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Corriere di Gela | Il rimpasto in Giunta? Per ora avanti così
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notizia del 23/08/2003 messa in rete alle 18:40:18

Il rimpasto in Giunta? Per ora avanti così

In passato, quando i sindaci restavano in carica meno di un anno, quando andava bene, era tradizione azzerrare la giunta comunale non prima che fosse calato il sipario sulle festività patronali. Si è detto che anche stavolta la giunta sarà modificata. Non la pensa così il sindaco Crocetta che esclude novità a breve. Cosa ne pensano l’on. Morinello (Comunisti italiani), Peppe Di Dio (Margherita), Antonio La Folaga (Ds) e Rosario Italiano (nella foto), dell’Udc?
Distratta dalle vacanze e dall’afa che imperversa questa estate o forse perché allettata dal recente atto consiliare con cui è stato varato lo strumento di previsione, la politica sembra essersi addormentata e dormire sonni tranquilli. Sembra che Crocetta sia riuscito a fare il miracolo per non dire l’impossibile nell’arte della politica dopo avere ottenuto l’approvazione dello strumento finanziario. Messe le cose a posto è partito alla volta di Tunisi dormendo su quattro guanciali ma forse trascurando alcune sue prese di posizione riguardanti la rimodulazione in autunno della sua giunta per darle più vigore ed allargarla come si disse durante le elezioni provinciali in fase di ballottaggio.
Per l’improvviso cambio di fronte dei liberalsocialisti che dichiararono l’appoggio al candidato Collura, ci fu l’accettazione di Collura ma anche un assenso di Crocetta per il loro ingresso in giunta. Che ne è stato di quell’operazione che ora più di un alleato del centro sinistra misconosce definendola operazione di vertice? Se n’è parlato sottovoce qualche mese addietro e adesso tutto tace. Veniva ventilata l’idea di un rimpasto prossimo futuro, invece a sentire Crocetta, non se ne parla affatto. Glielo abbiamo chiesto a più riprese nel corso di un collegamento telefonico molto disturbato, ma lui ha ribadito che il termine rimpasto non gli piace proprio. Intanto la nave su cui si è imbarcato sta marciando a gonfie vele.

Qualche giorno fa – come dicevamo – lo abbiamo raggiunto telefonicamente, impegnato a godersi le sue vacanze in quel di Tunisi e tutto pacifico ci ha risposto che non se n’è mai parlato di rimpasto, né tampoco di escludere un assessore per farne entrare un altro. Non è assolutamente il caso, per il primo cittadino, visto come stanno andando le cose. Sarebbe punitivo e in controtendenza mortificare una persona rappresentata dall’amministratore che proprio nel momento in cui sta dando il meglio di sé debba essere mandato a casa. I frutti del nuovo rinascimento stanno cominciando a raccogliersi proprio ora per Crocetta e debbono proseguire, è il motto. La macchina politico-amministrativa è in gran fermento tutta protesa a dar corpo ai progetti legati al Rinascimento di Gela. Basti pensare all’imperversare delle manifestazioni collegate all’estate gelese, ma anche su tutto ciò che ruota attorno alla legalità, agli appalti, ai lavori pubblici, alle iniziative sulle strutture e l’assetto del territorio. Insistiamo nel chiedergli se non ritenga che si allarghi la base della giunta per far funzionare meglio le cose e poi cosa ne pensa della possibilità che i parlamentari impegnati nei rispettivi assessorati si disimpegnino in autunno per dar posto ad altri. Forse così qualche neo potrebbe essere colmato. Ma su questo fronte Crocetta è sordo perché non intende assolutamente spiazzare nessuno dei suoi assessori perché l’impegno da loro profuso è eccezionale. Messo alle strette da noi si sbilancia su una possibilità che dovrebbe attuarsi al suo rientro a Gela. Parla di un seminario di lavoro tra i componenti della giunta e i vertici dei partiti di centro sinistra, forse anche con la partecipazione dei liberalsocialisti.
Ma per fare cosa? Ci riferisce che è un modo più incisivo di affrontare collegialmente i problemi politici e amministrativi e da cui potrebbero venir fuori tante risposte. Certo, da una telefonata non si può pretendere una risposta chiara su un problema politico che potrebbe rivelarsi come la classica ciliegina marcia. Però è certo che il sindaco Crocetta approva l’operato degli assessori che a suo giudizio ed anche dal riscontro della città, stanno lavorando bene e lascia una strada aperta per la discussione: un seminario politico da cui ognuno potrà dire la sua. E poi che succederà? L’opinione dominante è che nulla cambierà sul numero dei componenti della coalizione amministrativo-politica. E per tal motivo qualcuno si chiede se un andazzo del genere potrebbe ripercuotersi sui rapporti con la provincia.

“Questi assessori e consiglieri comunali non hanno esitato un momento – replica accorato e con un pizzico di orgoglio Crocetta – ad offrire la loro generosità rispondendo al progetto del Rinascimento con impegno politico ed amministrativo. Non sarebbe carino proprio ora che la città incomincia a raccogliere i frutti del loro lavoro, dargli il ben servito. Sarebbe un modo sleale per ringraziarli. In quanto a rimpasti, questa è una parola che odio e mi pare veramente fuorviante semplicemente pensarlo e poi sulla base di cosa? Sulla base di logiche di potere? Inoltre devo dire che la presenza dei deputati la ritengo preziosa per gli obiettivi che devono essere perseguiti tra cui ricordo, il Piano regolatore generale, i problemi legati alla trasparenza, alla legalità e quelli che ruotano attorno al Palazzo di giustizia. Per esempio al mio ritorno, possibilmente in autunno mi piacerebbe fare un seminario dove ci si siede tutti i componenti del centro sinistra per fare una discussione serena”. Fin qui il primo cittadino, ma non ci siamo limitati solo a sentire la sua campana. Abbiamo ritenuto di dovere ascoltare anche i partners della coalizione: Antonio La Folaga, segretario dei Ds, l’on. Salvatore Morinello per i Comunisti italiani e Peppe Di Dio responsabile provinciale de “La Margherita” e per l’opposizione, il capogruppo dell’Udc, Rosario Italiano.
On. Salvatore Morinello:
“Per quanto riguarda gli assetti di giunta, ferma restando l’autonomia del sindaco e della sua capacità di imprimere alla coalizione quegli elementi di progettualità e coesione politica, penso che in autunno dovranno essere affrontati con la dovuta serenità. Pensiamo ad esempio ad un seminario con la partecipazione delle forze politiche che compongono il centro sinistra, allargato ala presenza dei liberalsocialisti, dove pacatamente si discuterà e si formuleranno proposte su cui collegialmente dovrà essere presa una decisione nell’interesse della città”.
Sulla questione di un presunto ingresso dei liberalsocialisti in giunta il responsabile de “La Margherita” Peppe Di Dio è molto chiaro.
“A noi non risulta che ci sia un’ipotesi di ingresso dei socialisti. Se il sindaco o qualche altra forza alleata porranno questa esigenza di ingresso dei liberalsocialisti, che dovranno ancora chiarire in un confronto le loro posizioni, non ci sarà preclusione da parte nostra. Però bisogna iniziarli questi ragionamenti. Io non parlo col sindaco da qualche tempo. Ma mi chiedo perché se le cose stanno andando bene, mettere sul tappeto problemi che sono fuori luogo. Certo, alla ripresa dei lavori ci sarà sicuramente l’esigenza di riprogrammare e di fare un consuntivo. Si potrà fare una riunione, o un seminario, ma senza punti predeterminati”
Antonio La Folaga segretario Ds

“Nonostante l’amministrazione comunale si sia insediata da pochi mesi, credo che i frutti si stanno raccogliendo. Da contatti che ho quotidianamente con parecchi cittadini, sento dire che vedono bene il modo di procedere della coalizione e credo che bisogna essere soddisfatti per come si sta amministrando la città. Riguardo al problema dell’ingresso di altre forze politiche nella giunta, ritengo che l’accordo che si è fatto a livello provinciale è stato un accordo verticistico senza coinvolgimento complessivo della coalizione. Credo che questo è un problema che sicuramente verrà affrontato. Se Crocetta ritiene di volere fare un seminario, che ben venga, così sarà l’occasione di affrontare i problemi nella dovuta maniera con la collaborazione di tutti e che a suo tempo vennero solo ventilati. Noi non solleveremo problemi, abbiamo qualche questione interna e che affronteremo nel partito a partire dal 25 agosto, come il tesseramento, riorganizzazione delle sezioni, la partecipazione alla vita politica del partito attraverso una conferenza di organizzazione da fare a metà novembre. Noi siamo soddisfatti. E’ chiaro che ciò che si è realizzato con un bilancio approvato ai primi di luglio bisogna dare atto al sindaco che le cose sono andate avanti. Credo che il sindaco ha dato una svolta nel modo di amministrare ma anche su certe altre questioni come la rotazione del personale e delle figure apicali del Comune la dice lunga su come si intende dare una svolta alla città. Ma dovrà anche intervenire su altre questioni pure importanti per la vita della nostra città. Se ci sarà un seminario, come è ipotizzato, che ben venga e tutti assieme potremo dare un contributo e partiremo con un autunno con buoni propositi”.
Il voto dell’Udc è stato determinante ai fini dell’approvazione del bilancio di previsione. Non c’è nessuna velleità da parte dei democratici cristiani di affiancarsi alla maggioranza, ma hanno parlato chiaro a al Primo cittadino dicendo chiaro e tondo che attendono il confronto di autunno sui grandi temi.

Il capogruppo consiliare Udc Rosario Italiano è stato molto esplicito quando gli abbiamo chiesto se il voto favorevole da loro espresso sul bilancio peserà e se in cambio hanno chiesto qualcosa. “Non abbiamo votato il bilancio solo per fare feste e festini – ci dichiara Italiano – aspettiamo il sindaco per il confronto sulle grandi opere, sulla nuova tendenza che deve avere questa città. Da una indagine personale fatta, ho riscontrato che tutto poggia sul commercio e in certa misura sull’artigianato. Pertanto se non troviamo le risorse economiche che entrino a Gela, andrà tutto a catafascio. Non appena Crocetta rientrerà faremo sapere che noi siamo per lo sviluppo del turismo e che pertanto la strada da battere sarà questa. Intendo attivare un tavolo dove si vada a discutere con l’Eni, delle problematiche del porto perché alle soglie del 2010 l’area del libero scambio del mediterraneo Gela deve diventare protagonista in assoluto per lo sviluppo del territorio. Il problema è quello di creare le infrastrutture per volare alto ed abbiamo appena sei anni per cominciare a lavorare. Mentre tutti si stanno attrezzando nel resto dell’Isola come Catania e Palermo, Gela sembra sonnecchiare. Non siamo per rivendicare posti in giunta perché la nostra posizione è chiara. Questa città ha un sindaco senza maggioranza, che crediamo voglia interessarsi dei problemi della città. Abbiamo preso atto di ciò e non vogliamo fare opposizione drastica dicendo no a priori. Sul bilancio ci siamo trovati in questa coalizione solo perché ritenevamo che la città avesse bisogno di uno strumento finanziario. Se l’amministrazione avrà bisogno del voto dell’Udc noi lo daremo, ma ciò non significa che in cambio un posto in giunta. Non è questo il modo di concepire la politica. Noi siamo integrati nella Casa delle Libertà e abbiamo intenzione di restarci”.


Autore : Nello Lombardo

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