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notizia del 26/08/2012 messa in rete alle 18:23:50
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Crocetta: «Sono io il vero autonomista»
Il giorno prima dell'incontro con il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, Rosario Crocetta ha aperto la campagna elettorale a Gela. Nel corso della conferenza stampa di questo giovedì presso l'hotel Sileno, hanno gremito la sala politici, addetti ai lavori e simpatizzanti. Schierata la nomenclatura del Pd locale: presenti il deputato regionale Donegani, il sindaco Fasulo, gli assessori Casano e Ventura, il segretario cittadino Romano, il segretario del 1° circolo Alario, il presidente del consiglio Fava, il capogruppo al civico consesso Arancio, i consiglieri comunali Biundo, Gulizzi, Vella, a cui si è aggiunto l'indipendente Trainito e più tardi anche il consigliere comunale dell'Api Pellitteri. Fra i dirigenti sindacali, Piva e Ferro della Cgil.
Respirare l'aria di casa ha reso evidentemente ancor più combattivo Crocetta che non le manda certo a dire al candidato di Sel, Claudio Fava, reo di essere venuto a Gela nei giorni scorsi per attaccare l'ex sindaco: “ma dov'era Fava – si chiede il vicepresidente della commissione antimafia europea - quando in questa città rischiavamo la vita nella battaglia antimafia e nella lotta contro il racket? Si vergogni piuttosto per questo meschino tentativo volto a denigrare una battaglia di civiltà nella misera speranza di guadagnare uno 0,01% in più. Si è disposti a tutto pur di superare lo sbarramento del 5%, mentre all'inizio noi non facevamo mistero di essere disposti persino a correre da soli. Allora chiedemmo le primarie e non c'era alcuna alleanza con l'Udc, ma Fava si rifiutò. Ora, egli invoca le primarie del centrosinistra solo per rompere con l'Udc”.
Quindi l'affondo: “Attualmente abbiamo messo in campo alleanze ed un rapporto leale con Pd, Udc, Psi, Api ed alcuni movimenti spontanei, attorno ad un progetto che è la rivoluzione della idendità siciliana. Porterò la bandiera dell'autonomia contro quella classe dirigente che ha fatto affari con mafia ed economia deviata. Il ricompattamento del centro-destra attorno Musumeci svela, invece, qual era il vero obiettivo del meridionalista Micciché e dell'autonomista Lombardo, fare cioè di Grande Sud e Mpa, un Grande Nord a braccetto con la Lega”.
Dopo aver letto il pizzino n.46 del 23 agosto 2012, Crocetta è un fiume in piena: “con il patto dei sindaci si possono liberare oltre 5 milioni di euro, stabilizzare 12 mila precari ed dare piena occupazione ad altrettanti 12 mila, senza incidere sul patto di stabilità. Stop a consulenze regionali onerose, occorre sburocratizzare, moralizzando la vita pubblica nel ridurre i costi di apparati lenti ed improduttivi. L'esperienza ci insegna – ammonisce Crocetta – che più si allunga l'iter, più si allargano le maglie in cui si incunea il malaffare. Autorizzazioni e concessioni vanno rilasciate entro 90 giorni. Così facendo si ottiene una crescita del Pil attorno l'8%. White-List ed informative antimafia in tutti gli appalti pubblici, ma prima e non dopo l'espletamento di bandi e gare. Industria ecosostenibile e riconversione destinata all'utilizzo di biomasse, fotovoltaico ed energie rinnovabili. Sono simpatico alla Confindustria siciliana perché l'ho aiutata a liberarsi di gente come Di Vincenzo, ma quel che conta – conclude Crocetta -, è che siamo simpatici ai siciliani con cui ci siamo alleati attraverso questa candidatura. I sondaggi ci danno ragione. Guardi chi c'è dall'altra parte e ti accorgi che sono sempre gli stessi ad aggregarsi. Vogliono isolarci? Farci perdere? Vinceremo lo stesso”.
Autore : Filippo Guzzardi
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