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Corriere di Gela | Crocetta ai Sindaci del Patto: «Ora i progetti
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notizia del 30/09/2012 messa in rete alle 18:14:38

Crocetta ai Sindaci del Patto: «Ora i progetti

C’era la festa dei volontari della protezione civile, il giorno in cui l’on. Crocetta, domenica 24 settembre scorso, aveva scelto di incontrarsi nuovamente con i sindaci per fare il punto della situazione. Un’occasione per annunciare che dopo la firma dei sindaci a Bruxelles si passa ora alla fase dello studio e della progettazione, che messe in atto significheranno risorse ed investimenti per la Sicilia con grande opportunità di lavoro per tutti. Il patto dei sindaci è anche il patto stipulato con l’ambiente, il quale consiste nell’impegno delle città aderenti di migliorare in maniera significativa l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, patto che ha come scadenza il 2020 entro il quale deve essere raggiunto l’obiettivo della riduzione del 20% di emissione di CO2.

«Mentre altri candidati parlano, spesso senza conoscere fino in fondo l’argomento della tutela dell’ambiente – ha detto Crocetta ai cronisti che lo assediavano per conoscere le ultime novità nell’approssimarsi della campagna elettorale che lo vede in prima fila – oggi possiamo salutare un accordo storico che corona il grande lavoro che ho fatto per portare il Patto dei Sindaci in Sicilia. Saluto con grande soddisfazione questa intesa perché l’attua-zione del Patto dei Sindaci, che rientrera’ tra i provvedimenti dei primi 100 giorni, dovrà diventare una risorsa e un’occasione per ottimizzare i costi dei comuni e rendere più efficaci e trasparenti i servizi ai cittadini. Grazie all’attuazione del Patto, infatti abbiamo la possibilità di creare oltre 24.000 posti di lavoro stabili che possiamo dividere tra i precari e i giovani disoccupati». Crocetta che è arrivato puntualmente alle 16,30 a Villa Peretti, in un bagno di folla è riuscito a raggiungere l’ultimo piano di Villa Peretti solo dopo una ventina di minuti mentre i sindaci lo attendevano. Strette di mano, abbracci richieste da parte di amici e vecchi conoscenti, ma soprattutto grande solidarietà e incitazione ad andare avanti nel suo progetto perché Gela è con lui. Al piano terra, nella grande sala era in corso il convegno della protezione civile dove Crocetta è stato invitato per porgere il saluto a tutti i partecipanti. Cosa che ha fatto ancor prima di incontrarsi con i sindaci.

«Non si possono ignorare i volontari – ha detto dal podio degli interventi – grazie ai quali vengono soddisfatti un mondo di bisogni. Si rinnega un non vedente, si rinnega un disabile e in realtà si operano tagli al mondo del volontariato. Io credo che una società che non rispetta le persone differenti, che hanno difficoltà di camminare, di ascoltare, di parlare o di vedere è una società da bandire. I tagli non vanno fatti in questo settore, ma nelle categorie privilegiate dove ci sono gli stipendi da 500 -600 mila euro. Rigore nei bilanci non significa macelleria sociale, noi abbiamo bisogno di tanti volontari che partecipano al progetto di costruzione di una nuova società”. Crocetta si è recato quindi al piano superiore dove si è incontrato con i sindaci alla presenza di giornalisti della carta stampata e delle tv private.

– On. Crocetta continua in maniera instancabile ad incontrare gente e gruppi politici. Vuole farci il punto della situazione?

«Ne ho fatti 14 di incontri da ieri a oggi. La cosa bella che vedo in qualunque parte della Sicilia è questa voglia di adesione e di cambiamento; una voglia di riscatto, una rivoluzione della dignità di fronte ad una Sicilia che è allo sfascio, con gli appalti pubblici che in tre anni sono diminuiti del settanta percento, con una situazione sociale terribile. Io sono convinto che è venuto il momento di cambiare. Questa volta o mai. Andrà avanti la rivoluzione della dignità, del lavoro e della giustizia».

– Cosa percepisce, così a fior di pelle, quando le parla alla gente?

«Ovunque io vada trovo sempre tanta gente che mi vuole parlare. Vedo tanto entusiasmo in giro. Le mie iniziative sono superaffollate in tutte le parti della Sicilia. Trovo tanti giovani, ragazze, anziani. E’ bellissimo vedere una così grande partecipazione di donne in questa campagna».

– Come combattere l’astensionismo che potrebbe caratterizzare questa tornata elettorale?

«Senza presunzione, in questi giorni, come dicono i sondaggi, io sto crescendo e più io cresco più diminuisce l’astensionismo. Ciò significa che la mia candidatura viene valutata molto anche da quella società che non si riconosce nei partiti, nella politica , che è persino stanca e che vede la possibilità di un cambiamento radicale. L’altro ieri ho incontro dei giovani a Marzamemi che mi hanno detto che non sarebbero andati a votare, ma dopo avermi sentito mi hanno detto che ci sarebbero andati. Questo lo avverto come una grande presa di coscienza. Il lavoro che io sto facendo è mettere insieme la società civile, il mondo del volontariato, i movimenti insieme ai partiti politici imponendo ai partiti politici la volontà di riformare la politica tanto distante dalla gente. Bisognerebbe rendere trasparenti i bilanci dei partiti e dei gruppi alla Regione perché si spendono soldi pubblici. Togliere il malcostume delle consulenze. Abbiamo i dirigenti interni che potrebbero assolvere benissimo le funzioni di consulenza. Noi affronteremo la politica con rigore».

– I suoi avversari politici l’accusano di rastrellare voti facendo però un’ammucchiata. Cosa risponde lei?

«Nessuna ammucchiata. Io ho messo insieme forze serie. C’è un’alleanza tra Pd e Udc. Ci sono i socialisti, l’Api, ci sono tanti altri movimenti. Io ho messo una coalizione coerente che si batte per il cambiamento. In un momento di grande difficoltà, ricordo che abbiamo un buco di bilancio di 5 miliardi di euro, dobbiamo tutti rimboccarci le maniche mettendo assieme anche forze diverse. Io voglio ricordare Berlinguer negli anni sessanta quando di fronte alla crisi che attraversava il Paese, disse di voler fare l’accordo tra comunisti, socialisti e cattolici. E guardate, per quel motivo Moro venne ammazzato. Voglio ricordare Mattarella che venne ucciso perché volle mettere insieme la sinistra con il centro. Dentro le mie liste non ci saranno candidati indagati per mafia e per corruzione come ci saranno in altre liste. Stiamo facendo una coalizione rigorosa con candidature che non ha precedenti in Italia. La rivoluzione antimafia che abbiamo portato a Gela, la porteremo a Palermo e cacceremo la mafia dalla Regione».

– Il più bell’episodio che le viene in mente nel suo girovagare nella Sicilia?

«Una famiglia di Mazzarino che ho incontrato fra Gela e Catania mentre andavo a Siracusa il 3 luglio scorso. Padre madre e figlio. Ve lo racconto in siciliano. E’ arrivata la madre che mi ha detto: “Onorevole u pozzu bbrazzari? I cosi vannu mali in Sicilia” E mi ha abbracciato, mentre il marito risponde: “I cosi vannu mali pirchì un c’è travagghiu”. E’ arrivato il giovane ed ha aggiunto: “U travagghiu ppe picciotti. Ma ju travagghiu un c’è picchì c’è a manciugghia”. E allora io ho detto: Geniale. Questo è il mio programma. Io voglio creare sviluppo, dare lavoro ai giovani, alle donne agli ultracinquantenni che hanno tante difficoltà, eliminando la corruzione. Sviluppo e lavoro si creano eliminando la mangiugghia».

Hanno detto

Carmelo Nigrelli (sindaco di Piazza Armerina)

«Il Patto dei Sindaci è una cosa che Crocetta ha cominciato a stimolare circa un anno fa, quando non si pensava che potesse essere candidato alla presidenza della Regione. E’ il protagonismo delle città in tutta Europa ed in particolare in Sicilia per superare l’inerzia della Regione nei rapporti con l’Europa e soprattutto mettere in moto un circolo virtuoso sia economico che legato alla qualità dell’ambiente. Le città si impegnano a tidurre le emissioni. Non è un utopia perché molte nostre città in piccolo hanno già iniziato. Se si parte dal basso essendo le comunità protagoniste dello sviluppo, tutto può funzionare mettendo in modo una grande quantità di posti di lavoro in Sicilia».

Angelo Fasulo (sindaco di Gela)

«In un momento come questo, parlare di energia pulita credo che sia già un impatto serio. Se poi a fare questi discorsi sono sindaci e comunità che finora non hanno dialogato e lo fanno guardando a fonti di finanziamento precisi, allora c’è qualcosa di importante che sta succedendo. Dobbiamo puntare sempre più sull’aiuto cdi Bruxelles, ossia dallo staff messo su dall’on. Crocetta. Oggi con la firma dei sindaci abbiamo voluto sottolineare che si passa alla fase successiva, quella dello studio, della presentazione dei progetti, che vedranno un investimento di più di cento milioni di euro e speriamo più posti di lavoro e una maggiore attenzione per l’ambiente. Questa è veramente una rivoluzione».

Luigi Casisi (sindaco di Butera)

«L’on. Crocetta è stato l’unico che si è presentato con un progetto, mentre i sindaci fanno già una politica di sinergia fra di loro. Crocetta è una persona che ha idee chiare e che può dare tanto ad un territorio che per anni è stato abbandonato. E’ importante creare unione per essere competitivi in Europa. I nostri programmi valgono nella misura in cui riusciamo a creare un progetto di lungo percorso».

Salvo Lupo (consigliere comunale di Niscemi e funzionario esterno dell’ufficio della Regione siciliana di Bruxelles)

«Rosario Crocetta è un ottimo politico siciliano, un ottimo parlamentare che ha saputo trasmettere ai territori la vicinanza di Bruxelles che tante volte può sembrare una lontananza chilometrica ma proprio attraverso le politiche vengono dettata dall’Unione Europea e vengono trasmesse ai territori ed abbiamo un interlocutore adatto, queste direttive poi si trasformano in progetti concreti. Attraverso la Banca europea d’investimenti giungeranno ingenti somme di denaro per poter sostenere i nostri edifici pubblici, le nostre scuole, il nostro Paese»

Giuseppe Nicosia (sindaco di Vittoria)

«Siamo alla firma di Bruxelles, si va avanti e credo che sia una delle poche novità dei sindaci che ci siamo stretti in questo Patto. Intravedo nel prossimo futuro una crescita legata ad un rapporto sinergico che si creerà tra sindaci e regioni».



Autore : Nello Lombardo

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