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| notizia del 05/09/2005 messa in rete alle 18:21:41 Nissa figlia, Gela Jt figliastra I venti giorni a cavallo tra luglio ed agosto hanno acceso l’attenzione sulle vicende del Gela Jt, tra ricorsi e appelli agli organi della Lega Calcio, al Tar e infine al Consiglio di Stato, che ha finalmente ammesso la squadra in C1. La battaglia è stata difficile, ed è stata vinta solo all’ultima spiaggia. E indubbiamente va dato il giusto riconoscimento al sindaco Crocetta e all’assessore allo sport Donegani, che in questa battaglia hanno creduto fino in fondo, spendendo energie a tutto cam-po, ottenendo dilazioni sui pagamenti fiscali e previdenziali, raccogliendo per il futuro della squadra un manipolo di imprenditori seri. Alla fine è andata bene, ma Crocetta e compagni hanno rischiato grosso: se il Gela Jt fosse scivolato nel campionato di Promozione avrebbero subito attacchi a testa bassa dagli avversari politici, sia quelli di centrodestra sia quelli di centrosinistra. E ciò che fa impressione, in questa vicenda, è l’assoluto silenzio del centrodestra, a partire dal Presidente della Regione Cuffaro, che è intervenuto in favore del Messina ma non del Gela. Né risultano interventi specifici da parte di altri autorevoli esponenti del centrodestra gelese e nisseno. In effetti, non è fuor di luogo pensare che il centrodestra, orchestrato dall’assessore regionale Alessandro Pagano, puntasse sulla radiazione del Gela JT per attaccare Crocetta, considerando che in caso di conquista della C1 il merito sarebbe comunque andato al sindaco della legalità. Ma il centrodestra, nonostante Pagano sia un commercialista, ha fatto male i propri conti. Diverso è il comportamento del centrodestra nel caso della Nissa, la squadra di Caltanissetta, che non è stata ripescata in serie D. I nisseni stanno facendo fronte comune, e accanto a Messana, sindaco di centrosinistra, si sono ritrovati, oltre al senatore Montagnino (che del Gela Jt non si è occupato), anche esponenti di Forza Italia, di Alleanza Nazionale, il deputato forzista Misuraca e l’immancabile Pagano, che ripresosi dall’amnesia che lo aveva colto in merito al Gela, fa sapere che appoggerà tutte le iniziative della Nissa, a partire dal ricorso al Tar del Lazio. Stavolta Pagano i conti li fa bene, ma il prossimo anno, quando verrà a cercare voti a Gela, i gelesi non dimenticheranno, e allora vedremo quale sarà il suo bilancio finale. Ma non di solo calcio, ovviamente, si vive, e mentre festeggiamo la vittoria del Gela Jt, non possiamo fare a meno di riscontrare la paralisi amministrativa al Comune di Gela, dove ormai sono tutti contro tutti. La città è abbandonata, il bilancio rischia di essere approvato a fine anno, l’amministrazione non ha capacità di spesa, i partiti chiedono il cambio della maggior parte degli assessori, il Sindaco non ha più neanche la fiducia degli esponenti del centrosinistra. Occorre al più presto una netta sterzata verso una gestione della cosa pubblica attenta alle cose concrete, a quelle cose che i cittadini attendono da tempo: ai servizi, all’acqua, alla manutenzione delle strade e del verde, all’igiene, alla viabilità.Perché se è vero che non si vive di solo calcio, è altrettanto vero che non si vive di sola “legalità”. Autore : Giulio Cordaro » Altri articoli di Giulio Cordaro |
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