra gli aspiranti alla sostituzione di Rosario Crocetta: allo stato attuale è il solo ad aver esposto con sufficiente chiarezza le proprie convinzioni.
Nell'ampio arco delle forze di centro-sinistra non risultano, finora, altri chiari passi in avanti, neanche all'interno dei ranghi del Pd, ove risulta arduo, al momento, azzardare previsioni in materia. Se, invece, si profilasse un appoggio, da parte della medesima compagine politica, in favore delle aspirazioni di Paolo Cafà? Un dato appare quasi scontato: nell'area del centro-sinistra locale le possibilità di conseguire un risultato di prestigio possono realmente consolidarsi solo ottenendo il beneplacito democratico.
L'ex assessore ai servizi sociali, e con esso il suo gruppo, dovrà, così, abbracciare il riformismo propugnato dal partito di Dario Franceschini, tralasciando le posizioni espresse, da ultimo, dalla nuova compagine di Sinistra e Libertà (sostenitori di Vendola fuoriusciti dal Prc, Socialisti, Verdi, Sinistra Democratica), oppure sarà capace di creare e mantenere uno stabile compromesso?
Autore : Rosario Cauchi
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