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notizia del 31/10/2009 messa in rete alle 18:45:52
Primarie Pd, il responso
Dentro la vittoria di tutti, c'è anche la mia: così titola l'home page del sito istituzionale del Partito Democratico a sancire la vittoria di Pierluigi Bersani eletto dal popolo delle “Primarie” nuovo segretario del partito. L'ex diessino evita il ballottaggio con il 53% e succede all’uscente Dario Franceschini, ex Margherita (34%), mentre il terzo incomodo, Ignazio Marino, ha raggiunto il quasi 13%.
In Sicilia Bersani ha totalizzato il 47%, Franceschini il 43%, Marino l'11% e ciò sembra contraddire il dato regionale, considerato che il più suffragato nell'isola a segretario regionale è stato Lupo (ufficialmente collegato a Franceschini) con il 40%, davanti a Lumia (non collegato a nessuno) con il 31% e Mattarella (collegato a Bersani) con il 29% dei voti.
Insomma, chi argomenta, interpretando i dati, che ci sia un'anima “rossa” in maggioranza nel Pd Siciliano, quasi ad auspicare un accordo tra Lumia e Mattarella perchè riferibili a livello nazionale al nuovo segretario nazionale, commette un errore grossolano. Sommando le percentuali dei due, infatti, il dato complessivo ammonterebbe al 60% ed a quel punto ci si dovrebbe chiedere dove sono finiti il 13% dei voti in meno sottraendo a tale percentuale quella effettivamente (il 47%) raggiunta da Bersani. In realtà in Sicilia si sono giocate due partite diverse e disgiunte: basti pensare che nelle varie province chi ha votato la lista “Crocetta con Lumia” a livello regionale non ha necessariamente votato Bersani a livello nazionale, anzi in tanti di essi hanno votato proprio Franceschini. Verosimile, semmai, un accordo tra Lupo e Mattarella (al primo la segreteria, al secondo la presidenza?) che secondo voci insistenti è già in essere da qualche mese. Toccherà all'Assemblea regionale dei delegati eleggere il nuovo segretario al ballottaggio con Lupo che può contare su 73 membri e Lumia su 55: decisivo, ovviamente, Mattarella ed i 52 delegati di riferimento. Peraltro, anche volendo ipotizzare un'interferenza di Bersani riluttante a consegnare la Sicilia ad un non diessino, favorendo Lumia su cui far convergere i voti di Mattarella, vale la pena di ricordare che per raggiungere il 50%+1, ossia 91 voti, a Lupo ne bastano altri 18: non tanti. Basterebbe cioè che una dozzina e mezzo di delegati mattarelliani si sottragga a tale, eventuale (ma improbabile), invasione da parte della segreteria nazionale, per assicurare lo stesso a Lupo l'elezione a segretario regionale.
Nel collegio n.2 (Enna-Caltanissetta), Bersani è stato di gran lunga il più suffragato con 17503 voti (Bersani 09: 10677; Siciliani per Bersani: 6826) contro gli 11469 di Franceschini (Democratici con Franceschini: 5037; Borsellino con Franceschini: 6432) e i 1406 di Marino. In controtendenza al dato regionale, ma con coerenza visto che era il candidato collegato a Bersani, anche Mattarella è il più votato nel collegio preso in considerazione con 11062 voti delle 2 liste a sostegno (Siciliani con Bersani e Mattarella: 3274; Con Bersani-Mattarella 09: 7788), contro i 10464 delle 2 liste di Lupo (Democratici con Lupo: 4126; Borsellino con Lupo: 6338) ed i 9115 delle 3 liste di Lumia (Lumia segretario regionale: 4327; Crocetta con Lumia: 3049; Siciliani per Lumia: 1739).
A Gela non c'è stata partita per l'elezione a segretario nazionale con Bersani (2824 voti) che stacca nettamente i due avversari Franceschini (958) e Marino (153 voti). Molto diverso il discorso sulla competizione per l'elezione a segretario regionale con i tre deputati di centro-sinistra espressi dal territorio a fare le prove generali in vista delle imminenti elezioni amministrative e con la componente della ex Margherita a far capire che non starà certo a guardare. Con i quasi 1500 della sua lista, Speziale affonda decisamente il colpo e dalle dichiarazioni all'indomani delle primarie lancia quasi ufficialmente la candidatura a sindaco, anticipando in maniera non troppo velata, o lasciando chiaramente intendere, lo slogan d'attacco: “Prima di tutto Gela”. Con oltre 800 voti, Donegani tiene sostanzialmente botta e, consapevole di poter dire la propria, da Palermo, in un'ipotesi di accordo tra Mattarella (suo candidato) e Lupo per la segreteria regionale, con Lumia sconfitto (candidato di Speziale), innesca la bomba e, per la prima volta, dichiara di non escludere a priori la sua scesa in campo, magari come ultima ratio. Chi non potrà ricandidarsi è sicuramente Crocetta che vorrebbe ancora suggerire qualcuno a lui vicino ma che da questa competizione esce notevolmente ridimensionato con poco più di 600 preferenze ottenute dalla sua lista a fronte di comizi e spot pubblicitari a iosa, come se avessero una qualche utilità nel convincere la gente ad andare nei gazebo ad esprimere il proprio consenso versando una “contributo” di 2 euro ed a dimostrazione che anche nelle Primarie non c'è voto d'opinione spontaneo se non, come per tutti gli altri election-day, indotto.
Piuttosto, quando nella sola Sicilia votano 180.000 cittadini, di cui anche immaginando che siano andati a votare tutti i tesserati (63.000) sicuramente il doppio di essi non aveva la tessera del PD (i restanti quasi 120000), viene anche normale chiedersi a che vale, allora, eleggere il segretario (nazionale o regionale) di quel partito? E, soprattutto, che senso avrebbe dopo una tale mobilitazione sovvertire il responso delle urne? Scommettiamo che Lupo sarà il prossimo segretario del Pd Sicilia?
Autore : Filippo Guzzardi
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