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| notizia del 27/05/2006 messa in rete alle 18:36:45 Elezioni, Gela a rischio azzeramento Domenica si torna alle urne per il rinnovo dell’Assemblea regionale. Gli elettori chiamati ad eleggere i 90 deputati che nei prossimi cinque anni, occuperanno del Parlamento siciliano. In base al numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali dei vari comuni, alla provincia di Caltanissetta spettano appena quattro seggi. Ma, a fronte di una così esigua rappresentanza, sono scesi in lizza ben 44 candidati in 11 liste. Di questi, 12 sono gelesi di nascita e/o d’adozione. Come sapete, il nostro, in provincia, già dagli anni ‘70, è il comune con il maggior numero di residenti/elettori (in questa tornata saranno chiamati a votare 63.746, di cui 31.325 uomini e 32.421 donne). E’ considerato, naturalmente, il mare magnum ove i partiti, e quindi i loro candidati, hanno sempre pescato tantissimi voti. Nelle due ultime legislature, Gela è riuscita ad accaparrarsi due seggi, uno con Lillo Speziale (Ds) ed uno con Salvatore Morinello (Pdci). Il primo, presidente uscente del gruppo parlamentare diessino, è alla quarta consecutiva candidatura e se eletto, come ogni gelese di buon senso si deve augurare, potrà aspirare ad una carica di prestigio (sarebbe verosimilmente il deputato più anziano per numero di legislature, in seno all’Assemblea di Sala d’Ercole). Morinello – comprensibilmente amareggiato e deluso per lo squallido voltafaccia subìto, lo scorso mese, ad opera del segretario nazionale del suo partito, Oliviero Diliberto, che, come sapete, optando proprio per la Circoscrizione della Sicilia occidentale (aveva possibilità di farlo per altre, compresa quella della sua natia Sardegna), gli ha sbarrato la strada verso Montecitorio – ha deciso di lasciare, almeno momentaneamente, la politica attiva, per concedersi una responsabile quanto sacrosanta pausa di riflessione. Certo, non potrà bastargli la solidarietà dei gelesi. Al posto di Morinello, i comunisti italiani con la lista “Uniti per la Sicilia” – che raggruppa anche orlandiani, dipietristi, socialisti dello Sdi, Verdi ed altre piccole formazioni del centrosinistra – presentano Nenè Scicolone, segretario della Camera del Lavoro di Gela, il quale, pur di ottenere la tanto agognata candidatura regionale (negatagli da quelli che, fino a qualche settimana addietro, erano stati i suoi compagni di partito, cioè i Ds), ha immediatamente compiuto, con sorprendente disinvoltura,trovato posto in un’altra lista concorrente. La candidatura di Lillo Speziale ha determinato un mezzo sconquasso nei Democratici di Sinistra, con l’esodo di alcuni dirigenti, da tempo suoi avversari interni, verso il partito dei Comunisti Italiani, rimasto orfano di Totò Morinello. Come giustamente paventato, qualche settimana addietro, dal direttore di questo giornale, Rocco Cerro, corriamo seriamente il rischio di vedere, così come avvenuto per il Parlamento nazionale, completamente azzerata la nostra rappresentanza parlamentare in seno all’Ars. Perché, come nel lontano passato, si sta riproponendo l’antica strategia dei nemici di Gela, che è stata quella del dividi et impera. Cui i gelesi, per troppo, lungo tempo si sono prestati, scelleratamente. In totale mancanza di interessi personali, mi auguro che i gelesi, in questa occasione, sappiano compiere una scelta ponderata, giusta e, soprattutto, vincente. E questa scelta non può che essere indirizzata verso Lillo Speziale. A mio modesto avviso. Autore : Elio Cultraro » Altri articoli di Elio Cultraro |
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