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notizia del 26/08/2012 messa in rete alle 18:24:37
Sarà scontro con Musumeci
Tutti parlano di lui, nei blog, nei social network ed è un coro unanime: è il presidente ideale che può spazzar via il vecchiume e dare un nuovo volto alla Sicilia. E’ sorprendente come, Crocetta riesca nel breve volgere di tempo a divenire il personaggio del giorno e determinare la nascita di gruppi di opinione e movimenti che a gran voce gli chiedono di candidarsi. Lui decide di compiere il gran passo solo dopo che il Pd locale e provinciale lanciano la sua candidatura. Incassato anche il sì del direttivo regionale del Partito Democratico, Crocetta parte alla grande. Si conquista anche l’appoggio del Psi siciliano, e in linea con la politica nazionale che vede Bersani e Casini abbastanza vicini, disdegna Raffaele Lombardo per legarsi con l’Udc. Il leader siciliano dei centristi Gianpiero D’Alia che si è fatto ritrarre abbracciato con Crocetta, ha detto che “con lui possiamo stringere un patto. Rosario Crocetta ci ha illustrato le sue opinioni sul futuro della Sicilia, ha letto e apprezzato il programma dell’Udc che ha come obiettivi principali il risanamento economico e finanziario della Regione, la realizzazione di un patto per la crescita e l’occupazione che parta dal documento stilato dalle parti sociali siciliane lo scorso 1 marzo e la lotta ad ogni forma di illegalità”.
Intanto Benedetto Adragna, Nino Papania, Francantonio Genovese e Salvatore Cardinale dell’area Innovazioni del Pd dichiarano che l’annunciato sostegno alla candidatura a presidente di Rosario Crocetta da parte dell’Udc è senza dubbio una buona notizia ed un significativo passo avanti verso il cambiamento della politica regionale. “La Sicilia – hanno aggiunto - ha certamente bisogno di un presidente libero da ogni forma di condizionamento, ma anche di un governo autorevole e qualificato, che sappia coniugare il risanamento economico e finanziario con le riforme utili allo sviluppo ed all’occupazione, senza mai far venir meno l’impegno nel contrastare ogni forma di illegalità”.
La scelta di Crocetta di allearsi con l’Udc parte da Roma e da Roma ottiene l’imprimatur sia del segretario del Pd Bersani che del leader Udc Casini. Certo, per questa accoppiata non mancano dubbi e perplessità. L’incontro di Crocetta con l’Udc – affermerebbero i suoi denigratori – è il modo più semplice di come ingabbiarlo per limitarne ogni azione. Ma lui sornione risponde che non bisogna lasciarsi influenzare dal recente passato dell’Udc. In uno dei suoi numerosi pizzini che portano giorno dopo giorno un numero progressivo e che aprono un grande dibattito tra il popolo di face book, così si esprime: “La storia e’ in movimento e tutto cambia. Noi siamo i principali artefici del cambiamento! Ma, non pensiamo con arroganza di rimanere soli. Noi ci confrontiamo con gli altri, perché vogliamo cambiare nel profondo la politica e la società.
Discuteremo tutti insieme ogni cosa: le liste, i programmi, le aggregazioni, gli uomini. Con il nostro modo di pensare, diremo dei sì, ma, anche molti no. Non facciamoci, però, rodere dalla sottile tarma dell’odio. L’odio acceca e produce odio. Non bisogna odiare gli avversari, che restano molto lontani da noi. I nostri sì ed i nostri no saranno detti sempre con il sorriso in bocca. Noi siamo diversi dagli altri perché non odiamo!
Noi stiamo facendo la rivoluzione per costruire un grande Rinascimento della Sicilia”. Poche parole per disegnare il suo progetto politico : il progetto della rivoluzione della dignità, del lavoro e della giustizia. Nessuna macelleria sociale.
Affermare che la strada per Crocetta è tutta in discesa ci sembra azzardato, almeno in questo momento in cui siamo alle prime battute. In questa campagna elettorale che praticamente si è già aperta è ormai quasi certo il profilarsi di uno scontro tra Crocetta e il catanese Nello Musumeci, che pare abbia ricompattato il centro destra, con qualche maldipancia nel partito di Berlusconi e Alfano.
Questo il quadro politico regionale questo scorcio d’agosto. Sul fronte opinionista che è quello che, a nostro avviso, conta maggiormente, tutti i sondaggi danno Crocetta in testa. Su facebook, sulla pagina dei sondaggi a cura di “Amiamo la Sicilia”, alla domanda “Chi pensate oggi sia talmente libero da condizionamenti per poter cambiare il destino della Sicilia?”. Al momento in cui andiamo in stampa, il 24,9% risponde Crocetta. Segue Giancarlo Cancelleri col 18,4 %. Il nome di Gianfranco Miccichè è relegato al 4,6%.
C’è adesso da chiedersi, se questo è quanto accade nella nomenclatura dei partiti, la stessa cosa accade anche nelle risposte dell’elettorato? “Non è detto che quel che si è deciso a Roma e Palermo – afferma un autorevole esponente dell’Udc locale - venga sic et simpliciter assimilato dall’elettore che andrà a votare secondo le direttive dei dirigenti politici”. L’elettorato dell’Udc rimane fondamentalmente un elettorato di centro destra che non vede di buon grado questa accoppiata Pd-Udc, ma c’è il fattore mediatico che conta moltissimo. Crocetta è bravo sotto questo profilo nel proporsi e un po’ per il suo passato, un po’ per le idee semplici, ma rivoluzionarie per la Sicilia, potrebbe influenzare in positivo non solo l’elettorato di centro destra, ma anche quello di altri partiti. Vogliamo pensare per un attimo quali scenari si apriranno a Gela, dopo l’elezione del presidente della Regione? Facciamo un passo indietro per vedere cosa succede a casa nostra. E’ risaputo il patto di ferro tra l’on. Federico (Mpa) e Rosario Crocetta (Pd) e che la giunta Fasulo si regge grazie ai sei consiglieri Mpa. La polemica di questi giorni Lombardo-Crocetta e l’abbraccio con l’Udc hanno lasciato interdetto l’on. Pino Federico lombardiano doc. Consentirà, quest’ultimo, che l’Mpa continui ad appoggiare la giunta Fasulo?
Autore : Nello Lombardo
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