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| notizia del 13/10/2004 messa in rete alle 18:29:53 Referendum? No, panini e salsicce! Il 30 settembre è terminata la raccolta delle firme per il referendum relativo alla parziale abrogazione della legge sulla fecondazione assistita. Del comitato promotore fanno parte fior di partiti e movimenti, dai Democratici di Sinistra ai Comunisti Italiani, dalla Cgil a “pezzi” della Margherita e di Forza Italia, tutta gente con grande e capillare capacità organizzativa. A Gela, presso le delegazioni comunali, avevano i modelli per il referendum dei radicali, totalmente abrogativo, ma non quelli del referendum laico, per il quale nessuno si è dato da fare per la raccolta. Mi meraviglio soprattutto dei Ds, che in piena campagna referendaria hanno celebrato, presso la Villa Garibaldi, la loro Festa de l’Unità: fra panini e salsicce, e tante chiacchiere sulla legalità, si sarebbe potuto approntare un banchetto per la raccolta di firme contro una legge che mortifica le donne e obbliga le coppie (quelle abbienti) a rivolgersi all’estero per raggiungere il desiderato obbiettivo di avere un figlio. Ma tant’è: se la lotta riguarda il potere o il sottogoverno, ci si mobilita, se riguarda questioni ideali, morali, di principio, le forze improvvisamente mancano. Non mancano invece le forze all’amministrazione comunale, che “resiste” nonostante sia ancora monca di due assessori. Ma è normale anche questo: il 13 ottobre si avvicina, e se per caso si svolgesse l’udienza al Consiglio di Giustizia Amministrativa e Scaglione dovesse risultare vincitore, i neo assessori avrebbero una carriera di pochi giorni e si troverebbero spiazzati. La “fifa”, evidentemente, c’è ed è tanta, quindi meglio aspettare. Chi non ha aspettato, invece, e per questo le spettano sinceri complimenti, è l’avv. Cassarà, fresco assessore dei comunisti italiani, la quale comunque non ha “fifa” perché essendo esterna non rischia il posto in consiglio comunale. Nella speranza che faccia l’assessore seriamente: nella prima intervista ha tenuto a ringraziare il suo Sindaco “che rischia ogni giorno la vita”, e mi ha molto ricordato il Cornacchione che a Zelig piange disperatamente “il povero Berlusconi, che ha lasciato le sue ville e i suoi agi ed è sceso in campo per noi”. Mettiamo da parte il povero Berlusconi e teniamo invece nella giusta considerazione i “poveri” consulenti dell’amministrazione, parte dei quali svelati alla città da Azione Giovani. Non capisco perché il Sindaco abbia minacciato querela: se qualche cifra non è esatta non casca il mondo. Ma nella città della trasparenza e della legalità il Sindaco farebbe bene, e lo dico senza alcun intento polemico, a diffondere egli stesso la lista degli incarichi e delle consulenze, con nomi e cifre: sarebbe un buon servizio ai cittadini e un grande esempio di trasparenza, ed eviterebbe illazioni di ogni genere. Se, come dice, non c’è niente da nascondere, lo faccia subito ed aggiorni l’elenco inserendolo anche nel sito web del Comune (sito che in atto riporta ben poco dell’attività comunale). Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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