|
notizia del 02/02/2008 messa in rete alle 19:01:56
In Consiglio già tira aria di elezioni
Era da tempo che non assistevamo ad una seduta consiliare dove ogni occasione o argomento di discussione, sono buoni per evidenziarsi e fare passerella. Nella seduta di lunedì 28 gennaio abbiamo toccato con mano come i consiglieri di entrambi gli schieramenti amano sfoggiare tutta la loro oratoria pur di mettersi in vista. Tira insomma aria di campagna elettorale. Si approfitta della telecamera per proporsi ai futuri elettori.
Gli argomenti oggetto di discussione in aula consiliare sono di quelli corposi per i quali è giusto che ciascuno faccia conoscere il proprio punto di vista anche se questo dovrebbe ritenersi scontato. Quando si parla di dare risposte ad una associazione, l’Ados (Associazione Donne Operate al Seno), che chiede al Consiglio comunale di intervenire nei confronti delle Istituzioni per l’acquisto di uno strumento sofisticato (Iort) che con precisione estrema colpisce i tessuti neoplastici da utilizzare per questi malati, chi avrebbe il coraggio di dire di no? Ebbene tra una polemica e l’altra si spendono quasi due ore per poi alla fine dire sì all’unanimità. L’argomento avrebbe potuto essere liquidato in meno di mezz’ora. Invece ognuno fa la sua brava passerella. Ci è sembrato invece fuori dal coro il capogruppo di Forza Italia Gaetano Trainito che ha dato un taglio molto tecnico al suo intervento spiegando ai colleghi la funzione dello Iort e dell’importanza di poterlo utilizzare per lenire i dolori e colpire le cellule cancerogene. Invece il momento è buono per parlare di tutto. Le parole più quotate sono: pet cok, Raffineria, inquinamento, polveri leggere, discariche, benzene, ecc. Un cocktail di nomi ed argomenti già triti e ritriti in altri consigli comunali e di cui si poteva fare a meno di affrontarli in quel contesto. Dopo quasi due ore di discussione, la cui soluzione finale ormai sembra scontata, interviene il consigliere Pd Catania, medico, che dice: “Pensavo che quest’atto (la proposta Ados) si sarebbe dovuto votare subito ed invece si sono innescate polemiche inutili”. Coerentemente chiede che si passi subito alla votazione per poi magari continuare la discussione. Il fatto più eclatante che scuote un po’ tutti è la polemica tra il presidente Di Dio e il forzista Lucio Greco.
“Se la deve smettere di accusare gli altri – urla Di Dio coprendo totalmente la voce del consigliere di Forza Italia Lucio Greco –. Lei lancia i suoi messaggi dagli organi televisivi anziché esercitare le sue prerogative all’interno di questo consesso civico. Lei può presentare mozioni, ordini del giorno e mi faccia la cortesia di non scaricare sempre sugli altri le sue deficienze. Adesso basta. Lei non ha più la parola e la prego di accomodarsi”.
Greco tenta di riprendersi la parola per controbattere ma Di Dio è inflessibile e promette che a partire dalle prossime sedute lo sarà ancora di più. “Poiché non rispetta il regolamento – continua il presidente del consiglio – non mi costringa ad allontanarla dall’aula. Quindi la prego di restare al suo posto in religioso silenzio”. Non è mai successo che il presidente dell’assemblea civica arrivasse a usare parole così pesanti verso un consigliere. Tutto nasce da alcune accuse che il forzista Greco lancia nei riguardi di Di Dio. Infatti lo rimprovera di stimolare la polemica e per il fatto che non ha convocato il Consiglio sulla questione acqua, su temi monotematici, sull’ordinanza della Corte dei conti. Poi altre parole che sanno di offesa personale. “Se c’è qualcuno che qui è carente – aggiunge il consigliere forzista – è lei signor presidente”. E’ qui che è scoppia il caso. A quel punto Di Dio lo invita ad alta voce ad essere più attento a lanciare accuse, perché se va a controllare la sua posta, troverà una nota che il presidente gli ha inviato in risposta ai suoi quesiti e interrogazioni. Questa la nota più stonata della serata perché i lavori sono proceduti molto linearmente ed il dibattito che ne è seguito è stato costruttivo e sereno.
Ma andiamo per ordine e veniamo alla seduta. Viene osservato un minuto di silenzio su proposta del consigliere Giovanna Cassarà. “In occasione della giornata della memoria – motiva la Cassarà – il nostro ricordo va alle vittime della mafia e di coloro che caddero lottando per costruire un’altra storia ed un’altra terra”.
Subito dopo interviene il capogruppo di Forza Italia Gaetano Trainito che lamenta la totale assenza di manutenzione al verde nella Via Zancle, un luogo strategico per l’immagine della nostra città sia dal punto di vista culturale, turistico e storico. Per tal motivo chiede all’assessore al ramo se intende intraprendere iniziative per il ripristino dell’igiene e del decoro della zona. Infine sottopone all’attenzione dei consiglieri l’illegittimità della tassa dei locali adibiti a garage appellandosi ad un decreto legislativo del 1993.
Si passa quindi alla elezione, in due tornate, dei due componenti di maggioranza ed opposizione che dovranno far parte dell’Ufficio di presidenza. Risultano eletti Emanuele Marchisciana (maggioranza) e Salvatore Scuvera (opposizione).
Si passa quindi alla modifica del regolamento dei lavori consiliari (Question time, interrogazioni a risposta immediata). Il presidente legge lo schema del nuovo regolamento quand il capogruppo del Pd Totò D’Arma propone il rinvio della discussione anche perché la Commissione affari generali non l’ha ancora esitato. Su questa opportunità sono tutti concordi e pertanto Di Dio ritira l’atto. Paolo Cafà, facendo riferimento alla richiesta dell’Ados indirizzata al Consiglio per l’acquisto dell’apparecchiatura denominata Iort, ritiene che la risposta debba essere positiva perché è necessario “fornire risposte concrete ai bisogni della città per la radioterapia”. Fabio Collorà (Italia di Mezzo) concorda in nome del diritto alla salute.
D’Arma parla della priorità della questione ambiente e chiede un approfondimento, aprendo nel contempo una vertenza tra istituzioni e chi ha inquinato. Accenna per un attimo ad una critica per come gli argomenti si stanno affrontando, riconoscendo che la situazione caotica che si è innescata con la caduta del governo Prodi e le dimissioni di Cuffaro, sta producendo nei consiglieri delle fibrillazioni che andrebbero moderate. Conclude quindi auspicando che nel bilancio vengano inserite somme per l’Ados.
Pino Federico capogruppo dell’Mpa, ritiene che il Consiglio debba essere capace di fare un salto di qualità rispondendo positivamente all’Ados. “La nostra città – afferma Federico – ha un alto indice di inquinamento e le patologie tumorali sono in crescendo. Questo mi preoccupa. Chi ha il dovere di intervenire è la politica. Dobbiamo chiedere all’Amministrazione il salto di qualità. Riguardo alla richiesta dell’Ados la soluzione potrebbe essere anche quella di chiedere che siano le banche a intervenire per finanziare l’acquisto dell’apparecchiatura. Noi comunque voteremo favorevolmente”.
Il liberale Grazio Trufolo si dichiara favorevole ma per lui anche la Raffineria di Gela dovrà fare la sua parte. Greco si chiede se l’Amministrazione ha sentito il dovere di informarsi su qual è il grado di inquinamento provocato dal pet cok. “Gli ambientalisti hanno indicato l’alternativa a questo prodotto – aggiunge Greco – ed è arrivato il momento che il Consiglio debba assumere delle iniziative nel corso di una seduta monotematica che va convocata al più presto possibile e dalla quale possano venire fuori degli atti di indirizzo per l’Amministrazione, che continua a sottovalutare questo problema non dando risposte concrete”
A questo punto interviene il presidente Di Dio redarguendo il consigliere Greco. Alla fine dello scontro tra i due, il consigliere Ventura cerca di gettare acqua sul fuoco invitando i consiglieri a non fare campagna elettorale. Mentre da un canto assume la difesa dell’Amministrazione, dall’altro accusa il centro destra e in particolare Berlusconi che con un decreto a suo tempo fece cambiare di punto in bianco il pet cok da rifiuto tossico un combustibile da utilizzare nella centrale elettrica. Antonio La Folaga puntualizza che bisogna dare delle risposte alla salute delle donne. Ritiene necessario che sia il Comune a reperire i 750 mila euro per fornire il macchinario all’Ados e che la Raffineria va scomodata per altre cose molto più consistenti. Il consigliere Scuvera parla di iniziativa lodevole e concorda con i suoi colleghi. Interviene quindi il consigliere Muncivì per comunicare al Consiglio che lascia Forza Italia, dichiarandosi indipendente.
Trainito perora la causa dell’Ados spiegando dettagliatamente il senso di quella richiesta e soffermandosi anche sugli aspetti tecnico scientifici del progetto Iort. Chiesta quindi da Collorà l’istituzione di una Commissione d’indagine per accertare la legittimità e la regolarità contabile degli atti posti in essere dalla Giunta riguardo agli oneri concessori. Approvata all’unanimità la richiesta dell’Ados. Nel corso della seduta viene anche approvato all’unanimità il regolamento per il trattamento dei dati sensibili del Comune di Gela. Del regolamento sul servizio di assistenza economica se ne parlerà lunedì 4 febbraio per l’assenza dell’assessore al ramo.
Autore : Nello Lombardo
» Altri articoli di Nello Lombardo
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|