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notizia del 13/07/2008 messa in rete alle 19:01:50
Rimpasto continuo
Da qualche tempo, nella mia mente, si va facendo strada un qualcosa che è più di un sospetto, anzi è proprio un convincimento: per un motivo o per un altro, la vita politico-amministrativa della nostra città, a scadenze ormai fisse,non viene interessata da fibrillazioni (quelle ci sono sempre), ma da profondi contrasti e dannose lacerazioni, che finiscono, inevitabilmente, con il frenare, se non proprio paralizzare,non solo l’attività di programmazione e progettazione di utili interventi per la soluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra città, ma anche quella quotidiana, più semplicemente conosciuta come “ordinaria amministrazione”.
Questa autentica jattura, con i consequenziali contraccolpi che ne derivano, si ripete ormai ogni anno ed, in particolare, nei periodi pre e/o post elettorali, quando,tra ricatti e promesse, c’è sempre qualcuno che cerca di trarre il massimo profitto; che, il più delle volte, per non dire sempre, non è di natura squisitamente politica, ma bensì di natura personale.
L’ente Comune, insomma, non è più visto come strumento per la realizzazione di programmi politici, ma più semplicemente (ma direi anche meschinamente) viene considerato come luogo ove si possano coltivare e soddisfare le ambizioni personali (beninteso, solo queste) di singoli personaggi, che, di volta in volta, si affacciano nel mondo della politica senza avere maturato quell’indispensabile periodo di preparazione/formazione, cui invece, nel passato (nel periodo della tanto deprecata 1ª repubblica, per intenderci) giovani e meno giovani si sottoponevano, nei luoghi a ciò deputati: le sezioni dei partiti politici, in generale.
Di questo sconsiderato andazzo (per non dire malcostume) pagano le conseguenze i cittadini, i quali, tra brontolii e senso di nausea, attendono, impotenti, che il giorno che viene sia migliore di quello appena trascorso; salvo poi accorgersi che al peggio non c’è mai fine!
Fuor di metafora, fa specie, in questi giorni assistere al nauseabondo balletto di notizie che, preannunciando un nuovo rimpasto in seno all’esecutivo, dà per certa la fine dell’esperienza (brevissima) amministrativa degli ultimi assessori che, un anno fa, il Sindaco, Rosario Crocetta, aveva chiamato alla sua corte (la Giunta Municipale).
Il cicaleccio di questi giorni dà per scontata la sostituzione di ben quattro assessori, due uomini e due donne (in ossequio al principio dell’uguaglianza tra sessi?). Si tratta di Ugo Granvillano, Carmelo Romano, Rita Calò e Laura Caci, i quali dovrebbero liberare i rispettivi posti in giunta, destinati ad altri soggetti, che dall’esterno, scalpitano per avere visibilità (esercitare il potere e garantirsi una discreta pagnotta, in tempi di magra, fa sempre bene).
Chi saranno i fortunati successori non è dato sapere. Il mandato esplorativo è stato conferito al capogruppo consiliare del Pd, Salvatore D’Arma (ne riferisce Nello Lombardo in questa stessa pagina), il quale dovrà verificare se sussistono le condizioni per una rimodulazione dell’esecutivo.
Qualunque sia la conclusione di questa interminabile soap, un dato è certo: nei cittadini cresce lo sconcerto ed aumenta il senso di sfiducia nelle forze politiche e – fatto ancor più grave – nelle istituzioni.
Ultima, ma non meno importante, annotazione: nel centro-sinistra si continua a babbiari, come se nelle ultime competizioni elettorali non fosse successo nulla, come se a Roma, a Palermo ed a Caltanissetta i cittadini, attraverso la libera espressione del voto, non avessero mandato rispettivamente Silvio Berlusconi (Pdl), Raffaele Lombardo e Pino Federico (entrambi del MpA), tutti esponenti del centrodestra.
Insomma, la lezione non è servita e si continua a litigare. Ed è uno spettacolo indecoroso.
Autore : Elio Cultraro
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