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notizia del 04/03/2012 messa in rete alle 18:47:49
Accordo integrativo EniMed-Regione
A distanza di un anno ed un mese all'incirca dal protocollo d'intesa siglato tra Eni e Regione il 3 febbraio 2011, il governatore Lombardo ed i vertici del cane a 6 zampe, rappresentati dal responsabile delle Attività Italia di Eni, Ezio Sormani, si incontrano e raggiungono un accordo integrativo dandone comunicazione al pubblico. Nell'Addendum al protocollo d'intesa dello scorso anno non mancano le novità.
Per quanto riguarda l'isola e le casse regionali, ma non si scorge nulla di sostanzialmente diverso rispetto a quanto già si sapeva per quanto concerne la realtà di Gela.
Non è una novità l'investimento Eni sulla diga foranea. La notizia è che la nuova concessione ventennale è già stata pubblicata in Gazzetta ufficiale e si rimane, pertanto, in attesa dell’atto formale che dovrà produrre il competente assessorato. Si spera da queste parti che tale provvedimento arrivi al più presto e che, visto che di tempo se n'è già perso abbastanza, si cominci una volta per tutte a lavorarci sopra: questa si che sarebbe un'autentica novità.
Discorso non cambia per l’ottimizzazione della produzione nel campo di Gela, così come per il rivoluzionario ed innovativo progetto "Giaurone" che, per la prima volta in Italia, prevede il recupero di Co2 dall’impianto di ossidazione del metano nella raffineria di Gela e l’iniezione dell’anidride carbonica sottoterra, nel giacimento per l'appunto di Giaurone e di cui già si sapeva dal 2008. Insomma, al di là degli annunci non si è andati e solo qualora tale progetto vada veramente in porto, con l’abbattimento per 70 mila tonnellate all’anno di emissione di anidride carbonica, si potrà parlare di positivissima novità per la salute pubblica, con buona esultanza di ambientalisti e non solo.
Le novità vere e proprie riguardano i maggiori introiti che andranno ad impinguare le casse regionali, sia dal punto di vista fiscale diretto che indiretto. L'Eni li ha quantificati in 400 milioni di euro di tasse in più nell'arco decennale ed in circa 20 milioni di euro all'anno in più sotto il profilo delle royalties dovute. Il tutto annunziando investimenti pari ad 1 miliardo e 200 milioni di euro da effettuare nel triennio (entro il 2015). Le royalties di cui si parla non riguarderanno i comuni costieri, ma le regioni costiere come in questo caso la Sicilia, giacché trattasi di prodotti da estrazione off-shore (a mare aperto) con interventi, quali lo sviluppo dei giacimenti di gas metano Argo e Cassiopea e la realizzazione del pozzo esplorativo Vela 1 per la ricerca sempre di metano, previsti nel Canale di Sicilia. Al tempo stesso, Eni cederà la titolarità dei sopra citati giacimenti Argo e Cassiopea ad Enimed che ha sede legale in Sicilia, con conseguenti benefici fiscali, questi si davvero nuovi ed inediti rispetto al passato, per le casse regionali e quindi del bilancio su cui potranno operare con proprie manovre l'attuale ed i futuri governi isolani. In cambio Eni ed Enimed potranno continuare ad estrarre, intensificando la propria attività nell'isola e nel mare adiacente: ci vorrebbe un insano coraggio nel definire ciò una novità.
Autore : Filippo Guzzardi
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