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notizia del 16/04/2008 messa in rete alle 18:08:33
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Un voto clamoroso: Rieletto Speziale, ripescaggio per Donegani mentre Federico (Mpa) mette tutti in fila
Signori, che sberla! La consultazione elettorale, per il rinnovo dei due rami del Parlamento nazionale (Camera e Senato) e dell’Assemblea Regionale ha fatto registrare un risultato per certi versi clamoroso, con un inequivocabile messaggio che gli elettori hanno voluto far pervenire alle forze politiche in generale:non si mortificano le Istituzioni e, con esse, milioni di persone, che, chiamate alle urne, di fatto, si sono viste espropriate – dall’arroganza dei dirigenti dei partiti – del diritto di scegliere i loro rappresentanti nelle assemblee costituzionali.
Che questa sia la chiave di lettura del dato elettorale lo suffragano diversi elementi, a cominciare dalla bassa affluenza alle urne, confermativa della sempre crescente disaffezione degli elettori. Che, nella nostra città, è stata acuita dalla mancanza, nelle liste proposte da entrambi gli schieramenti, di candidati locali. Una scelta che – com’era prevedibile e come da noi auspicato in sede di presentazione della tornata elettorale – ha innescato la più civile delle proteste, con un diffuso astensionismo, in molti casi pure apertamente e platealmente manifestato dagli elettori ai componenti dei seggi elettorali cittadini, attraverso il rifiuto delle schede di colore rosa e giallo, quelle, per intenderci, utilizzate rispettivamente per l’elezione dei componenti di Deputati e Senatori.
Diverso e, certamente, dagli esiti particolarmente positivi per la nostra città, il voto per l’Assemblea Regionale Siciliana, nei cui scranni, nella prossima legislatura, siederanno tre deputati gelesi: il riconfermato Lillo Speziale (foto a sinistra) ed il giovanissimo ex vice sindaco di Gela, Miguel Donegani (foto al centro)(Pd), nonché Pino Federico (foto a destra), il quale si è preso pure la soddisfazione di battere, sul piano delle preferenze personali, lo stesso Speziale.
Gli altri deputati eletti in provincia sono l’ex sindaco di San Cataldo, Raimondo Torregrossa (Pdl) ed il riconfermato ex sindaco di Caltanissetta, Rudy Maira (Udc).
Per Gela ed i comuni del suo hinterland si tratta di un risultato fortemente cercato e voluto dagli elettori, analogo a quello registratosi negli Anni Novanta, quando a Sala d’Ercole, nella legislatura 1991-1996, furono contemporaneamente presenti il democristiano Saverio Damagio, il socialista Salvatore Placenti ed il diessino Lillo Speziale. Erano tempi in cui, pur determinandosi talune anomalie (l’eccessiva frammentazione, con connessa litigiosità), il sistema permetteva agli elettori di essere, in concreto, padroni ed artefici del loro destino, nel bene e/o nel male. Come vuole la vera democrazia, che nulla ha a che vedere con la partitocrazia
Autore : Elio Cultraro
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