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notizia del 11/09/2004 messa in rete alle 18:29:17
Parcheggi per disabili... fantasma
Mi ha molto colpito la vibrata protesta messa in atto la scorsa settimana dalla dott.ssa Maria Pingo, consigliere comunale di Forza Italia, che non ha potuto parcheggiare la propria autovettura nei pressi del Palazzo di Città per la ingombrante presenza del palco per gli spettacoli estivi, palco che ha determinato la chiusura al traffico della Piazza San Francesco e della Via Donizetti.
La dott.ssa Pingo, disabile, ha avuto a che fare con qualche vigile urbano poco “urbano”, che non le permetteva di parcheggiare in un posto non riservato, nonostante il posto per i disabili fosse stato “ingoiato” dal palco.
La lite si è placata con l’intervento e la mediazione del Comandante dei Vigili Guttadauro, ma la vicenda, a mio parere, è sintomatica del poco interesse che a Gela c’è nei confronti dei disabili: prima gli si riservano i posti, poi la ragione dello spettacolo prevale e gli si tolgono senza preavviso e senza alternative.
Dunque è più che mai giusto e sacrosanto venire incontro alle esigenze dei disabili, che devono potere circolare liberamente (grazie agli scivoli sui marciapiedi), accedere agli uffici pubblici (grazie all’eliminazione delle barriere architettoniche) e parcheggiare nei pressi di uffici pubblici, farmacie, banche (grazie ad aree di sosta riservate) e nei pressi delle proprie abitazioni.
Quello che però non è giusto è che si approfitti della disabilità propria o di qualche parente per ottenere privilegi che in effetti non spetterebbero. Gela, da qualche tempo in qua, è diventata la città dei disabili: soprattutto nel centro storico, sono più le aree di sosta per disabili che le aree libere.
Sarebbe interessante sapere, magari dalla Asl, se la percentuale di disabili a Gela sia di gran lunga superiore a quella delle altre città.
Un parcheggio per disabili, a Gela, non si nega a nessuno, o quasi. Spesso, per un solo disabile, vengono previsti ben due posti riservati. Ma c’è di più: anche quando il disabile cambia domicilio o passa a miglior vita, nessuno pensa ad eliminare i parcheggi riservati. I parenti si guardano bene dal comunicare l’evento ai Vigili Urbani, e questi ultimi hanno già fin troppo da fare che andare a verificare l’esistenza delle condizioni che hanno originato la riserva del parcheggio.
Non sarebbe male se il Comando di Polizia Municipale provvedesse, annualmente, al rinnovo delle ordinanze per le aree di sosta ai disabili, chiedendo la documentazione attestante il permanere delle condizioni di inabilità e l’esistenza in vita del richiedente: scommetto che il numero dei disabili diminuirebbe sensibilmente, e non per merito della medicina ufficiale…
Autore : Giulio Cordaro
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